Bruno Tognolini
INCONTRI D'AUTORE
Incontri con le scuole, convegni, corsi, conferenze, festival etc.
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Note descrittive
Ecco le descrizioni di cinque tipologie di "incontri con l´autore", distillate da una quindicina d'anni d'esperienza e rinfrescate con le ultime novità del lavoro e delle opere. Possono essere utili ai programmatori d'eventi (bibliotecari, docenti, funzionari, etc.), per decidere che tipo di intervento propormi, e per documentarlo poi nei loro materiali informativi.
INCONTRI CON LE SCUOLE
1 . Sulla poesia. IL TAMBURO NASCOSTO (non disponibile nell'anno 2009-2010)
2 . Sui libri. INCONTRI CON L'AUTORE (non disponibile nell'anno 2009-2010)
INCONTRI CON GLI ADULTI
3 . Sulla poesia e le filastrocche nelle scuole. L'UCCELLO CON TRE ALI (nuova edizione ampliata)
4 . Sulla televisione per bambini. L'OFFICINA DEL FANTABOSCO (nuova edizione ampliata)
5 . Sulla lettura a voce alta ai bambini. LEGGIMI FORTE
Note tecniche
E qui le informazioni necessarie ai programmatori di eventi per comprendere se le mie proposte possono incontrare le loro esigenze e disponibilità.
1 . Tempi di prenotazione
2 . Fasce d'età
4 . Numero di partecipanti e durata
5 . Costi
INCONTRI CON LE SCUOLE
(non disponibili nell'anno 2009-2020)
Gli incontri con l'autore sono uno dei luoghi della cosiddetta "promozione della lettura": della lettura dei libri di quell'autore e - ci si augura - anche di altri e dei libri in generale. Su questo argomento fiumi di carta sono stati scritti, ai quali io qui poco posso aggiungere. Posso dire che con sollievo, dopo i primi incontri impauriti di tanti anni fa, qualcuno mi ha detto che assomigliavo un po' ai miei libri, o che loro assomigliavano un po' a me. Se questo accade, una certa "promozione della lettura" può in effetti scaturire dall'incontro con l'autore. L'umanità della comunicazione faccia a faccia, l'esperienza della conoscenza personale, la forza di verità della voce e degli sguardi, dai visi si trasferiranno alle pagine. I lettori avranno forse curiosità di andare a leggere cosa racconta nei suoi altri libri quel tale signore piccolo con la faccia da gnomo che con loro ha parlato quel giorno. Le maestre riferiscono che dopo gli incontri con me si sono avuti giorni fervidi di letture e lavoro in classe su rime e storie. E i librai riferiscono che dopo gli incontri con l'autore i lettori vengono con animo e sguardo diverso a cercare i suoi libri.
Da quindici anni giro l'Italia per parlare coi lettori, bambini e adulti. Avrò parlato con decine di migliaia di persone. Conquistare i lettori uno per uno è impresa folle e dolce come quella narrata nel libro "L'uomo che piantava gli alberi" di Jean Giono: un ometto che aveva deciso di rimboschire da solo, piantando albero su albero, anno per anno, un'intera catena montuosa.
Queste occasioni di guardare in faccia le scolaresche, i genitori, gli insegnanti, i lettori bambini e adulti, di poter leggere nei loro occhi l'adesione, la stima e la gratitudine, sono risorse straordinariamente importanti e benefiche per chi fa il mio lavoro. Dove il rischio è sempre quello di scoprire d'essersi spinti troppo avanti, o semplicemente troppo altrove, dove sei solo e nessuno ti segue o ti accompagna. Da questi incontri traggo quasi più beneficio io di chi mi ascolta, perché mi rassicurano che, per fortuna, così non è.
Se poi, lettore per lettore, anno per anno, sono per caso anche riuscito a favorire la crescita sulla povera patria inaridita di qualche ciuffo di bosco, tanto meglio: ci siederemo all'ombra e leggeremo.
NOTA IMPORTANTE
È condizione necessaria che i bambini che incontro abbiano letto qualche mio libro.
Se i bambini prima dell'incontro hanno avuto per le mani un mio libro, acquistato o prestato dalla biblioteca, se ci hanno lavorato su con le insegnanti, allora attenderanno uno scrittore, e incontreranno me; viceversa è molto forte il rischio (parlo per esperienza) che percepiscano d'incontrare "uno famoso", come dicono loro. Anche quest'ultima situazione, con molta fatica, si può volgere a qualche beneficio, ma la prima è di gran lunga la più feconda. L'aspettativa febbrile, la curiosità che per tanti anni ho visto fremere prima dell'incontro; e l'incanto, l'ammirazione, l'adesione che spesso ho visto seguire dopo l'incontro; queste forti emozioni, se i bambini avranno un libro in mano, anziché restare inutilmente attaccate alla mia persona, che se le porta via, caricheranno come una pila quel libro, e forse per contagio tutti gli altri. Quest'effetto talismanico è poi dieci volte più potente quando quel libro gli resta in mano, quando (con l'aiuto dell'istituzione, se le condizioni della famiglia non lo consentono) i bambini se lo portano a casa con firma autografa e saluto al loro nome nel suo frontespizio, anziché su quaderni e diari e fugaci cartine, come l'autografo di "uno famoso".
La promozione della lettura senza il libro rischia d'essere vuoto guscio, lieve buccia d'intenti che il vento di qualche giorno porta via.
1 . Sulla poesia. IL TAMBURO NASCOSTO
L'uso di rima e metro nella poesia per bambini. Riflessioni, racconti e filastrocche di un autore
INCONTRO COI BAMBINI LETTORI DELLE SCUOLE ELEMENTARI
ESIGENZE TECNICHE: nessuna
Un poeta rimatore e scrittore di filastrocche parla coi bambini del suo lavoro. Con bambini lettori e scrittori, che leggano e scrivano: quindi l'incontro è impossibile con le scuole materne e più difficile col primo ciclo delle elementari. Parla delle due ali della poesia, il Senso e il Suono: di come battono insieme, si aiutano per dire qualcosa che sta al centro (forse il cuore?); dice una serie di filastrocche-indovinello la cui soluzione è suggerita dal Senso e dal Suono, giochi che aiutano a capire le due ali e al tempo stesso divertono i bambini. Racconta del tamburo che ha suonato in una piccola banda teatrale in lontani anni, e di che cosa c'entri mai con le filastrocche che scrive ora. Parla di altri tamburi nascosti nei versi dei bambini, nelle conte e nelle rime di gioco. Dice con il tamburo della voce decine di filastrocche, scelte insieme ai bambini da un pozzo che ne contiene 500, pescandole con l'aiuto di un computer. Risponde alle domande di chi ha letto i suoi libri e vuole vedere la faccia che c'è dietro. Ma siccome a scuola si imparano sia i libri che la vita, parla anche d'altro. I bambini gli chiedono spesso, incuriositi: ma tu sei famoso? Ma come si fa a diventare scrittori? Ma sei ricco? Sei felice di quello che fai? Sono curiosi dei modi diversi che esistono al mondo di essere adulti. Lui è lì anche per questo, e risponde.
I libri su cui il lavoro preparatorio a questi incontri si può orientare sono tutti i miei libri di filastrocche: soprattutto Mal di pancia calabrone (per i più piccoli) e Rima rimani, antichi e gloriosi cavalli di battaglia; le Filastrocche e canzoni della Melevisione (di prossima pubblicazione un nuovo libro Giunti che forse ne offrirà una messe assai più ricca e aggiornata); e infine i due più recenti e particolari (da studiare e scegliere con cura da parte delle maestre) Mammalingua e Maremé.
Indice
2 . Sui libri. INCONTRI CON L'AUTORE
I due mestieri faticosi e belli di scrivere e leggere, faccia a faccia al di là del diaframma del libro
INCONTRI TEMATIZZATI A SINGOLI LIBRI CON SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE
ESIGENZE TECNICHE: i miei libri che i bambini avranno letto in precedenza
In questa forma classica di incontro con l'autore temi e argomenti son definiti dai libri che le classi hanno scelto e letto, e dalle curiosità dei lettori intorno ad essi. Poi in realtà da questi argomenti si parte per allargare lo sguardo all'intero lavoro di scrivere, e a quello non meno faticoso e bello di leggere. Fasce d'età e contenuti degli incontri sono determinati dai libri scelti: ci si può avvalere della la bibliografia Indice a questa pagina, e delle escursioni di assaggio nei singoli libri, per scegliere i titoli in relazione alle fasce de'età e agli interessi specifici delle classi (quali abbiano lavorato più sulla rima, o sulla prosa italiana d'una certa accuratezza di stile; quali più sui contenuti storici, ambientali, civici, relazionali, etc.).
NELLE SCUOLE PRIMARIE, per esempio, sono apprezzati in questi incontri i libri della Fatatrac: i due poemetti in ottave La sera che la sera non venne e L'altalena che dondola sola, sia per i loro contenuti di lieve e poetica attenzione al degrado dell'ambiente, sia per le forme a "stanze" di otto versi (quasi a "vignette"), che consentono una scansione del lavoro in classe pratica e divertente. È molto apprezzato Topo dopo topo, una versione in prosa e rime scoppiettanti della leggenda del Pifferaio di Hamelin, che invita a letture vivaci nella classe e addirittura a vere e proprie messe in scena (ne ho viste in diverse scuole d'Italia); e al tempo stesso, per chi voglia approfondire il libro da altre parti, offre una ricca escursione nelle fonti dell'antica leggenda con un buon corredo di materiali allegati. Sono apprezzati infine i racconti in prosa di Angeli, lucertole, bambini dappertutto, di Sentieri di conchiglie, e per i più piccoli i due libri piùrecenti della Giunti, Zio Mondo e Guance ciliegine, che offrono spunti di riflessione in classe sulle diverse tematiche (accoglienza dei diversi, contatto con la natura, dinamiche di gruppo, timidezza, paura della perdita dei genitori, etc.), e al tempo stesso consentono le prime escursioni degli alunni in una prosa italiana "di secondo grado", acccessibile ma stilisticamente elaborata.
NELLE SCUOLE MEDIE è molto apprezzato il romanzo Salto nell'Ultramondo (Giunti), che affronta i temi dell'amicizia, della intergrazione di personalità e abilità diverse in un gruppo coeso, della solidarietà fra i ragazzi; esplora le forme e i modi della produzione di immaginario "personale", le fantasticherie dei ragazzi che s'incantano nei loro mondi; e infine riflette in forme lievi e avventurose sul tema denso delle sofferenze psichiche, della depressione giovanile.
NELLE SCUOLE SUPERIORI, infine, e in qualche caso nell'ultimo anno delle medie, sono letti i due grandi romanzi Salani: Lilim del tramonto e Lunamoonda, che consentono immersioni in profondità in un tema di febbrile attualità per i ragazzi, che al tempo stesso è sorprendentemente ignorato dall'editoria a loro dedicata: parlano entrambi, in forme diverse, del futuro. Ne parlano e ne raccontano in forme lievi, avventurose, avvincenti e niente affatto pessimistiche: il rapporto coi mondi virtuali dei videogame, con le nuove forme di narrazione condivisa e immersiva, con la società ipertecnologica che già ora ci circonda, e che nel prossimo futuro "post-human" promette di invadere il nostro stesso corpo. Parla di tutte queste prospettive con una angolazione umana particolare e irrinunciabile, quando si parla ai ragazzi: con fiducia, in loro e nei tempi. Con speranza.
Indice
Sulla televisione. Spunti integrati negli altri incontri
Mentre fra breve descriverò un incontro destinato agli adulti che tratta specificamente di bambini e televisione (o meglio, bambini e Melevisione), non mi è parso opportuno dedicare al mio lavoro di autore "Melevisivo" uno specifico incontro coi bambini. Nelle altre due tipologie di incontri, tuttavia, quelli sulla poesia e quelli sui libri, quel lavoro è ben narrato e presente. Nei discorsi sulla rima fatalmente si intersecano le 500 filastrocche scritte per la Melevisione in dieci anni; nei discorsi sulle storie dei libri si intarsiano racconti e notizie su altre e diverse forme del narrare, sulle scalette, sui copioni, sui problemi che lo studio, la recitazione, la regia, il linguaggio televisivo pone a un inventore di storie. Così negli incontri su rime e su libri si risponde alle domande dei bambini che vogliono sapere cosa è successo a folletti e orchi spariti, come si fanno i fulmini di strega, dov'è il Fantabosco e come ci si arriva... E l'orgoglio quieto di uno scrittore per bambini che scrive per i libri e per la televisione (per la Melevisione) con la stessa mano, con lo stesso rigore e colore, è quasi sempre una bella scoperta per bambini abituati a vedere nella televisione qualcosa di dato - molto spesso dato male e purché sia - e non l'opera responsabile e faticosa di scrittori e registi e attori.
Indice
INCONTRI CON GLI ADULTI
Parlare ai singoli alunni, uno per uno, come ho detto, è impresa eroica e dolce da "Uomo che piantava gli alberi", e per quindici anni l’ho perseguita, augurandomi di aver favorito la crescita di qualche ciuffetto di bosco. Ma tale impresa esige un tempo santo e sterminato: se il tempo è poco, conviene privilegiare i motori di semina, i moltiplicatori di promozione della letteratura, quali gli adulti sono.
I miei incontri rivolti a un pubblico di adulti hanno visto una decisa impennata negli ultimi anni, consolidandosi in quattro prevalenti tipologie:
1) INSEGNANTI ED EDUCATORI: corsi di aggiornamento, convegni e altre occasioni formative
2) GENITORI,INSEGNANTI E PUBBLICO GENERICO: classici incontri fra scrittore e lettori, spesso nelle biblioteche
3) GRUPPI DI LETTORI VOLONTARI, BIBLIOTECARI, LIBRAI, GRUPPI TEATRALI etc.: iniziative seminariali di formazione interna, di aggiornamento, circuito Nati per leggere, Presìdi del libro, etc.
4) STUDENTI UNIVERSITARI E CORSISTI: lezioni all'interno di corsi di laurea, laboratori, seminari, corsi di approfondimento, stages, master etc.
Poiché nel prossimo anno condurrò prevalentemente incontri con adulti, i loro programmi sono stati ampliati e arricchiti. E le descrizioni, qui sotto, ne sono state aggiornate.
3 . Sulla poesia e le filastrocche nelle scuole. L'UCCELLO CON TRE ALI
Le filastrocche e la loro Utile Bellezza. Passeggiata di studio nel sonoro retrobottega di un Filastrocchiere.
ESIGENZE TECNICHE: videoproiettore (con eventuale schermo) e impianto audio da collegare al notebook (porta jack audio-out)
La poesia è una creatura volante, angelo o diavolo, uccello o pipistrello. Come tale ha due ali: il Suono e il Senso.
Suono è la RIMA, che usata con rispetto e bellezza, non piegata ai miei fini, mi porta in posti che non conoscevo, mi fa dire ciò che non sapevo di sapere: quindi non più cose mie, ma di tutti. Si possono dare dimostrazioni di questa magia, vederla farsi in tempo reale sotto gli occhi.
Suono è il RITMO, il tamburo nascosto nel cuore dei versi, che dà un piacere profondo e antico, col suo battito intona il battito del cuore di chi ascolta, fa sembrare vero e profondo ciò che si dice. Lo sanno i poeti, i sacerdoti, le maghe e i pubblicitari. Anche di questo si danno dimostrazioni, con tamburi lontani millenni, tamburi vicini del corpo, tamburi sofisticati e semplici, dialettali e stranieri e diversi.
L'altra ala è il SENSO: ciò che la poesia "vuole" dire. Questa ala può essere potente e prepotente, prepotere e prevalere troppo sul suono, e allora la poesia può volare storta e pesante, senza mai riuscire davvero a staccarsi dal suolo. O può essere leggera e troppo leggera, vinta in partenza, rinunciataria, senza più nessun desiderio di dire, e allora la poesia vola bene ma non va da nessuna parte. Anche di questo si possono dare esempi ricchi e fioriti.
Ma c'è una terza ala, di cui è difficile parlare. Un'ala senza la quale la poesia non esiste, sparisce e lascia sul tavolo versi e rime inutili come fiammiferi spenti. È difficile parlarne, ma poiché questi fiammiferi spenti stanno diventando montagna opprimente, nelle scuole, nelle librerie, nelle biblioteche, occorre provarci. Proveremo a capire insieme cosa devono fare le insegnanti per trovare, nello tsunami di rime che inondano le scuole, la rosa del Piccolo Principe della poesia. Quella rosa che, una volta trovata, crea ed educa il gusto, tanto che poi si sa cosa cercare, non ci si accontenta di niente di meno. La rosa che con mano da giardinieri possono porgere ai loro bambini, per creare e far crescere un angolo di giardino, che non guasta, nell'orto della classe.
L'INCONTRO È DISPONIBILE IN UNA VERSIONE AMPLIATA, con presentazione in Powerpoint di testi, immagini e audio di poesie recitate da attori, filastrocche popolari e dialettali, rap, etc. Così arricchita e configurata, l'escursione di studio può estendersi in forma modulare da un minimo di 2 ore a un massimo di 8-9 ore, divise in 2-3 incontri .
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4 . Sulla televisione. L'OFFICINA DEL FANTABOSCO
Passeggiata di studio nel brulicante retrobottega di un programma TV "di qualità" per i bambini.
ESIGENZE TECNICHE: videoproiettore (con eventuale schermo) e impianto audio da collegare al notebook (porta jack audio-out)
In quest'incontro si racconta la produzione televisiva per bambini dalla parte dello scrittore, di chi individua e struttura contenuti, temi, linguaggi, personaggi, storie "come se" fossero destinati ai libri. O meglio: con lo stesso cuore e mano diversa, con la stessa onestà e bellezza e responsabilità, ma con diverse forme e stili di scrittura.
Si accompagna lo spettatore in una escursione profonda nel retrobottega della Melevisione: partendo dalle Liste, la macrodrammaturgia che compone e armonizza personaggi, eventi e temi nel passo breve della giornata (la puntata), in quello medio della settimana e in quello lungo dell'anno; passando per le Scalette, che progettano e descrivono la puntata in tre cartelle, destinate alla discussione fra gli autori, all'elaborazione collettiva; giungendo ai Copioni, che devono essere quanto più possono incantevole fiaba e al tempo stesso precisi piani di lavoro per attori, registi, tecnici, scenografi, costumisti etc.; e fino alla puntata, dove tutto confluisce e si compie. Mostrando in diapositiva Liste, Scalette e Copioni originali si evidenzierà il passaggio di senso e forme da una fase all'altra; mostrando in video la puntata relativa e, se le condizioni lo consentono, in simultanea la parte di copione che la prescrive, si coglierà l'ultimo passaggio, le improvvisazioni degli attori, i tocchi visivi e teatrali della regia, gli arricchimenti e le cadute. Questa immersione profonda non manca mai di suscitare stupore e interesse per la mole di lavorio letterario e creativo, che non si immagina dietro una singola puntata di un programma televisivo per bambini.
Ma spesso le puntate di Melevisione non finiscono neanche quando sono finite. L'incontro si concluderà, se il tempo lo consente, con una breve escursione nelle "code" di lettere di affetto e gratitudine, e talvolta di critica e protesta, che seguono le puntate più intense, quelle che trattano temi densi e rischiosi (i figli adottivi, le molestie sessuali, la separazione dei genitori, la morte di una persona cara). Questi carteggi di qua e di là dello schermo, dove la figura dell'autore non si nasconde dietro un ente anonimo ("la TV") ma risponde, come fanno gli scrittori di libri, delle storie che ha raccontato, è la cifra di una televisione per bambini che, forse non solo per una "emme" iniziale, è diversa da molta altra televisione con la "t"...
ANCHE QUESTO INCONTRO È STATO POTENZIATO, se non nella tecnologia (non è sostenuto da Powerpoint) nella quantità e qualità dei documenti audiovisivi proposti. La sua durata si estende da un minimo di 2 ore a un massimo di 4, divisibili in 2 incontri .
NOTA SULLA DOTAZIONE AUDIO PER QUESTI DUE INCONTRI. L'amplificazione audio per un notebook, per quanto semplice, non è sempre facile da attivare nelle sale, perché spesso incontri e conferenze si limitano alle immagini con l'intervento in voce del relatore. Poiché invece, come ho detto, questi due incontri si basano ampiamente su documenti audio, avrò bisogno di amplificare il notebook con un impianto commisurato all'uditorio: se il pubblico è modesto, due buone casse da computer preamplificate (quelle che si tengono sulla scrivania) basteranno; se il pubblico e la sala sono cospicui, occorrerà un impianto audio più serio. La connessione al notebook è tramite un semplice cavo con jack audio.
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5 . Sulla lettura a voce alta ai bambini. LEGGIMI FORTE
La lettura ad alta voce come strumento di nutrizione e difesa dei propri figli
ESIGENZE TECNICHE: nessuna (microfono per la voce se la dimensione della sala e la quantità del pubblico lo richiedono)
Recitare filastrocche ai bambini, subito dopo la nascita, e negli anni successivi leggere loro ad alta voce storie e rime, costruisce uno spazio comunicativo che arricchisce e nutre e riposa entrambi i suoi attori. La voce umana ha un potere profondo e antico, che affonda forse le sue radici nei nostri primi giorni di vita, quando una "voce che grida nel deserto" ci chiamava per farci finire di nascere. La voce che crea è alle origini di tutte le cosmogonie, in ogni storia sacra; la voce che incanta, che affattura, che "fa", ha generato immensi repertori di formule e filastrocche: perché i genitori hanno tanta resistenza a donare questo antichissimo "generatore di umanità" ai loro figli? Perché sono tanto restii a godersi quel teatrino serale privilegiato, con uno spettatore solo ma entusiasta, che è la lettura ad alta voce ai propri bambini?
Uno scrittore racconta e commenta la sua esperienza di lettore per sua figlia, descritta con Rita Valentino Merletti, studiosa e teorica della letteratura per l'infanzia, sul libro "Leggimi forte": la Voce (dire, cantare), il Corpo (fare, stare), gli Oggetti (fare, guardare), le Figure (guardare, riconoscere), il Tempo (quando, quanto), il Luogo (dove, dove non), L'incanto (gioire, contagiare), la Fatica (penare, rinunciare)... e così via. E discute mamme e papà, insegnanti e bibliotecari, sui modi, gli ostacoli, le strategie e le seduzioni della lettura ad alta voce, incastonando in queste discussioni le filastrocche per neonati e le illustrazioni del libro "Mammalingua".
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NOTE TECNICHE
DISPONIBILITÀ
(PER TUTTI GLI INCONTRI)
Prendo impegni per gli incontri man mano che le richieste mi giungono, cioè in genere dall’estate o dall’autunno per l’anno scolastico successivo. Prima che l’agenda si riempia in misura che non consente la scrittura della Melevisione, dei libri e la cura degli affetti, chiudo le prenotazioni per quel mese. È quindi consigliabile prendere contatti, e se possibile fissare una data, anche ad arbitrio, per tempo.
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FASCE D’ETÀ
(PER GLI INCONTRI CON LE SCUOLE)
Gli incontri son destinati a piccoli e grandi lettori, e comunque a lettori: bambini che devono saper leggere e aver letto i miei libri. La fascia d’età ottimale è dal secondo ciclo delle scuole primarie in su, fino alle medie (coi poemetti in ottave della Fatatrac e il romanzo "Salto nell’Ultramondo") e alle superiori ( coi due romanzi ("Lilim del tramonto" e "Lunamoonda"). Ho incontrato spesso e con efficacia anche prime e seconde elementari, e talvolta anche bambini della scuola dell’infanzia, ma sinceramente è per me più faticoso e per tutti meno utile.
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NUMERO DI PARTECIPANTI E DURATA
(PER GLI INCONTRI CON LE SCUOLE)
L’efficacia di una comunicazione personale e faccia a faccia come quella che mi prefiggo è inversamente proporzionale alla quantità del pubblico: una classe per volta sarebbe l’ideale; ma poiché so che questa condizione per motivi sacrosanti di bilancio è il più delle volte quasi utopica, posso incontrare con buoni risultati due classi riunite. Non andrei molto oltre una sessantina di bambini. Ho fatto "incontri con l’autore" anche con cinquecento bambini: un microfono e una manopola del volume adegua la forza della voce, ma non quella della comunicazione.
Gli interventi durano da un’ora a un’ora e mezza. Un’ora, come ho visto in anni d’esperienza, è in media il limite d’attenzione dei bambini più piccoli per attività del genere. Questo limite non è mai fiscale: se i bambini o i ragazzi possono e vogliono ascoltare e parlare con me più a lungo, e se non ci sono altre classi che attendono, o scuolabus, o mense, o genitori o altri motivi che premono, io sono lì per loro.
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COSTI
(PER TUTTI GLI INCONTRI)
Il compenso per un singolo incontro è di 350 € + spese di viaggio se rilevanti (fuori dall'Emilia Romagna) e spese di vitto e alloggio se occorre pernottare.
Per gli incontri con le scuole, nel caso che il numero delle classi ecceda i limiti descritti sopra e si richiedano più incontri, il compenso per due incontri nella stessa mattinata di 600 €; per tre incontri, due al mattino e uno al pomeriggio, è di 750 €.
Il compenso sarà fatturato (senza IVA perché la mia attività rientra nel "regime agevolato" previsto dall’ultima finanziaria "ai sensi dell’art.1, comma 100") secondo queste voci:
Competenze = € 350,00
+ Rivalsa INPS 4% = € 14,00
Totale imponibile = € 364,00
- R.A. 20% = € 72,80
Totale da pagare = € 291,20
Per i compensi di 600 e 750 € tutto sarà in proporzione (mi scuso per questa pignoleria contabile, ma il mio commercialista mi dà severe istruzioni in proposito).
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Alla Home Page di Bruno Tognolini
Questa pagina è stata creata il 24 ottobre 2008, e aggiornata il 30 settembre 2009
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