Museo di Storia Naturale Città di Rosate - Sala IX



IL PESCE MARTELLO

di Alessandro De Maddalena




Il pesce martello comune (Sphyrna zygaena) è la specie relativamente più abbondante nelle acque italiane
Disegno di Alessandro De Maddalena da "Squali delle acque italiane. Guida sintetica al riconoscimento",  Ireco, 2001.



Introduzione


I pesci martello sono tra le creature marine che suscitano maggiormente la curiosità umana.

La grazia delle forme propria degli squali in genere, nei pesci martello è accompagnata dalla presenza di un carattere morfologico stupefacente: una testa di dimensioni eccezionali.

Il naturalista Carlo Bonaparte, trattando del pesce martello, scrisse che “La testa del presente animale va tanto lungi dalla forma ordinaria che se ad essa unicamente si ponesse attenzione converrebbe isolarlo da ogni altro Pesce”.

In realtà i pesci martello sono a tutti gli effetti degli squali, da considerarsi tra i più evoluti insieme alle specie della famiglia Carcharhinidae (includente per esempio la verdesca, Prionace glauca), a loro strettamente imparentate.

I reperti fossili ne testimoniano l'esistenza fin dall'Eocene (tra 55 e 40 milioni di anni fa).

I pesci martello formano la famiglia Sphyrnidae, includente 9 specie:

  • pesce martello alato (Eusphyra blochii),
  • pesce martello minore (Sphyrna corona),
  • pesce martello smerlato (Sphyrna lewini),
  • pesce martello dalla testa a pala (Sphyrna media),
  • pesce martello maggiore (Sphyrna mokarran),
  • pesce martello dalla testa a berretto (Sphyrna tiburo),
  • pesce martello dorato (Sphyrna tudes),
  • pesce martello comune (Sphyrna zygaena)
  • pesce martello dalla testa quadra (Sphyrna sp.).



Anatomia


La testa dei pesci martello è compressa dorso-ventralmente ed allargata lateralmente a formare due espansioni, che nel complesso costituiscono il cosidetto "martello".

Tali espansioni sono costituite da tessuto muscolare e connettivo sorretti da cartilagine.
Ricordiamo che in tutti gli squali lo scheletro è composto da tessuto cartilagineo anziché osseo.

Gli occhi, posti alle estremità del martello, sono notevolmente distanziati, mentre lungo il margine anteriore si osservano le narici.

La bocca è situata in posizione ventrale.

I denti non sono molto grandi e, a seconda della specie, possono essere eretti o obliqui e avere i margini lisci o finemente seghettati.

Come in quasi tutti gli squali le fessure branchiali sono cinque.

Per quanto concerne le pinne, la prima pinna dorsale è molto sviluppata, la seconda dorsale è molto più piccola, le pettorali sono relativamente brevi, l'anale ha la base allungata, le pelviche hanno medie dimensioni e la pinna caudale presenta il lobo superiore molto più lungo dell'inferiore.


Il peduncolo caudale (la parte del corpo antistante alla pinna caudale) è massiccio.

Il colore del corpo è uniforme, biancastro nelle parti inferiori e grigio, grigio-marrone o, nel caso del pesce martello dorato, giallo-arancio, nelle parti superiori. Macchie scure agli apici delle pinne sono presenti in alcune specie.

La specie più bizzarra è indubbiamente il pesce martello alato. Il suo martello è tanto largo da raggiungere quasi un'ampiezza pari alla metà della lunghezza del corpo.
La specie più piccola è il pesce martello minore che non supera 92 cm di lunghezza, mentre la più grande è il pesce martello maggiore, che arriva a 6 metri e forse oltre.
La specie più comune è il pesce martello smerlato, mentre la più rara è il pesce martello dalla testa quadra.



Fisiologia e funzioni


Sulle funzioni della originale forma della testa dei pesci martello i ricercatori si sono a lungo interrogati.



Attualmente è chiaro che le ragioni di una morfologia così peculiare debbano essere multiple, essendo connesse al movimento ed alla predazione.

Le passeremo quindi in rassegna.

Poiché negli squali il lobo superiore della pinna caudale è più sviluppato dell'inferiore, quando l'animale nuota la parte anteriore del corpo riceve una spinta verso il basso che è controbilanciata, in parte dalla forma della testa (ampia e depressa dorso-ventralmente) e in parte dalla forma e dalla disposizione delle pinne pettorali (ben sviluppate e quasi orizzontali).

Si comprende quindi che la forma della testa del pesce martello è un'esasperazione di questa regola generale.

Il martello ha forma simile alle ali di un aeroplano, la superficie inferiore è appiattita, mentre quella superiore è bombata.

L'utilità di tale organo nella locomozione deve essere notevole poiché tale squalo è assai agile e veloce.


Come abbiamo visto le narici sono poste agli estremi delle espansioni del martello, di conseguenza sono assai più distanziate di quanto si osserva normalmente per gli altri squali. Quando lo squalo segue una scia odorosa, il movimento oscillatorio del capo e la disposizione delle narici risultano utili per individuare la pista e non perderla. Più le narici sono distanziate, più il meccanismo è funzionale.

Anche gli occhi sono eccezionalmente distanziati, di conseguenza la vista è più stereoscopica.

I pesci, squali compresi, sono dotati di un organo sensorio per captare le vibrazioni dell'acqua. Si tratta della linea laterale, un canale posto sotto la pelle, che corre lungo tutto il corpo dell'animale dalla testa alla coda. Grazie alla linea laterale lo squalo è in grado di avvertire i movimenti delle prede.
Un'altra utilità della maggiore estensione del capo del pesce martello è quindi di avere uno spazio più ampio a disposizione del sistema della linea laterale: risultando maggiormente esteso è anche più funzionale.

Osservando da vicino la testa degli squali si nota che la pelle è ricca di pori. Si tratta degli sbocchi di organi detti ampolle del Lorenzini; la loro funzione è di natura elettrorecettiva. Tutti gli animali emettono deboli campi elettrici: avvertendoli lo squalo ha una possibilità in più di individuare la preda.
Inoltre l'eccezionale sensibilità elettrica degli squali li rende in grado di "sentire" il campo magnetico terrestre, come se avessero una bussola naturale. I pori sono più abbondanti sulla parte inferiore del muso dello squalo e quindi particolarmente numerosi e ben distribuiti nei pesci martello. Quando un pesce martello cerca delle prede nascoste sotto la sabbia del fondo (ad esempio trigoni e razze), tiene il martello raso-terra, individuando il punto in cui la preda giace, quindi utilizza il martello come una pala per sollevare la sabbia e far muovere la preda. Il martello è poi usato per colpire la preda e immobilizzarla contro il fondale mentre lo squalo la uccide.



Riproduzione


I pesci martello, così come gli altri squali, si riproducono per fecondazione interna.


Il pesce martello maschio corteggia la femmina afferrandola con la bocca e procurandole ferite superficiali, i cosiddetti "morsi d'amore", quindi inserisce uno dei due organi copulatori (pterigopodi) nella cloaca della compagna e la feconda.

Lo sviluppo embrionale è viviparo placentale: le uova vengono trattenute negli ovidotti materni fino al raggiungimento del completo sviluppo dell'embrione, il quale viene nutrito dalla madre attraverso una placenta.
Quando il piccolo nasce, il cordone ombelicale si stacca lasciando al neonato una cicatrice posta nella parte inferiore del corpo, che presto scompare.

Alla nascita il martello del neonato è flessibile, rendendo così più facile il parto. Il numero di piccoli per figliata varia, a seconda della specie, da un minimo di 2 ad un massimo di 42.

In alcune fasi del loro ciclo vitale, principalmente in relazione alla riproduzione, alcune specie di pesci martello segregano sessualmente: le femmine ed i maschi si separano momentaneamente andando ad occupare aree distinte.


Un comportamento di questo tipo nell'epoca del parto impedisce che i maschi possano nutrirsi dei neonati.

A Kaneohe Bay, Oahu (Hawaii), area di nursery per il pesce martello smerlato, alla nascita i piccoli sono marroni chiari e solitamente rimangono su di un fondale fangoso; in seguito, dopo un periodo di permanenza in acque più basse con fondale chiaro, il loro colore cambia divenendo marrone scuro o nero a causa di un aumento di melanina nella pelle. In pratica i piccoli si abbronzano. Ciò ha lo scopo di proteggerli dai raggi solari, prevenendo i danni da esposizione ai raggi ultravioletti.



Comportamento


I pesci martello possiedono un cervello sviluppato, forse in relazione con la capacità di condurre una vita sociale avanzata.



Senza dubbio l'aspetto più sorprendente della socialità dei pesci martello, è dato dagli immensi banchi formati da questi pesci.

Grandi assembramenti di pesci martello smerlati sono stati osservati nel Mare di Cortez, presso le Isole Galapagos, le Hawaii, in Mar Rosso, Sud Africa, Australia, Mare della Cina Orientale e in altre zone ancora. Ogni banco è costituito da un numero di individui che può arrivare a 500.

Studi sui banchi di pesci martello smerlati sono stati condotti dai ricercatori Peter Klimley e Donald Nelson nel Mare di Cortez. E' emerso che durante il giorno questi pesci stabiliscono una precisa organizzazione sociale all'interno dei banchi, comunicando attraverso una serie di movimenti del corpo.

Sebbene nei banchi siano presenti individui di entrambi i sessi e di diversa taglia, sono più numerose le femmine giovani di circa 1,7 metri di lunghezza. Tali esemplari, comunicano attraverso un preciso linguaggio corporeo e si contendono la posizione di maggior rilievo al centro del banco.


I ricercatori hanno potuto seguire gli spostamenti dei pesci martello nell'area della montagna sottomarina El Bajo Espiritu Santo.

Al calare della sera i banchi di pesci martello si disgregano e gli individui vanno a caccia di pesci e cefalopodi nei bracci di mare tra le montagne sottomarine. Poco prima dell'alba gli squali ritornano nei pressi del loro monte sottomarino. A seconda del luogo in cui si rinvengono i banchi, la composizione e la struttura sono differenti. La ragione per cui questi animali formano dei banchi così grandi non è ancora del tutto chiara. In alcuni casi è evidente il fine riproduttivo, migratorio o di protezione dei piccoli, ma spesso la composizione del banco non è compatibile con questi fini.

Altre specie che formano grandi banchi sono il pesce martello dalla testa a berretto, il pesce martello comune e il pesce martello dorato.



Dieta


La dieta dei pesci martello è varia. Questi squali si nutrono di pesci ossei, pesci cartilaginei, molluschi e crostacei.

Alcune specie hanno poi nette preferenze alimentari.

Così il pesce martello maggiore ha una vera passione per i trigoni; è curioso notare che questo squalo appare del tutto indifferente al fatto che i trigoni siano dotati di aculei veleniferi: un esemplare catturato al largo della Florida ne aveva addirittura 96 infissi nella cavità orale.

I pesci martello mangiano anche altri squali e, in alcuni casi, anche altri pesci martello.

Di solito i pesci martello smerlati si mostrano timorosi, ma anche i grandi pesci martello maggiori hanno spesso avvicinato subacquei senza che si sia verificato alcun incidente; per lo più lo squalo si limita ad osservare, avvicinandosi e compiendo alcuni lenti giri intorno all'estraneo, quindi si allontana.

In linea di massima i pesci martello sono animali poco aggressivi.


Tuttavia, come sempre con gli squali in genere, la questione è complessa, ed è impossibile stabilire con certezza quando e perché uno squalo deciderà di attaccare.
Questi animali possono diventare aggressivi specialmente allorquando sia presente un richiamo, ad esempio un pesce fiocinato. Vanno comunque considerati potenzialmente pericolosi e trattati con grande cautela.

I pesci martello sono di habitat assai vario, potendosi trovare in acque da tropicali a temperate ed essendo ampiamente distribuiti nei mari del globo. Alcune specie talora si avvicinano notevolmente alla riva, giungendo in acque bassissime.

E' capitato che grandi esemplari di pesce martello maggiore siano stati visti spingersi in acque profonde meno di un metro. In rarissimi casi, il pesce martello maggiore ed il pesce martello dorato possono essere occasionalmente rinvenuti in acque dolci.



Habitat


Tre sono le specie di pesci martello sino ad oggi registrate in acque italiane: il pesce martello comune, il pesce martello maggiore e il pesce martello dorato


Le ultime due vi sono però rarissime, mentre la presenza dei pesci martello comuni è andata drammaticamente diminuendo d'entità nel corso del tempo.

Così come è accaduto per la maggior parte di grosse specie di squali, anche i pesci martello sono stati duramente colpiti dalla pesca diretta, dalle catture delle loro prede e dal degrado ambientale.

Ai nostri giorni il grande pubblico ha numerose possibilità di osservare da vicino dei pesci martello in natura.

E' infatti possibile partecipare a viaggi organizzati per immergersi in acque in cui si possono incontrare questi animali in luoghi quali Messico, Costa Rica, Ecuador, Egitto, Australia, Malesia, Papua Nuova Guinea e Polinesia Francese.

Il turismo che si basa sulle immersioni con gli squali è divenuto sempre più motivo di controversia.


Sono molti coloro che pensano che abituare gli squali alla presenza dell'uomo e a mettere in relazione l'uomo con il cibo sia pericoloso.

Alcuni studiosi sono dell'idea che l'aumentato numero di attacchi da squali registrato in alcune zone sia causato anche da questo tipo di attività turistiche. E' però indubbio che tale tipo di turismo, quando sia oculatamente gestito, abbia notevole utilità, mostrando alle popolazioni locali quanto sia più conveniente lasciare in vita i pesci martello e gli altri squali piuttosto che sterminarli.



Dott. Alessandro De Maddalena
Curatore della Banca Dati Italiana Squalo Bianco
Membro del Gruppo Mediterraneo di Ricerca sugli Squali


via L. Ariosto 4, I-20145 Milano, Italy
Ph.39/02/48021454
E-mail: ademaddalena@tiscalinet.it



NOTA:
articolo originariamente pubblicato sulla rivista Aqua, no. 187, Marzo 2003.
Riprodotto per gentile concessione dell'autore.






Per raccogliere informazioni
riguardo agli

SQUALI BIANCHI
(Carcharodon carcharias)

che vivono nel Mare Mediterraneo
è stato creato un programma
di ricerca denominato

BANCA DATI ITALIANA
SQUALO BIANCO

curato dal
Dott. A. De Maddalena

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