Poesie

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Su

Le mie Poesie

SIAMO

Un cigno nero

nel laghetto

dei sogni,

un ibis viola

nella palude

dei rimpianti,

il cocchio di Rha

in fiamme

nelle foreste

del pensiero.

Siamo nadir e zenit

sull'ellisse della vita.

LA VITA È UN FRANTOIO

Se hai visto

galleggiare la luna

sulle acque morenti

del lago,

ascolta il bramito

del vento

nell'alba che macina

sogni e illusioni..

La vita

è un immenso frantoio

 

SIBILA IL VENTO

Sibila il vento

azzannando le cose

come il dolore.

Nell’aria che scheggia

come vetro crittato

risento una voce:

giurava d’amarmi…

e per sempre….

 

NON C’È RITORNO...

Riflessi

nei tuoi  occhi

oceani di luce,

e nel tocco lieve

delle tue parole

languori

d’ampi estuari

e lagune salmastre.

                        Paura di tuffarmi

e di sostare.

Non c’è ritorno

per chi s’addentra

tra le mangrovie.

SEI  DOLCE…

Sei dolce

come il mare di settembre

che vidi districarsi una mattina

dal poncho grigio delle prime nebbie,

paziente e murmure araldo dell'aurora.

Sei dolce

come il raggio ultimo del sole

che si scioglie nel buio dei fondali

alla ricerca dell'ultima sirena.

Ma sei pure

tenace ed aspro

come l'urlo del gabbiano

vociante sopra il mare rugginoso,

quando comprendi che la lotta è vana

e con me sfiori l'orlo dell'abisso...            

 

PARLAMI DI TE...

Parlami di te,

dei tuoi giochi di bimbo,

delle bizze e i capricci,

del primo giorno di scuola...

Narrami i pudori e i rossori

del tuo primo amore,

i baci sotto le stelle

la foga delle mani impazzite

sulla riva del mare…

Raccontami la tua gioventù

le goliardate, le gioie, le pene,

gli amori felici e incompresi,

le amicizie tradite e negate, 

i giorni di pioggia e di vento,

le notti senza sogni e senza luna...

Parlami di te, della tua maturità,

di quando ignoravi il mio nome,

di quando non ti appartenevo,

di questo simulacro del passato,

di questo lunghissimo arco di vita 

che vissuta lontano da te

oggi m'appare sprecata e incompleta..

 

COME VERGHE D'INCENSO

Come verghe d'incenso

bruciano i sogni

profumando

gli stazzi delle nuvole.

Dorme

l'agnello immacolato

del tuo amore

nelle malghe

dell'anima.

Dolce è la mia solitudine

che acquerella l'attesa

 

AL MIO UOMO

  Nell'afro madore

di un'alba d'estate

ondeggi e ti snodi,

sei fiamma e riflesso

d'antico lampione

che geme sul lago,

sei cigno che plana

in un cerchio di luce...

 

CORSARO DEI SOGNI

Sei venuto dal mare

corsaro dei sogni,

per insegnarmi

che amore è vertigine

nel pulviscolo biondo

dei baci.

Sotto un cielo ciprigno

–delfino d'amore–

sei ritornato al mare,

(mare nero, d'eterno)

ed io, agave azzurra e discreta,

nata dai tuoi occhi

di vento,

fiorita sulle tue labbra

di sale,

dalla coppa delle tue mani

bevo smarrita

salsedine di scogli.

 

E TACERÀ ANCHE IL VENTO

E tacerà anche il vento,

una sera, all'imbrunire,

 e sciami di stelle

danzeranno verso il mare,

pagode di lucciole

lampeggeranno sugli scogli.

Nell'urna fiammeggiante

di coralli, con gli occhi pieni

di silenzi azzurri,

adagiata

sul cocchio di Nettuno

vedrò i roridi

fondali della notte

dove m'attende

il vascello dei tuoi occhi.

 

E MI CHIAMAVI NIKE

E mi chiamavi  "Nike,

la mia vittoria alata"

mentre mi raccoglievi

nell'ansa del tuo braccio

e lo shaker dei tuoi occhi

miscelava arguzia, tenerezza,

e tre gocce d'ironia.

Nostalgici evasori

d'amare realtà

si parcheggiava i corpi

in quella stanza vuota

migrando come folaghe

verso il Partenone.

Non ho più lo shaker

dei tuoi occhi,

né l'ansa del tuo braccio,

né il vento della sera

m'arpeggia fra le dita,

ora che respiri

notti senza luna,

ma dalle rive di Acheronte

chiamami,

chiamami ancora,

chiamami "Nike,

la mia vittoria aptera!"

 

VERRÀ UNA DOLCE SERA

Verrà una dolce sera settembrina

o una gelida notte di gennaio,

un trasparente crepuscolo d'aprile

e un rovente tramonto dell'agosto,

verranno giorni in cui potrò pensarti

vestita solo di malinconia,

senza le stoppie affilate dei ricordi

a tagliuzzarmi i petali del cuore.

Verranno ore in cui l'angoscia greve

sfumerà piano nel rimpianto più struggente

e seduta fra mimose un po' sfiorite

stringerò le foglie gialle dei pensieri.

Verranno notti in cui, senza pudore,

esibirò alla luna il mio deserto

e truccherò ferite sempre vive

con candide magnolie profumate.

Verranno sì, un dì verrà la pace,

ma ora gemo come ulivo al maestrale

tremo fra i misteri della notte,

vivo le ore dell'Apocalisse

STASERA

Ignote eredità

di dolore

affondano

centenarie radici

nelle crepe

dell'anima !

Istinti repressi

di popolane scalze

lacerano le pergamene

del mio viver civile.

Stasera

mi va di cantare

canzonacce triviali

di taverna,

e sedermi in attesa

ai bordi di un fuoco ;

stasera

non potrei incontrare

il tuo sguardo,

pericoloso scandaglio

del mio torbido mare,

stasera no,

stasera ho scambiato

per un soldo bucato

tutte le stelle

della Croce del Sud.

 

 

STRANGER IN THE NIGHT

Cascate di note

dolcissime

che s'adagiano

lente

nel caldo seno

della notte,

melodia accorata

che fluttua

nell'aria

immota di mistero.

Si strugge di pena

l'immenso,

con me

che mi tormento

d'esser soltanto

straniera nella notte,

con me

che non accetto

d'essere sempre

straniera nei tuoi sogni.

 

SOLO PER TE

Solo per te

Amazzone pentita

lasciai

la stepposa Cappadocia

per le verdi

colline dei tuoi baci.

Abiurai

senz'ombra di rimpianto

cavalli bradi e distese sconfinate

per le torri saracene

dei tuoi occhi.

Deposi faretra e frecce

per non farti male

nella ristretta

rossa tenda del tuo cuore,

gettai al vento

antiche frustrazioni

e sterili vendette

con agonie di attese

e larve di ricordi.

Ma fu follia il mio credere

di ritornare a vivere;

in quel preciso istante

cominciai già a morire.

EROS

Quando l'aria

si tinge di prugna

nell'incipiente

adulterio del sole

sento ancora, caldo,

sulla pelle

l'eros struggente

dei tuoi baci antichi.

Dolce è la mia solitudine

che acquerella l'attesa.

 

            LA TUA VOCE.

Le fronde stormiscono

nel pascolo

del cuore;

affabula – come il vento –

la tua voce....