La scoperta

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Il mio nome non ha molta importanza, ma diciamo che potrei essere la Roberta dell'occasione.

Ricordo che sono stata portata sulla strada della masturbazione proprio da uno degli uomini che forse ho amato di piu' anche se per breve tempo. Aveva uno strano e piacevole modo di fare ed il solo stargli vicina mi portava ad essere perennemente eccitata. Lui forse non era un grande scopatore nel pieno senso della parola, ma sapeva sempre usare sapientemente le sue mani e la sua lingua. Amava utilizzare questi strumenti per portarmi al pieno del piacere e poco alla volta con questi suoi modi gentili riusci' a sbloccare il mio atavico tabu' verso la masturbazione. Ricordo con piacere che dopo una settimana che ero con lui quando lo sentivo al telefono mi veniva naturale toccarmi e giocherellare con il clito che si induriva e mi faceva perdere il controllo di me stessa. Questo lui lo sapeva benissimo e si divertiva a telefonarmi spesso da una cabina pubblica abbastanza appartata, dove senza farsi vedere mi eccitava dicendomi che si stava masturbando anche lui nascondendosi il suo uccello sotto il giaccone. Alla fine della telefonata avevo bisogno di stendermi sul letto per poter rilassare le mie gambe che erano rimaste in attività per mantenermi in equilibrio tra un gemito ed un sospiro, e naturalmente non potevo fare a meno di continuare per conto mio la pratica del piacere infilandomi oltre alle dita il manico di una spazzola per capelli che tenevo in camera. Era la mia compagna preferita a casa, non era grossa e neanche piccola e qualche tempo dopo, sempre sotto la guida del mio amico, che mi aveva avviato alla pratica, cominciai ad infilarmela anche nel mio colon retto, sditalinandomi a tutta birra il clito fino a raggiungere un piacere da togliere il respiro. Non vedevo l'ora di raccontare allora al mio uomo queste nuove esperienze e nel momento in cui gli parlavo di questo esplodeva una esagerata eccitazione da parte di entrambi che si tramutava in una nuova dolcissima pratica di carezze, leccate e dita che si infilavano in ogni spazio vuoto. Ho conosciuto altri uomini ma non ho mai provato una sensazione cosi' coinvolgente come questa se non con un'altra donna. Si perchè il mio caro lui dopo qualche tempo ha cominciato a mettermi nell'orecchio la pulce di fare l'amore con un'altra ragazza, e passato il primo momento di smarrimento, ha cominciato sempre di piu' ad ossessionarmi fino a quando mi sono decisa a conoscere una ragazza lesbica che conosceva lui. Ero molto imbarazzata pero' il fatto che ci fosse vicino il mio uomo mi supportava un po' di piu'. Siamo usciti insieme qualche volta fino a quando una sera Paola, cosi' si chiamava, mi telefono' per chiedermi di vedermi sola. Lui sapeva di questa mossa, che poi mi disse aver suggerito personalmente, ed io un po' incuriosita ed un po' comunque imbarazzata accettai. Ero un po' tesa perchè gia' sapevo che cosa mi aspettava pero' Paola mi mise subito a mio agio. Si parlo' molto del mio ragazzo inizialmente, persona della quale lei stessa aveva stima pur non avendoci mai fatto niente (cosi' dissero entrambi), e i discorsi caddero proprio sui suoi modi meno macho dei soliti ragazzi. Questo inizio' a farmi un po' dimenticare dove ero e con chi ero e sopratutto perchè, ed anzi questa sua stima nei confronti del mio lui mi stava provocando una certa eccitazione data dal fatto che entrambi avevamo una forma di pensiero molto simile. In quel momento mi sarebbe quasi quasi piaciuto dividere il mio ragazzo con Paola. Quando cominciai a raccontare nel dettaglio quello che abitualmente mi faceva lui Paola comincio' ad avvicinarsi un pochino per accarezzarmi il viso con una mano. Non me ne accorsi nemmeno, anzi sembrava il gesto piu' naturale che ci fosse stato, e mi lascai avvicinare per un'innocente bacio sulla bocca. Rimasi un po' confusa ma non riuscii a fare a meno di appoggiare una mia mano su di un suo seno. Era bellissimo ! I suoi capezzoli erano già induriti e le sue mani sfioravano la mia coscia. Non capivo piu' niente anche perchè mi sembrava quasi che il mio ragazzo mi stesse guardando ed io impazzivo dalla voglia di farlo godere, mentre in realta la piu' allupata in quel momento ero io. Mi sentivo improvvisamente accaldata e con la gola secca ma non riuscivo a ditogliere lo sguardo dai magnifici seni di Paola che nel frattempo si era slacciata la camicetta. In un attimo riuscimmo a spogliarci entrambe di tutti i ns. vestiti e lentamente mi lasciai andare sul divano. Mi afferro' per i fianchi per girarmi e comincio' lentamente a leccarmi sulla schiena arrivando fino al mio fondo schiena. Quando con la mano raggiunse anche i miei seni mi inarcai senza freno mostrandogli la mia totale disponibilita'. Sentii a quel punto che la lingua passo' dapprima sul mio buchetto per poi proporsi sulle mia labbra abilmente aperte dalle sue dita. Mi spostai ed allargai le gambe per permettergli di fare passare comodamente la sua testa, avrei voluto che entrasse il piu' possibile. Non riuscivo piu' a connettere, sentii Paola che mi chiese se mi piaceva quello che faceva e per tutta risposta gli dissi di non fermarsi, ma non mi bastava partecipare passivamente alla cosa dovevo assolutamente poter anch'io toccare e leccare il corpo di Paola per cui le chiesi di farmi girare e di farsi toccare. Non avevo mai fatto un 69 con un'altra donna ma la cosa non mi parve assolutamente strana, vidi finalmente la sua fessura e mi ci buttai sopra con una voracità esagerata. Paola intanto molto abilmente mi stava infilando 3 dita mentre con la lingua continuava instancabile a lavorarsi il mio clito. Per un attimo ero quasi convinta di essere con il mio uomo tanto era naturale questa pratica, ma il mio interesse per il sesso di Paola era decisamente superiore. Mi piacevano i suoi sapori ed ero avida dei suoi umori. Ero al massimo dell'eccitazione e mi sembrava di impazzire al punto che non riuscivo piu' nemmeno a leccare il clitoride di Paola. Ero completamente in un'altra dimensione, avrei voluto gridare di piacere ma mi trattenni perchè non ho mai reputato fosse necessario l'urlo per dimostrare il proprio piacere. Ne usci un rantolo soffocato, stavo venendo come non mai e non riuscivo piu' a concentrarmi sulle grazie di Paola che era totalmente intenta a fare del suo meglio per dimostrarmi quanto piacevole era la pratica della masturbazione tra donne. Ero distrutta dalla veemenza dell'orgasmo ma felice per il piacere provato. E' difficile a parole spiegare la sensazione ma ero totalmente andata. Non riuscii a far altro che avvicinare il viso di Paola alla mia bocca per baciarla teneramente a mo di ringraziamento per il piacere che mi aveva dato. Non volevo ammeterlo ma la pratica mi era piaciuta piu' di quel che pensavo, e forse anche di quel che pensava il mio uomo. Quella sera non tornai a casa a dormire e per alcune ore mi sollazzai con Paola. Non vedevo l'ora di raccontare tutto al mio ragazzo anche per dimostrargli la mia riconoscenza per avermi spinto a conoscere un'altra faccia del piacere. Fui molto soddisfatta di vedere che lui era ancora piu' compiaciuto di me' per questo e che una volta di piu' aveva ragione. Ci vedemmo altre volte io e Paola e le nostre pratiche divennero' piu' frequenti, mentre il menage con il mio ragazzo si riempiva di nuovi racconti che io gli portavo al ritorno dai miei incontri con Paola. Mi sarebbe piaciuto che una volta fosse presente e partecipe anche lui insieme a noi due ma purtroppo le cose belle non durano in eterno.

Roberta

 
 

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