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COOPERATIVA AZZURRA |
Presidente: Sig.ra Rosi Brandi
Coordinatore scientifico: Prof. Romeo Lucioni
La "Cooperativa Sociale Azzurra" è nata dal desiderio di alcune persone che lavorano nell’ambito dell’assistenza e dell’educazione, motivate per affrontare queste problematiche in modo nuovo e "globale".
Le necessità socio-economiche della "era postmoderna", nella quale viviamo, hanno sovvertito i modelli assistenziali posti a confronto con le limitazioni dei fondi disponibili in rapporto all’aumento della domanda sia globale (per numero) che specilizzata.
La creazione delle "cooperative socio-assistenziali", i cui compiti si inseriscono tra l’intervento istituzionale e quello del volontariato, ha cercato di superare le difficoltà ed equilibrare l’offerta con i bisogni, ma, dopo i primi anni di esperienza, si sta notando che i disequilibri insiti nella struttura stessa dell’oggetto risultano in qualche modo svalorizzanti e pauperizzanti.
Per questi motivi, "AZZURRA" , che avrà un raggio d’azione ampio, in un territorio che coprirà parte delle Province di Milano, Pavia, Varese e Como, ha posto i suoi fondamenti per il proprio operare educativo-assistenziale su:
Per raggiungere questi obiettivi "AZZURRA" dispone di uno staff di specialisti nelle aree di attività che provvedono a:
Per poter offrire sempre le ultime acquisizioni scientifiche "AZZURRA" ha stabilito linee preferenziali di assistenza sostegno per i pazienti che le richiedano, tra cui:
"AZZURRA" è una cooperativa sociale di tipo "A" che non persegue fini di lucro e promuove l’attività socio-sanitaria e socio-educativa.
Attualmente esplica la prima avvalendosi di medici specialisti, soci collaboratori e volontari.
Sul versante educativo, ha progettato una serie di iniziative rivolte a valorizzare la partecipazione dei minori in esperienze aggregative per la prevenzione di situazioni a rischio psicosociale ed inoltre ha progettato corsi per personale medico e paramedico.
Si è attivato un seminario sulla prevenzione del disagio sociale e familiare dei giovano, presso il Comune della Gazzada (Varese).
Per incarico della "Fondazione C.I.R.N.A.", di Pavia, sta portando alla fase esecutiva la ricerca socio-culturale, diretta dal Dott. Romeo Lucioni e inserita nel "
Progetto COLOMBO 2000" che è stato ideato dal Prof. Giuseppe Nappi, direttore scientifico dell’Istituto Neurologico C. Mondino – Università di Pavia.La Cooperativa "Azzurra", nell’ambito delle proprie attività statutarie, considerati i bisogni, inerenti le sindromi demenziali, rilevati sul territorio, e tenuto conto delle deduzioni del proprio Comitato Tecnico-scientifico diretto dal dott. Romeo Lucioni, professore a contratto dell’Università di Pavia, ha attivato un PROGETTO ALZHEIMER che si propone:
PROGETTI ATTIVATI
A - FORMAZIONE:
Il giorno 30 maggio 1998, il Dott. Romeo Lucioni ha tenuto una conferenza sul tema "Demenza: psicodinamica e psicoterapia" con l’egida della Facoltà di Psicologia della terza età dell’Università di Torino, diretta dal Prof. Giuseppe Andreis, con la partecipazione di studenti di psicologia, specialisti ed operatori del settore.
Il 10 giugno 1998, presso il Centro Diurno Alzheimer di Torino, diretto dal Dott. Pietro Landra, il Dott. Lucioni ha diretto una giornata di aggiornamento sulle terapie dell’Alzheimer e sull’
E.I.T. (terapia di integrazione emotivo-affettiva)Organizzazione di un progetto formativo per "operatore psico-socio-educativo" mirato sulla preparazione di "specialisti" nell’ambito dell’assistenza a persone con problemi che investono la strutturazione e/o la destrutturazione dell’ IO.
Attivazione di un progetto di formazione per il personale del Centro Diurno Alzheimer dell’ASL di Torino
B - ASSISTENZA E TERAPIA
Il dott. Romeo Lucioni, professore a contratto dell’Università di Pavia e responsabile scientifico della Cooperativa Azzurra sta organizzando un progetto sperimentale di terapia dell’Alzheimer che comprende diversi momenti operativi:
Lo scopo di questa esperienza è di offrire ai pazienti ed ai famigliari un periodo di svago e di riposo che verrà utilizzato per valutare i benefici ed il livello di recupero che si può ottenere sia con la psicoterapia
E.I.T., sia con un rinnovato inserimento sociale. Questa esperienza sarà di grande importanza per poter valutare le reali possibilità di proseguire la riabilitazione dei pazienti attraverso programmi di tipo sociale, per non avere come unico sbocco il ricovero.Subito dopo le vacanze estive 1998 verrà effettuato, a Varese, un nuovo corso di
E.I.T. per i pazienti Alzheimer, visto il notevole interesse suscitato da queste iniziative che hanno indotto un importante miglioramento della sintomatologia presentata dai malati di Alzheimer.