![]() |
www.mototouronoffroad.it Moto & Turismo on/off road info@mototouronoffroad.it |
|
Gli sterrati del Lago Maggiore e la vetta del Mottarone
Testo di
Alessandro Bellucci, foto di A. Bellucci e L. Panciatici.
Tutto è iniziato
leggendo lo speciale "Itinerari italiani" 2002 di Motociclismo, a pag. 36 c'è
un bellissimo racconto riguardo alla possibilità di percorrere suggestive
strade sterrate costruite su ordine del Generale
Cadorna prima della Grande Guerra, quando si temeva che la Germania potesse
invadere l'Italia passando dalla neutrale Svizzera.
Avevo gia in mente di andare da quelle parti per scalare la vetta del Mottarone, una montagna di per se stessa non particolarmente attraente, ma capace di dare la vista a 360 gradi su un panorama unico: dal Monte Rosa alle alpi svizzere, compresi ben 7 laghi! ![]() Siamo partiti da Livorno alle 8.30 del venerdì, una bella giornata di fine agosto, come poche ne abbiamo avute questo anno, la nostra meta è Verbania dove abbiamo fissato una camera all'Hotel Belvedere di Pallanza, ce la prendiamo comoda, con frequenti soste nelle aree di servizio poco affollate in quanto ormai i vacanzieri sono già tutti sui propri luoghi di villeggiatura, arriviamo nel primo pomeriggio. Lasciamo i bagagli in albergo e dopo una doccia rinfrescante risiamo in moto per percorrere il lungo lago, ci fermiamo a Stresa, una città bellissima, dove si respira un'aria di tranquillità tipica dei laghi del nord e gli eventi che l'hanno coinvolta nei libri di storia ci passano davanti osservando gli alberghi a 5 stelle - lusso curati in una maniera quasi maniacale, stupendi giardini, sculture in metallo e marmo arricchiscono la vista dell'acqua chiara e trasparente del Lago Maggiore, uno dei pochi dove si può fare il bagno quasi non rendendosi conto di essere in un lago invece che in mare. ![]() Anche il sabato ci accoglie una bellissima giornata estiva, con un po' di foschia che andrà però poi diradandosi nel corso della giornata, montiamo in moto questa volta scarica di bagagli, con noi un cannocchiale e la fotocamera, raggiungere il primo sterrato è molto semplice, seguiamo la segnaletica per Intra, Premeno, Pian Cavallo, la strada sale rapidamente, diventa stretta con numerosi tornanti, una vera goduria con la moto, la vista poi sul lago è spettacolare e dobbiamo stare attenti per non distrarci, sempre su asfalto arriviamo al complesso dell'ospedale auxologico (destinato alla cura delle persone obese), attenzione: appena superato il parcheggio, sulla destra si apre una strada sterrata da imboccare con prudenza e a bassa velocità in quanto viene abitualmente percorsa a piedi dai degenti dell'ospedale. ![]() Ritorniamo indietro dalla stessa strada, alla fine ritroviamo di nuovo l'asfalto e giriamo a destra (quindi in direzione opposta di quando siamo venuti dall'ospedale) seguendo la segnaletica per Colle e Agriturismo "Alpe Archia", siamo a circa 1250m di altitudine, in corrispondenza di un bivio seguiamo il cartello giallo per Alpe Archia e dopo breve ritroviamo lo sterrato, attenzione perché la strada è trafficata anche da auto che la percorrono con non molta prudenza, quindi suonate in tutte le svolte ceche, osservate sempre la segnaletica per l'agriturismo lasciando perdere tutte le deviazioni con all'inizio cartelli "divieto di transito" e con sotto la scritta "eccetto aventi diritto", tenendovi sulla destra arriverete all'Alpe Archia, l'agriturismo, un vecchio casolare di montagna lo vedrete in alto sulla vostra sinistra, pensavamo di fermarci li a pranzo, ma dato che non era molto tardi preferiamo continuare nel giro. ![]() dove vanno con la moto", noi cortesemente salutiamo e tiriamo dritto, ci ritroviamo sulla stessa strada sterrata che avevamo percorso prima tenendoci sulla destra, quindi il fondo diventa molto più facile e sollevati arriviamo al primo bivio, prendiamo a sinistra in direzione opposta all'ospedale, in breve scendiamo a Cannero dove pranziamo su una terrazza affacciata direttamente sul lago.
Il
pomeriggio ritorniamo verso l'albergo e decidiamo di andare a vedere la statua
di San Carlo ad Arona, quindi la sera di nuovo a Pallanza dove ceniamo in una
pizzeria, passeggiata notturna sul lago e quindi a letto, il giorno dopo ci
attende la scalata alla vetta del Mottarone. Alessandro Bellucci |