Esperienze di un anziano
di Carlo Alberto Antonelli
Sono nato il 6/7/1914, sono un musicista ed ho insegnato al Conservatorio di Roma ed al Pontificio Istituto di Musica Sacra; da qualche anno sono in pensione.
Avendo avuto una vita pseudoattiva, basata su un lavoro prevalentemente sedentario, immaginate che impatto possa aver avuto il partecipare al X Corso di Speleologia nel 1969 a 55 anni passati.
Debbo confessare di non essere stato spinto dal desiderio di conoscere le cavità della terra, ma dall’ansia di conoscere in che avventura si era imbarcato mio figlio che sin dalla sua infanzia mi aveva dato prova di essere alquanto spericolato. Dopo un anno di sue uscite, di ansia mia e di mia moglie, fu necessario constatare di persona che cosa fosse la speleologia, come si procedesse in grotta, perché mio figlio vi si recasse, il tutto nel desiderio di ricevere risposte tranquillizzanti!
Nelle varie uscite ho sempre notato la massima osservanza delle regole per la sicurezza personale, ho constatato la validità dei materiali usati, la sicurezza operativa degli istruttori e la tranquillità che infondevano negli allievi. Fra tutte le uscite, superate bene o male con fatica, quella alla Grotta di Frasassi è stata la più emozionante e faticosa per la stoffa della giacca a vento che continuamente aumentava l’attrito del moschettone e per l’arsura causata dalle salsicce salate ingerite prima dell’entrata.
Sono rimasto comunque soddisfatto di tale esperienza perché mi ha dato la percezione del pericolo e mi ha fatto trovare la forza di volontà per superarlo anche se devo confessare che il momento più bello è stato quando sono uscito ed ho ritrovato la mia sicurezza in un ambiente usuale.
Dopo il corso, nonostante le risposte tranquillizzanti avute, io e mia moglie abbiamo continuato a rimanere in ansia alle uscite di nostro figlio perché i genitori pensano sempre a probabili pericoli e possibili accidenti. È lo stesso ruolo di genitore ed il naturale amore verso il figlio che rende lo stato ansioso inevitabile.
© 1999 by Carlo Alberto Antonelli.
{Articolo precedente} | {Sommario} | {Articolo successivo}