Biancheria intima

email me!



Un giorno di giugno che a casa non avevo niente da fare, invece di stare seduta con le mani in mano, decisi di andare a farmi una bella passeggiata.
Mentre passeggiavo mi fermavo a vedere le vetrine dei negozi, la mia attenzione fu attirata dalla vetrina di un negozio di biancheria intima.
A me è sempre piaciuto comprare lingerie.
Entrai nel negozio per vedere se ci fosse qualcosa che mi piaceva. Appena entrai una commessa, forse di 18-19 anni, mi disse "Signora desidera qualcosa ?"
Io :" Niente in particolare, vorrei vedere qualche completino intimo per me." La commessa :" Già ha visto qualcosa ?" " No, mi faccia vedere lei qualcosa ". Cominciò a mostrarmi una serie di completini di pizzo di tutti i colori, bianchi, neri, blu, rosa. La commessa :" Se posso darle un consiglio il nero le dona molto ". " Lei dice ?...... Posso provarne qualcuno ?" " Si figuri si accomodi nella cabina lì in fondo, che glieli porto io i completini. " La commessa mi fece strada fino alla cabina, io da dietro la potevo vedere camminare, era ben fatta, fisicamente era piccolina, non molto alta, portava i capelli corti castani, aveva un sederino alto e sodo e due seni piccolini. Arrivate alla cabina la commessa mi disse " Si accomodi, se ha bisogno di un' aiuto sono qui fuori. " "Grazie." Cominciai a spogliarmi, mi tolsi la camicetta, mi sfilai i pantaloni, e rimasi in reggiseno e mutandine. Mi guardai allo specchio e pensai non male per i miei 48 anni.
Il seno era ancora sodo, il culetto non se ne era ancora sceso. Quella mattina indossa vo un completino da colleggiale, quelli di cotone bianco con delle fragoline disegnate sopra. La cabina però era un po' stretta e chiesi allora alla commessa di aiutarmi a slacciarmi il reggiseno.
" Subito signora" mi rispose la ragazzina. Entrò in cabina e mi sbottonò il gancio del reggiseno che cadde a terra. "Fatto" disse la ragazza" desidera altro ?" "La prego resti qui e mi dia una mano a scegliere " ."Ok". Vidi la ragazza dietro le mie spalle guardarmi nello specchio e notai che il suo sguardo si fissò sul mio cepuglietto tra le gambe, che formava un bozzetto nelle mutandine.
" Signora lo sa che lei è ancora bella. " "Io si, ma mi sembra che sia la sola asaperlo." Mentre parlavo mi sfilai le mutandine rimanendo con la mia micetta da fuori. Io ho anche un monte di venere abbastanza pronunciato e una selva compatta di peli neri e setosi. Notai ancora nello specchio la ragazza non riusciva a sistogliere lo sguardo dal mio pube. Presi una mutandina di pizzo bianca, mi voltai verso la commessa e le dissi" Mi aiuta ?" " Certo". Le porsi lo slip e lei mi aiutò ad infilarlo, nell' aiutarmi sentii che le sue mani fiorarono la mia fighetta, fui pervasa da un tremito per tutto il corp, mi voltai verso la commessa e notai che aveva l'eccitazione dipinta sul volto. Per aggiustarmi la mutandina, molto sgambata, lei tirò un po' su l' elastico e il cavallo mi si infilò tra le labbra della mia patatina. A quel punto sentii salirmi da mezzo alle gambe fino alla testa una vertigine di eccitazione. Mi girai guardai la ragazza negli occhi e la baciai sulla bocca. Le dissi " Perchè non ti provi anche tu qualche completino"." Veramente non potrei.." " Dai te ne voglio regalare uno, provatelo." Lei allora si spogliò, sotto la camicetta non portava il reggiseno, le sue erano delle tettine piccole ma aveva due capezzoli ben appuntiti. Si tolse il pantalone e rimase solo con il perizoma. Io le dissi " Anche tu sei bellissima", mentre le facevo i miei complimenti le sfilai le mutandine. Subito mi accorsi che aveva le cosce impiastricciate dal suo miele.
Nel vedere quella scena, anche io cominciai a bagnarmi molto. Allora mi sfilai lo slip che vevo indosso e l' abbracciai, sentii la sua gamba introdursi tra le mie, cominciai a strusciare la fighetta sulla sua coscia, lasciandole una scia di umori caldi. Presi l' iniziativa e le introdussi un dito nella passerina depilata con molta cura, sentivo il mio dito scivolarle facilmente dentro, sentivo che lei si tratteneva per non gemere. Anche lei cominciò ad accarezzarmi lì tra le gambe, potevo sentire il suo tocco delicato sul clitoride, mi sembrava di scioglermi come neve al sole, le gambe mi tremavano, a stento mi sostenevano. Lei si fece sempre più ardita mi spostò il dito dalla passera al buchino del culetto, il suo dito pieno di miei umori, scivolò senza intoppi nell' ano.
La paura che qualcuno potesse sorprenderci non faceva che accrescere la nostra eccitazione. Nel frattempo io la masturbavo con due dita, sentivo la sua micetta sciogliersi come il burro, dall' aumentare delle contrazzioni dei muscoli della sua fighetta capii che stava per raggiungere l' orgasmo, allora le dissi
" Ti prego vai più veloce voglio venire insieme a te ".
Allora cominciò a stantuffarmi più velocemente il buchino del sedere e con l' altra mano prese a strofinare il palmo sul clitoride. Così vennimmo insieme, ci mordemmo le labbra per non urlare. Rimanemmo qualche secondo abbracciate, con le tette che si toccavano.
Senza pulirci dei nostri dolci mieli ci rivestimmo e uscimmo dalla cabina. Con mio stupore nessuno si era accoroto di quello che era successo in cabina, a parte che c'era solo un' altra persona nel negozio ed era un' altra commessa. Comprai il completino che avevo inzaccherato con il succo della mia " piccolina", feci scegliere alla ragazza un completino che le regalai.
" Soddisfatta signora ?"
" Completamente. "
" Ci venga a trovare di nuovo e chieda di me, Francesca"
" Non dubiti."
Uscii dal negozio con le gambe che ancora non si erano rimesse e le mutandine che mi si incollavano sul sedere appicciaticcio per tutto il nettare che avevo versato.

Giulia

 
 

Precedente Successiva