Logo del Komics Club

Mailing List

Cronologia MCP

Link Page

Da Zero a Cento

No-Prize Website

La Bacheca

Verses

Interviste
Foto
Invia posta al Komics Club
 
ARF! ARF!
COME GOD' A RAZZOLAR' NELLA MONDEZZ '!!

- di Max Favatano -

Un Cattivik tutto per noi. ^_^ Estate: tempo di vacanze, di Avventure e di mostre mercato. Spesso ci piacerebbe fosse possibile attuarle tutte e tre insieme e di tanto in tanto ci riusciamo anche. Ovviamente questo non è il mio caso che, non essendo in vacanza in nessun luogo, non avendo (ancora) vissuto alcuna avventura, mi sono dovuto "accontentare" soltanto della terza delle opzioni: una bella rassegna di tavole originali di dodici grandi autori e, appunto, una mostra mercato.
In questa seconda edizione di "Salento Fumetto", svoltasi anche quest'anno tra le mura del Castello di Carlo V, ho avuto il piacere di vedere all'opera dei grandi disegnatori, autori di fumetti altrettanto grandi e conosciuti, come Andrea Venturi (Dylan Dog, Tex e Magico vento), Corrado Mastantuono (P.K., Nick Rider e Magico Vento), Giovanni Freghieri (Martin Mystére e Dylan Dog); Alfonso Font (Tex e Rohner), Brian Bolland (Tank Girl, Judge Dredd e Batman) e i "Cattivi(k)" Giorgio Sommacal e Massimo Bonfatti.
Entrambi fumettisti del personaggio più NERO, più MALVAGIO, più SKIFOSAMENTE FOGNOSO che esista (no, non sto parlando di Carmelo...), sono stati portati da una sventurata cicogna che, narra la leggenda, è morta un po' più in là, nelle loro rispettive case in un posto imprecisato del globo e in una data che non so. Vittime della loro pazzia congenita che sfocia in un umorismo che ha come unico colore il nero dei loro chiari/scuri, trovano il loro giusto habitat nelle strisce di CATTIVIK, personaggio creato da Silver nel '74, che impersona con uno spirito praticamente unico il vero e più spietato male.

Nell'ultimo giorno della manifestazione sono riuscito a ritardare di qualche minuto il meritato riposo del Mitico Bonfa (nel senso che aveva appena smesso di disegnare, non che avrebbe dovuto "rimanerci") che a sua volta ha trattenuto con sé l'altrettanto Mitico Sommacal, facendogli un paio di domandine per la nostra Ora Zero. Eccovele!

MF - Quand'è che hai deciso di fare come lavoro il fumettista (e non il minatore, magari)?
BONFA - Ho deciso di fare il fumettista quando avevo dodici anni ed è stato a quell'età che insieme a dei compagni di scuola realizzai il mio primo fumetto. I disegni erano orrendi, non sapevamo disegnare, però lo facemmo ugualmente...
MF - Quindi tutto è nato come un hobby?
BONFA - Sì, diciamo di sì. Veramente avevo già deciso di voler imparare a disegnare, ma a quell'età un giorno avrei voluto fare il fumettista, il giorno dopo decidevo di voler fare l'astronauta. Ricordo che all'epoca abitavo accanto a Bonvi, si trasferì vicino a casa mia che io già disegnavo da qualche tempo. È stato allora che l'ho conosciuto, poi col tempo sono riuscito a rompergli un po' le palle mostrandogli le mie "tavole" e "guardando" le sue.
MF - Come ci si sente a rappresentare un personaggio così malvagio che è Cattivik?
BONFA - Noo, disegnare Cattivik è come disegnare un personaggio qualsiasi... Per fortuna Silver ci lascia abbastanza corda, così noi abbiamo l'opportunità di creare con più facilità le nostre storie. Abbiamo più spazio.
MF - Ora smetti di essere Bonfatti per un secondo: di chi è il Cattivik migliore, di Bonvi, di Silver, di Sommacal o di BONFA?
BONFA - Ma non sono mica io quello che lo può dire! No guarda, è una domanda che già mi hanno fatto altre volte e a cui NON rispondo. Una volta lo disse pure Silver: "non mi piacciono le classifiche". Ognuno di noi mette del suo nel personaggio che realizza, ognuno di noi cerca di dargli qualcosa, delle situazioni sempre nuove, nuove "espressioni", qualcosa di "diverso". "Topolino" non sarebbe "Topolino" se non ci avessero lavorato sopra tanti autori...
MF - Un consiglio a chi vuole ini-ziare?
BONFA - Iniziare e NON fermarsi subito dopo aver iniziato. Per dise-gnare fumetti ci vuole passione e continuità, bisogna insistere sempre. Se si "inizia" e non si continua è tutto inutile: bisogna insistere!

A questo punto avrei voluto fargli qualche altra domandina, chiedergli, non so, come realizzasse una tavola, una qualche piccola anticipazione su un progetto futuro, se è nato prima l'uovo o la gallina, e invece si avvicina quel cattivone di un Sommacal e dal vero cattivone che è (ma è così che ci piace e poi se così non fosse ora starebbe a disegnare la Bibbia a fumetti, no?), ci interrompe e domanda a Bonfatti: - Ehi Massimo, ma hai visto che hanno scritto lì sopra? (Parlava di un registro su cui i visitatori della mostra potevano scrivere qualsiasi tipo di commento. NdM)
- No. perché? Fammi vedere un po'...!
Sul registro c'erano dei commenti che recitavano più o meno così: "Bella la mostra, ma chi è sto Bonfacci? Piero", "Bravi tutti gli autori, ma quello di Modena proprio non mi piaceva! Giulio"
Bonfa resta zitto, forse meditava sul da farsi, impugna la penna e inizia a scrivere il suo commento: "Bonfacci è quello che..."
- QUELLO CHE VI FA UN C#£O COSI'!!! Suggerimento estemporaneo di Sommacal.
E così fu. Con tanto di disegno omaggio.
Grande SOMMACAL! Grande BONFA! Grande CATTIVIK!