L'assassinio di Arkan
Il 16 gennaio a Belgrado è stato assassinato Arkan. Egli era il capo delle "Tigri" serbe, una formazione paramilitare attiva in Kosovo durante l'operazione "ferro di cavallo". Era ricercato dal tribunale dell'Aja per crimini commessi contro l'umanità. Non era affatto uno psicopatico. Era nato in Kosovo, figlio di un generale jugoslavo. Parlava molte lingue, tra le quali un ottimo italiano, praticato anche nel carcere milanese di San Vittore. Ricco era proprietario dell'Oblic, una squadra di calcio che vinse lo scudetto contro la stella rossa, la squadra di Belgrado. Nella guerra con la Croazia Arkan trasformò la tifoseria ultrà della sua squadra in una milizia paramilitare, le "Tigri", modellandole in una massa umana spinta dalla violenza, abile nel combattimento e terribile nel saccheggio.