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Dal massiccio des Ecrins
al tunnel de Parpaillon

Alessandro Bellucci e Alberto Golinelli di "Moto & Turismo on/off road" www.mototouronoffroad.it partecipano all'evento di Over2000raid www.over2000raid.it del 28/29-09-2002 "Dal massiccio des Ecrins al tunnel de Parpaillon"
Due giorni dedicati al comprensorio della valle della Durance , i confini del parco naturale des Ecrins , il Queyras , il Lago di Serre Poncon ed il fascino della salita al colle del Parpaillon con il suo tunnel di pietre e ghiaccio a 2780 mt. s.l.m.

Prologo:

Tutto inizia con una telefonata di Claudio Casalegno di Over2000raid, con poche semplici parole ci prospetta quello che vogliono fare, un raid di due giorni sulle Alpi Francesi invitando i coordinatori dei principali gruppi motociclistici entrofuoristrada presenti sul web, il programma subito ci affascina e sia io che Alberto decidiamo con entusiasmo di partecipare, anche se arrivare a 2780m s.l.m. l'ultimo weekend di settembre qualche pensiero ce lo dava..... Data la distanza prevista dal punto di ritrovo del sabato (Bardonecchia), io e Alberto decidiamo di partire il giorno prima, vale a dire venerdi 27, con l'organizzazione rimaniamo d'accordo di trovarci all'uscita di Oulx Est dell'autostrada A32, verso le 19-19:30. Programmiamo un meeting point per fare almeno una parte del trasferimento insieme, con l'ausilio di Autoroute e del GPS conveniamo che la prima stazione di servizio sulla A21 dopo Alessandria sia il punto migliore, intanto iniziamo a preparare le moto, il vestiario e tutto quanto ci potrebbe servire in un simile viaggio. Il tempo passa alla svelta, ed il giorno della partenza arriva, fortunatamente anche se il venerdi e prevista un po' di instabilita meteo, il sabato e la domenica e previsto tempo bello su tutto l'arco alpino nord-occidentale, alle 14:45 siamo in moto, purtroppo a Genova trovo l'acqua, sono organizzato, ma cmq non fa piacere, il GPS mi consiglia di navigare verso Savona e fare la Savona-Torino, mi dirigo quindi verso la A6 scordandomi pero che cosi sarebbe saltato il meeting point con Alberto dato che avrei intersecato la A21 ben dopo Alessandria, comunico la cosa ad Alberto, ma un ulteriore incomprensione ci fa ritardare l'incontro vicino a Torino, per farla breve arriviamo a Oulx est verso le 20:15 dove troviamo un infreddolito Claudio ad aspettarci appoggiato al guard rail, inizia "l'avventura"......

Sera di venerdi 27

Seguiamo Claudio con la sua fida BMW R80GS, percorrendo buie strade di montagna e lunghe gallerie arriviamo a Thuras, raggiungiamo con un breve sterrato un piccolo borgo, dove ci attende il rifugio in cui ceneremo e passeremo la notte, e tardi e fa freddo, scarichiamo i bagagli in fretta e in pochi minuti siamo seduti a tavola, l'ambiente e rustico e molto caratteristico, si cena in un grande salone con tavoli in legno massiccio, tutto il resto e di pietra con un enorme camino e attrezzi in legno di un tempo passato appesi alle pareti. Facciamo conoscenza con Veronica Brazzo, altro importante elemento di Over2000raid, una ragazza semplice e carina che ci fa sentire subito a nostro agio, tra una portata e l'altra di piatti tipici di montagna dal sapore squisito, iniziamo a conoscerci e a raccontarci le nostre esperienze, siamo solo in 4, perche tutto il resto del gruppo si fara trovare direttamente a Bardonecchia il giorno dopo. Dopo mangiato decidiamo di fare 4 passi fuori, vediamo quindi il borgo che prima avevamo attraversato velocemente, un insieme di vecchie case di montagna, per la maggior parte abbandonate dopo la seconda guerra mondiale, ci allontaniamo dalle case per vedere lo spettacolo che ci offrono le stelle e la cima dello Chaberton proprio davanti a noi, una meraviglia si apre ai nostri occhi, si distinguono chiaramente le varie costellazioni, non a caso le chiamano "le montagne della Luna", per me che abito a 250 metri dal mare e una visione indimenticabile. Comincia a farsi tardi e fa anche molto freddo, siamo prossimi allo 0, quindi ritorniamo al rifugio per andare a letto, Claudio ci ha promesso per la mattina dopo un percorso sterrato fuori programma, ma dovremo alzarci presto, alle 6:45, mi metto il mio pigiamino blu stile "Lord Brummel" che ha fatto tanto successo, mi lascio calzini e cappello di lana temendo di avere freddo, invece il locale riscaldato ci fara dormire tutti e 4 beatamente!

Sabato 28

6:45, suona la sveglia, io sopra su un letto a castello, Alberto sotto, ambedue rimaniamo assonnati, Claudio si alza in un secondo e stacca la suoneria, veloce fuga al bagno e in pochi minuti consumiamo una ricca colazione, fuori e una bellissima giornata, il borgo e ancora in ombra e sulla sella della moto trovo una spessa coltre di ghiaccio, a fatica con la manica della giacca riesco a toglierla, poi attimi di panico quando la moto non parte, c'era il cavalletto laterale aperto! Carichiamo i bagagli sul fuoristrada 4x4 d'appoggio e partiamo in 3, Claudio ci guida verso il lago Nero, gli sterrati sono abbastanza facili, ma il fondo a tratti presenta un sottile strato di brina che lo rende scivoloso, faccio un paio di dritti per non rimediare una caduta, arriviamo in un punto panoramico mozzafiato: noi ancora all'ombra, il sole all'alba che batte sullo Chaberton rendendolo di un colore rosa/arancione, spettacoli che solo la natura puo darci! Riprendendo l'asfalto raggiungiamo il resto del gruppo a Bardonecchia, sono le 9, un timido sole inizia a scaldarci, facciamo conoscenza con gli altri partecipanti, in tutto siamo 19, ci sono un sacco di Africa Twin in tutte le salse, alcune super modificate nella carrozzeria, motore, telaio, sospensioni, dotate di GPS, tripmaster, roadbook a comando elettrico, BMW boxer a 2 valvole, un Morini Kanguro storico modificato nella cilindrata (da 350 a 372) e in altre parti (serbatoio, parafanghi), un BMW R100GS in allestimento Parigi Dakar vero (non replica!), e di Corrado Capra, altro fondamentale elemento di Over2000raid, oltre alla mia Pegaso cube c'e soltanto un'altra monocilindrica, una Yamaha XT600E mod. 2002 con sopra una giovane e simpatica coppia di Genova, incredibile la loro costanza e caparbieta grazie alla quale piano piano riusciranno a seguirci su qualsiasi percorso!

Gli organizzatori formano 2 gruppi, il primo soprannominato "magura-magura" con guida Corrado Capra parte per primo e tiene una velocita piu sostenuta del secondo soprannominato "cappuccino" con guida Claudio Casalegno, io e Alberto partiamo con i "cappuccini".
Mi "incollo" dietro Claudio che ci guida dopo un trasferimento su asfalto ai primi sterrati in quota, l'andatura e abbastanza sostenuta, diciamo pure che appena saliamo si inizia a tirare creando 2 sotto gruppi, Claudio, io e un ragazzo di Oulx con BMW R100GS davanti e dietro un altro gruppo con Alberto.
Siamo in Francia, vallate e montagne stupende si aprono ai nostri occhi, ogni tanto ci fermiamo per ricompattarci e fare qualche fotografia, devo legare la borsa da serbatoio con il ragno elastico sulla parte posteriore della sella, perche le tremendi botte che prendiamo la fanno staccare dai supporti, inoltre ogni tanto perdo l'alimentazione del GPS, tanto che alla fine avro diversi buchi vuoti nella traccia, riusciro a risolvere questo problema solo una volta tornato a casa.
Ci inoltriamo nel Parc National Des Ecrins e nel Parc Regional Du Queyras, attraversiamo piccoli borghi di montagna sempre ben tenuti e con un occhio di riguardo ai centri abitati dove rallentiamo la velocita, si avvicina l'ora di pranzo, veniamo condotti su una stupenda altura intorno ai 2000m dove si domina un'intera vallata che scorre in una gola tra alte montagne, il bivacco ci attende, e qui mi levo tanto di cappello all'organizzazione di Over2000raid, sotto un gazebo ci aspettano tre tavoli imbanditi con ogni succulenta cibaria che si possa trovare in montagna: salumi, formaggi, stuzzichini, frutta secca, nutella, succhi di frutta, acqua, vino, caffe, Alberto si abbandona in frequenti passaggi ai tavoli, io non sono da meno e alla fine ci sbrachiamo sul prato a farci bruciare la pelle dal sole che batte fortissimo.
Il pomeriggio ripartiamo per altre strade, alcune immerse nel bosco, altre su montagne brulle, la guida si fa piu impegnativa, soprattutto perche tiriamo abbastanza, porto la moto quasi sempre in piedi, sia per vedere con anticipo eventuali buche o pietre sul percorso, sia per sgravare di peso il retrotreno e avere piu controllo della stessa sull'anteriore, i tornanti vengono affrontati con la gamba interna pronta a fare da leva a interno curva e si esce poi in derapata salendo velocemente con le marce prima-seconda-terza->(a volte), arriviamo al rifugio, sempre in quota Over2000, questa volta siamo in Francia, la struttura e grande e ben tenuta, ci accoglie un bel salone e le camere hanno il letto rifatto, avrei voglia di fare una doccia, ma sono veramente stanco, controllo la moto proprio perche non posso farne a meno, il pomeriggio avevo perso il dado/boccola/bullone che tiene il cavalletto centrale dalla parte sx, risolto grazie ad Alberto che aveva con se un po' di filo di ferro e pinze, per il resto tutto a posto, sono veramente contento di come si sta comportando la moto riuscendo a tenere il passo di altre, piu potenti e prestanti.
A cena ci portano una serie di portate "strane" nell'aspetto, ma molto buone nel sapore, raramente avevo mangiato cosi bene in Francia, ci facciamo qualche risata raccontandoci gli inconvenienti della giornata, cadute, una foratura, ma mai niente di veramente preoccupante, facciamo poi due passi fuori per rinfrescarci un po', decidiamo comunque di andare a letto presto, la mattina dopo ci attende la scalata al tunnel de Parpaillon!

Domenica 29

Sveglia alle 7:45, colazione alle 8:30, in moto alle 9, raggiungiamo il primo distributore che accetta solo carte di credito, perdiamo un po' di tempo per riempire in nostri serbatoi, ci attendono nuove strade sterrate, tra queste bellissima quella che sale panoramica sul lago di Serre Poncon, tocca ora la salita al tunnel de Parpaillon, una strada sterrata ben tenuta sale con ripidi tornanti praticabili senza problemi anche con fuoristrada 4x4, sono larghi e con buona visibilita, il GPS mostra l'altitudine, si superano i 2000, 2200, 2400 e si iniziano a vedere i contorni della vetta innevati, arriviamo all'imbocco del tunnel (2649m) che fora il monte alto 2780m.
Decidiamo di fare un sopralluogo a piedi prima di entrare con le moto, l'interno e buio, il fondo ghiacciato, dal soffitto pendono lunghi aculei di ghiaccio, Claudio prova e entrare con la moto, torna indietro dicendo che e fattibile, ma lo sconsiglia per la pericolosita del fondo, mentre parliamo per decidere il da farsi vediamo arrivare dalla parte opposta del tunnel un convoglio di fuoristrada 4x4 italiani, vanno nella direzione inversa e grazie al loro passaggio il fondo ghiacciato viene stritolato tipo granita estiva mista a fango ed acqua, decidiamo di passare seguendo il solco delle ruote, piano piano anche i piu riottosi entrano, con molta attenzione e i piedi pronti a fare presa superiamo i vari ostacoli, blocchi di ghiaccio, pozzanghere che arrivano alle pedane, bisogna fare attenzione anche al ghiaccio che si e formato dal soffitto e sul quale potremmo andare a sbattere con i caschi.
Alla fine sbuchiamo dalla parte opposta senza problemi, ci sara solo una caduta con spavento, ma pochi danni per il pilota e la moto, si apre una vallata baciata dal sole, da questa parte non c'e traccia di neve, ci fermiamo a fare qualche foto e poi ripartiamo tornando a valle dalla stessa strada dell'andata, il giro non e ancora finito, le bravissime guide dell'organizzazione ci portano su altre alte montagne che diventano campi da sci nell'inverno, e piu tardi del giorno prima e arriviamo a pranzo sempre a quota over2000 verso le 14:30, ci attendono i soliti tavoli imbanditi come il giorno prima.
Siamo arrivati quasi alla fine, ci rimangono i saluti e il ritorno a casa, dopo il bivacco e tutto uno stringersi di mani e di "ci rivediamo al prossimo, vero?", Claudio, Corrado e Veronica, piu gli altri che guidavano fuoristrada e furgone con bagagli, si sono rivelate persone squisite, con una grande passione per la moto e la montagna, esperti conoscitori dei luoghi attraversati ci hanno dato anche notizie storiche sugli eventi che hanno segnato queste zone di confine,tristemente coinvolte nella prima e seconda guerra mondiale.
Carichiamo i bagagli sulle moto, e ognuno per la sua strada in piccoli gruppi prendiamo la strada di casa, io, Alberto e i 2 ragazzi di Genova puntiamo su Briancon, il colle del Monginevro e poi Oulx da dove riprendiamo l'autostrada, con Alberto mi lascio prima di Alessandria, prendo per Genova e poi Livorno, arrivera a casa alle 22:30, purtroppo a Genova una fila pazzesca mi rallenta enormemente, ma almeno questa volta non trovo la pioggia, in totale ho fatto 1300Km di cui quasi 300 su strade sterrate in alta quota, sia io che la moto siamo irriconoscibili: due sculture di polvere e fango!
Peccato sia finita, e stato sicuramente uno dei viaggi/raid piu belli della mia vita, non solo motociclistica, e merito di Over2000raid se abbiamo potuto scoprire posti unici come questi, altrimenti irraggiungibili senza il loro supporto logistico/organizzativo, siamo rimasti d'accordo nell'organizzare nel 2003 un evento riservato esclusivamente a "Moto & Turismo on/off road", io e Alberto insieme a Claudio e Corrado stiamo gia pianificando alcuni degli aspetti organizzativi, intanto e venuto fuori il periodo che sara il 5-6-7 settembre 2003, il percorso sara fattibile anche in coppia, ragazzi: iniziate a pensarci!

Altre cose tra le "varie ed eventuali"

Alberto si e dimostrato veramente quello che e, vale a dire una persona simpaticissima, sempre disponibile e sulla quale puoi contare in caso di necessita, e con lui ho condiviso i momenti piu belli di tutto il giro, la sua moto e veramente un portento, assettata con formidabili sospensioni, un serbatoio che non gli ha mai dato problemi di rifornimento, e una trazione ai bassi regimi uguale a un Panzer tedesco ha affrontato senza il minimo problema ogni avversita del percorso.
Per quanto mi riguarda sono rimasto positivamente colpito dal comportamento in fuoristrada della Pegaso cube, con la forcella upsidedown e l'ammortizzatore posteriore regolabile nel precarico ha affrontato senza problemi qualsiasi strada, inoltre nei trasferimenti su asfalto riesce a tenere buone medie ed e molto protettiva, se si tiene il conto che ha tenuto il passo di bicilindrici diciamo..... pronto gara, di piu non si puo chiedere a un monocilindrico!

Alessandro & Alberto di "Moto & Turismo on/off road"
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