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Politéia

Il cappio burocratico

L'A.C.I. DI LUCCA NON RISPONDE


Sono stato costretto a pagare due volte e nemmeno ottengo risposta se chiedo il rimborso


Chi, come me, ha acquistato quest'anno un'automobile nuova, rottamando quella vecchia, ha dovuto pagare due volte la tassa automobilistica per l'intero 1997: una prima volta per la vecchia auto e una seconda volta per la nuova, pur non avendo mai, di fatto, usufruito o esercitato il possesso contemporaneamente delle due autovetture.
Sebbene la tassa debba essere pagata anticipatamente, entro il 31 gennaio, per tutto l'anno in corso, ovviamente, però, il pagamento anticipato ha senso solo presupponendo il possesso dell'auto; non può aver senso nel caso della sua rottamazione, perché allora sarebbe facile ravvisare nella normativa un'ingiustizia o una truffa ai danni degli automobilisti.
Nel giorno in cui viene registrata al PRA la cessazione della circolazione e della proprietà della vecchia auto, cessa a carico del proprietario ogni forma di responsabilità per quel veicolo, compreso quindi l'obbligo del pagamento della tassa automobilistica (il "bollo"). Chi ha pagato sempre il bollo per gli anni precedenti la radiazione e per quello in corso al momento della radiazione stessa, come vuole la normativa, dovrà quindi pur avere diritto al rimborso parziale della suddetta tassa.

Il giorno 11 aprile 1997 ho richiesto all'A.C.I. di Lucca, con lettera raccomandata A.R., il rimborso della tassa automobilistica per il periodo successivo a quello della data di rottamazione, che ammonta a ben 321 giorni su 365, ma l'A.C.I. di Lucca non mi ha mai neppure risposto.
In data 28 luglio 1997 ho inviato una sollecitazione per fax, appellandomi anche alla legge 241 del 1990 sui termini di risposta, svolgendo l'A.C.I., nel caso in questione, un'attività pubblica. Ma anche questa sollecitazione non ha avuto alcun esito.
Cosa si deve pensare in questi casi, purtroppo molto frequenti con gli uffici pubblici o semi pubblici?
Senza entrare nel merito se si abbia diritto al rimborso oppure no, senza entrare nel merito se spetti all'A.C.I. l'eventuale rimborso e senza neppure entrare nel merito della opportunità che un ente morale di diritto pubblico abbia l'esclusiva della gestione delle tasse automobilistiche per conto dello Stato, quello che qui mi preme fare notare è che quando si scrive ci si aspetta comunque una risposta, per educazione, se non altro.

Quello che dà fastidio, in una vicenda come questa, è la disparità. I cittadini devono essere puntuali nei pagamenti delle tasse, chi riscuote le tasse, invece, si permette anche di non rispondere.

Vedere le finalità della sezione Il cappio burocratico

Fine
Prima edizione su Internet: 31 agosto 1997
Enrico Barsanti



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