Scienza e Fede

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Scienza e Fede

 In questa sezione potete trovare materiale legato alla mia collaborazione con il sito Disf. Di fatto si tratta di repliche del materiale che è presente sul sito Disf ma li riporto con l'intento di dare delle versioni che facilitino la comprensione di tali documenti, mettano in luce gli aspetti più importanti e i filoni tematici preponderanti in modo da aiutare i neofiti.

    Chi leggendo ciò che è presente su questo sito o sul sito del Disf è interessato a saperne di più o trovare qualcuno (competente della materia) con cui discutere di queste tematiche, sappia che si stanno tenendo dei circoli che hanno proprio questo scopo. Si tratta di incontri che avvengono ogni due settimane in un centro culturale di Torino. Per avere ulteriori informazioni vi invito a contattarmi via mail.

    In fondo alla pagina trovate il materiale con una mini-presentazione. Gran parte dei temi affrontati sono stati discussi nei circoli di cui sopra. Prima vi lascio un invito alla lettura che mi pare molto interessante anche se molto semplice.

 

Dio esiste

L'agnostico dice: <<Può darsi che Dio esista, ma io non lo so, perchè non l'ho mai visto né sperimentato. Se avessi qualche prova, allora crederei>>. C'è chi pensa così, e vive come se Dio non esistesse.

Corriamo il rischio di vedere e percepire, da quando ci alziamo la mattina a quando la sera ci corichiamo, soltanto cose fatte dall' uomo: l' asfalto delle strade che percorriamo, i giornali che leggiamo, la televisione, le automobili le sigarette il cibo... tutto è prodotto da uomini. Nemmeno le siepi e gli alberi della città sfuggono all'artificio. Anche la pesca servita a tavola ha subìto un controllo e una lavorazione da parte di un uomo o di una macchina. Corriamo un grave pericolo: di vedere un mondo creato dall'uomo per l'uomo.

Bisogna che usciamo da questo mondo di cemento e di plastica per contemplare la natura così com'è, incontaminata, e potercene stupire. L' incapacità di stupirsi: ecco il grande limite dell' uomo moderno. Tante sono le notizie che egli riceve nel corso di una sola gionata, tanti i regali che ha avuto fin da piccolo, che niente lo meraviglia più. E' un grande handicap, dato che per potersi chiedere il perchè delle cose bisogna sapersene stupire. Per questo ci sono tante persone che non si pongono i perchè ultimi, e si limitano a ripetere frasi fatte che sono sulla bocca di tutti...

Dobbiamo sollevarci dal piccolo orizzonte creato dall' uomo e meravigliarci del mondo creato da Dio. Meravigliarci, per esempio, dell' organizzazione delle api e del loro sistema di comunicazione: del fatto che un ape fa 440 battiti d'ali al secondo, più di 26.000 al minuto, e questo per ore; meravigliarci che vi siano rondini che migrano percorrendo più di 15.000 chilometri, ripetendo ogni anno lo stesso percorso; che esistano più di un milione di specie di piante, quindicimila specie di uccelli, più di un milione di insetti; stupirci che un occhio di una farfalla abbia più di ventimila sfaccettature, e che vi siano più di centomila specie di farfalle; meravigliarci che nel cervello umano vi siano centodieci milioni di cellule e che unendo i fili nervosi di un uomo si arriverebbe a coprire una distanza di molto superiore a quella che va dalla Terra alla Luna...

Dobbiamo alzare lo sguardo e contemplare la volta celeste. Che cos'è un uomo sul pianeta Terra visto da un astronauta che guardi giù dalla Luna? Non può nemmeno vederlo. E la Terra è 1.303.800 volte più piccola del Sole. E il Sole? Non è tra le stelle più grandi: Antares è un sole immenso, il cui diametro di quattrocento milioni di chilometri conterrebbe buona parte del sistema solare; l' orbita della Terra potrebbe star tutta nella sua massa. Servirebbe una collana di trecento soli come il nostrro per abbracciare il diametro di Antares; se riducessimo la Terra alla dimensione di un pallino da caccia, il Sole in proporzione sarebbe come un pallone da calcio e Antares supererebbe abbondantemente la cupola della basilica di San Pietro (cfr J.L. Comellas, Guìa del firmamento).

E l' elenco delle meraviglie non è finito; solo nella nostra galassia - la Via Lattea - ci sono più di 400.000 milioni di stelle. E di queste galassie se ne sono scoperte più di cinquecento.

Chi ha messo lì tutti gli astri con le loro leggi, chi ha fatto gli occhi delle farfalle o il complicatissimo occhio umano? Il caso?...

Delle persone stavano inerpicandosi per un sentiero di montagna, sui Pirenei; una aveva con sé la figlioletta di sei anni. Di tanto in tanto lungo il cammino incrociavano piccoli cumuli di pietre posate una sull' altra; superato un certo numero di questi rustici cippi, la bambina chiese: <<Papà, perchè hai messo qui queste pietre?>>. Prima che il padre le rispondesse, uno della compagnia le disse:>>Non è stato il tuo papà, bimba. Sai che cos'è successo? Un giorno è venuta una grande bufera e hanno cominciato a rotolare pietre giù dalla montagna e alcune si sono disposte così, come le vedi>>. La bambina non rispose: però , quasi spaventata, si girò verso suo padre, con una espressione che pareva dire: non sarà mica matto, questo signore?

Già. Ci mancherebbe solo che uno si mettesse a seguire una strada segnalata dal caso o da un essere non intelligente. Ese per cinque pietre sovrapposte sappiamo per certo che qualcuno le ha messe così con intelligenza, che cosa non sarà per l' intero universo? Il mondo reclama l' esistenza di un Fattore.<<I cieli narrano la gloria di Dio, e l' opera delle sue mani annunzia il firmamento>> (sal 18,1). Ecco servita all'agnostico la prova che cerca: <<Dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l' intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità>>(rm 1,20). E' perciò inescusabile non credere all'esistenza di Dio: quel che serve è guardarne il mondo per scoprirne il Creatore. Questo Qualcuno intelligente, che ha posto nell'universo e che non si confonde con esso, è Dio.

tratto da "Le buone ragione della fede" J.M. Garcia ed. Ares

 

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Stoeger_dai_big_bang_ai_buchi_neri.zip Si tratta di un articolo di recensione del famosissimo libro di Hawking "dal Big Bang ai Buchi Neri":ottimo libro di divulgazione scientifica, ma con errate impostazioni filosofiche che vengono illustrate e corrette in questo articolo. Differenze tra un Creatore che giustifica le condizioni iniziali di una teoria scientifica e il concetto di creazione continua. Con sottolineature (personali) delle parti più importanti.