I flussi intraprovinciali (1)

2.3 I flussi migratori intraprovinciali (pag.1)

In questo paragrafo s'intende analizzare le tendenze che hanno caratterizzato la mobilità interna delle sette Province attraverso lo studio di quelle aree territoriali di cui si è accennato nel paragrafo 3.1 (capoluogo, 1a e 2a corona e resto della Provincia). Per i dati disponibili sono stati costruiti dei tassi che esprimono il numero di migranti per 1000 persone residenti nell'area di origine o di destinazione di colui che si muove. Tenendo conto delle differenze esistenti tra ambiti territoriali tra loro non omogenei - come per esempio possono essere la cintura milanese e quella romana caratterizzate da una diversa conformazione geografica - si è preferita un'analisi per singola Provincia. Un simile approccio non ci ha tuttavia impedito d'individuare delle tendenze generali comuni a più Province.
La Provincia di Milano è fra le sette Province analizzate quella nella quale il processo di transizione della mobilità risulta più avanzato (Figura 3).

Fig. 3 Saldi migratori per ciascun'area di riferimento della Provincia di Milano per i quattro quinquenni (valori per mille).


Figura 3

Fonte: ns. elaborazione su dati Iscrizioni e Cancellazioni Anagrafiche

Nella Provincia lombarda si è verificato un chiaro processo di decentralizzazione nel corso dei quattro quinquenni considerati. Fino al periodo 1984-88, alla diminuzione dei saldi migratori del capoluogo e della 1a corona ha corrisposto un aumento dei saldi riferiti alla 2a corona e al resto della Provincia. Nell'ultimo quinquennio, il processo di controurbanizzazione sembra essersi completato e la crescita dei saldi migratori interessa esclusivamente quei comuni esterni alle due corone che circondano il capoluogo.
Un processo transizionale dei flussi migratori analogo a quello di Milano é riscontrabile anche per la Provincia di Firenze. Pure in questo caso, alla diminuzione dei saldi del capoluogo, si associa un bilancio migratorio positivo della 1a corona fino al penultimo quinquennio, dopodiché, sono soprattutto i comuni della 2a corona e del resto della Provincia ad assorbire la maggior parte di coloro che si cancellano da Firenze e dai comuni ad essa limitrofi (Figura 4).

Fig. 4 Saldi migratori per ciascun'area di riferimento della Provincia di Firenze per i quattro quinquenni (valori per mille).


Figura 4

Fonte: ns. elaborazione su dati Iscrizioni e Cancellazioni Anagrafiche

Nella Provincia di Napoli (Figura 5), i saldi dei flussi migratori sono in continua crescita per la 1a e la 2a corona ma il fenomeno di controurbanizzazione non sembra ancora interessare il resto della Provincia. E' invece considerevole il saldo negativo del comune capoluogo che ha raggiunto il suo massimo nel quinquennio 1984/88. Chi si cancella dal Comune di Napoli, lo fa principalmente per iscriversi nella 1a e nella 2a corona (rispettivamente il 17,2 e il 14,3 per mille dei cancellati dal capoluogo campano nell'ultimo quinquennio).
Nelle tre Province fin qui analizzate si riscontra, dunque, una tendenza comune nell'evoluzione dei flussi migratori. Nell'arco del periodo considerato, il processo di transizione della mobilità sembra essere caratterizzato da una diminuzione dei saldi migratori relativamente ai comuni posti nell'area metropolitana della Provincia e da una contemporanea crescita dei saldi riferiti ai comuni più esterni.

Fig. 5 Saldi migratori per ciascun'area di riferimento della Provincia di Napoli per i quattro quinquenni (valori per mille).


Figura 5

Fonte: ns. elaborazione su dati Iscrizioni e Cancellazioni Anagrafiche

segue a pag.2

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