DIDATTICA DELLA TELEGRAFIA
Veniamo all'aspetto squisitamente didattico della telegrafia in modo da permettervi, se ne avete voglia, di applicarvi allo studio del CW. Chissà: tra voi potrebbe esserci un futuro Radioamatore!
Queste breve note sono il frutto della mia esperienza di istruttore ( sic! ) di CW di un gruppo di giovani ( e non ) di Messina desiderosi di apprendere la telegrafia per superare l'ostacolo dell'esame di operatore di stazione ordinaria di radioamatore. |
ESERCIZIO DI RICEZIONE
L'apprendimento della telegrafia va fatto per gradi e senza forzature: cominciare ad assimilare i caratteri più semplici ed affini per passare a quelli più complessi. In tutti i casi è estremamente diseducativo immaginare il carattere come un insieme di punti e linee mentre è più razionale abbinare un suono ( una certa musicalità ) ad ogni carattere. Ad esempio la lettera H che in Morse si codifica con 4 punti ( .... ) suona come un 123; allo stesso modo la S ( ...) è assimilabile al numero 33. La fantasia potrà personalizzare questo aspetto didattico.
Un " trucco " didattico diffusissimo è la codificazione dei caratteri in senso musicale intesi in questo modo: il punto è un TI mentre la linea è un TA per cui la lettera A ( .- ) si codifica TI TA.
Un aiuto importantissimo nell'apprendimento lo si ottiene codificando in Morse tutto quanto si legge, anche camminando per la strada: insegne, targhe automobilistiche ecc. Nei primi tempi è divertente anche decodificare il suono dei clacson: è facile cioè sentire qualche K oppure diverse A manipolate dagli ignari automobilisti. I primi esercizi vanno eseguiti a velocità bassa per favorire l'apprendimento. Con il tempo proverete a ricevere a velocità via via crescente, senza strafare, pena cocenti delusioni con conseguenti abbandoni dell'attività. Ricordate che l'esame viene svolto a 40 caratteri al minuto che, per esperienza, sono pochi rispetto alle velocità medie mantenute dagli OM durante i QSO.
Sia per esercitarsi in trasmissione che in ricezione è utilissimo l'uso di un dispositivo chiamato OSCILLOFONO il quale emette una nota audio quando si opera con il tasto telegrafico. Le varie riviste abbondano di schemi di oscillofoni più o meno semplici. Nelle figure si può osservare rispettivamente lo schema elettrico con i relativi componenti, il circuito stampato lato rame e lato componenti dell'oscillofono più semplice ed allo stesso tempo completo di comando per il tono della nota emessa.
Ed ora passiamo agli esercizi di apprendimento.
PRIMO GRUPPO | E I S H | NONO GRUPPO | G W |
SECONDO GRUPPO | T M O | DECIMO GRUPPO | Q Y |
TERZO GRUPPO | A N | UNDICESIMO GRUPPO | C J |
QUARTO GRUPPO | U D | DODICESIMO GRUPPO | 1 2 3 |
QUINTO GRUPPO | V B | TREDICESIMO GRUPPO | 4 5 6 |
SESTO GRUPPO | F L | QUATTORDICESIMO GRUPPO | 7 Z 8 |
SETTIMO GRUPPO | R K | QUINDICESIMO GRUPPO | 9 0 ( ZERO ) |
OTTAVO GRUPPO | P X |
N.B. I segni di procedura ( doppia linetta, due punti, virgola ecc ) non sono contemplati dalle norme di esame.
ESERCIZIO DI TRASMISSIONE
Valgono, per sommi capi, le raccomandazioni presentate per l'esercizio di ricezione: gradualità e pazienza. Non preoccupatevi della velocità di manipolazione: in questo momento è superflua. E poi si sa: è facile sapere cosa si trasmette perchè si è operatori...il difficile è la ricezione!
Trovate una posizione comoda: il braccio deve essere appoggiato al piano sul quale si trova il tasto. La mano farà leva attorno al polso per la manipolazione.
Alcune regole per la corretta manipolazione dei caratteri:
- 1 linea = tre punti;
- lo spazio tra una lettera ed un'altra equivale ad un punto;
- l'intervallo tra le lettere di una parola vale 3 punti;
- l'intervallo tra una parola e l'altra vale 5 punti.
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