I FONT "TRUE TYPE" di Windows

I font "normali", rappresentati dai file *.FON presenti nella directory \WINDOWS\SYSTEM di Windows 3.0/3.1/3.11 sono costituiti da una rappresentazione punto-per-punto di ciascun carattere, e ciascun carattere è ripetuto per ogni dimensione. Ne consegue che, per evitare lo spreco di spazio su disco, solo poche dimensioni sono disponibili. Il corsivo è ottenuto "inclinando" ciascun carattere secondo un angolo fisso. Il grassetto è similmente ottenuto "ingrossando" i caratteri. Il risultato, sotto un profilo qualitativo, è piuttosto mediocre.

I font "True Type" sono rappresentati dai file con estensione TTF. Essi contengono semplicemente la "linea" ("outline") di ciascun carattere. Ciò li rende scalabili - ovvero possono essere stampati e/o visionati sullo schermo in (quasi) ogni dimensione: la dimensione appropriata viene di volta in volta generata partendo dall'"outline".

I TTF sono raggruppati in "famiglie", ciascuna delle quali comprende, di solito, quattro file, uno per il "normale", uno per il corsivo, uno per il grassetto ed uno per il grassetto corsivo. In questo modo ciascuno dei quattro stili fondamentali ha un disegno indipendente. Tuttavia, nel caso grassetto e/o corsivo siano assenti, questi possono essere riprodotti con il metodo sopra indicato. Il vantaggio, con i TTF, sta appunto nella possibilità di disegnare corsivo e grassetto indipendentemente raggruppando tutte le varianti in famiglie. Ciò è possibile perchè, mentre i font ordinari sono identificati solo dal "nome", i TTF comprendono sia un "nome", sia un "family name" (un vero e proprio cognome), sia altri "nomi" (per es. nome del fabbricante), oltre ad informazioni sullo stile (normal/italic), sulla sottolineatura (=posizione relativa della linea), ecc. Così, il programma sa che due file con lo stesso "family name", ma classificati rispettivamente "normal" e "italic", costituiscono il normale ed il corsivo di uno stesso font.

Per quanto riguarda il "peso" (= spessore dei caratteri), sono ammesse le seguenti classificazioni:

Thin, Extra-Light, Light, Normal, Medium, Semi-Bold, Bold, Heavy, Extra-Bold, Extra-Heavy.

Anche se un font, teoricamente, potrebbe prevedere tutti questi "pesi", di fatto la maggior parte si limita a solo due o tre varianti, ovvero Normal/Bold, oppure Light/Normal/Bold. Ciò comporta, come dicevamo, quattro oppure sei file .TTF, contando la versione Italic.

INSTALLAZIONE E DISINSTALLAZIONE DEI FONT

WINDOWS 3

Finestra "Principale", cliccare icona "Pannello di controllo" = altra finestra, cliccare icona "Caratteri" = appare Finestra di dialogo.

La finestra contiene:

In alto a Sin.: lista dei caratteri installati, cioè di quelli diaponibili per la stampa e la visualizzazione sullo schermo. Essi sono costituiti dal "nome" e, tra parentesi, dal "tipo" di font. I "tipi" possono essere:

(All res) = Font di schermo / di stampa con risoluzione CGA/EGA/VGA/Hercules (ovvero visionabili da quasi ogni scheda video o monitor), sono in sostanza i font "fissi" di Windows, rappresentati dai file con estensione .FON descritti più sopra. Sono disponibili (per la stampa) in una vasta serie di dimensioni. E' sconsigliabile disinstallarli.

(VGA res) e (Super VGA res) = Font di schermo / di stampa con risoluzione VGA o Super VGA (NOTA: con un monitor / scheda video Super VGA i primi sono inutili ed è quindi preferibile deinstallarli. Con monitor VGA deistallare i secondi). Il nome è seguito dalle dimensioni disponibili, per es.: Courier 10,12,15 (Super VGA res). Sono pure essi costituiti da file *.FON.

Altri font hanno una diversa classificazione, come per es. Fixedsys (Set #6) oppure MS-DOS CP 850: si tratta di font di schermo (quindi non stampabili) utilizzati dal sistema (=Windows) per il testo delle finestre, per scrivere i nomi dei programmi che accompagnano le icone, per emulare i caratteri del MS-DOS, ecc. Non si possono disinstallare.

I font (True Type) sono elencati in base al "nome" (e non in base al "family name"). In genere, quindi, troveremo elencata la versione normale, l'Italic, il Bold ed il Bold Italic di ciascun font.

In basso a Sin. compare un esempio del font selezionato (se uno e solo uno è selezionato).

A destra ci sono i seguenti pulsanti, dal basso in alto:

"?" = aiuto in linea

"Caratteri True Type" = apre un'ulteriore finestra di dialogo che permette di gestire due opzioni:

Disattivazione dei caratteri True Type: i TTF sono momentaneamente deinstallati. Essi vengono automaticamente reinstallati riattivando questa casella.

Utilizzazione dei soli font True Type: questa opzione permette di ignorare i font non-True Type nei Menù (=lista dei font disponibili) delle varie applicazioni (programmi di scrittura, fogli elettronici, ecc.). Vista la maggior qualità e facilità d'uso dei TTF, può essere preferibile elencare solo questi ultimi, evitando di vedersi apparire un elenco lunghissimo ogni volta che si chiede, poniamo, a Word Perfect la lista dei caratteri disponibili. In questo modo, i font non-TTF non vengono disinstallati, ma rimangono, per così dire, nascosti.

"Aggiungi" = per installare i font selezionati. Cliccando questo bottone compare un'altra finestra di dialogo. Muovendosi nelle directory indicate in basso a Sin. si possono trovare i font esistenti sulle varie unità dischi (Hard-Disk, CD-Rom, Floppy-Disk, ecc.). In presenza di file TTF Windows ne recupererà automaticamente i nomi (operazione talvolta piuttosto lunga), che compariranno nella casella in alto a Sin. Si potranno quindi selezionare i font desiderati per l'installazione (per selezionarne più di uno per volta tener premuto il tasto ALT GR oppure MAIUSC se i font sono consecutivi). Ora, è importante l'opzione "Copia i caratteri nella Directory di Windows" (in basso): se questa è inserita, i caratteri verranno ricopiati dalla directory d'origine (se diversa) alla directory \WINDOWS\SYSTEM. Ciò è pressochè indispensabile se i font si trovano su un floppy disk o su un CD-Rom, poichè poi Windows andrebbe a cercarli nella loro directory originaria, aspettandosi di trovare il dischetto o il CD-Rom appropriato, ecc. ecc. Nel caso i font si trovino sull'Hard-Disk, in una directory diversa da \WINDOWS\SYSTEM, essi verranno copiati, e pertanto l'Hard-Disk risulterà contenere due copie di ciascun font TTF installato: se lo spazio sul disco è poco, si possono cancellare gli originali dopo l'istallazione (o meglio, si possono copiare su un dischetto e cancellarli dall'Hard-Disk), altrimenti si possono lasciare come copia di riserva.

Ecco come avviene l'istallazione: Windows crea (sempre nella directory \WINDOWS\SYSTEM) un file con estensione FOT per ciascun font TTF installato. Questo file è molto corto e contiene informazioni basilari su ciascun font installato: "nomi", stile, peso, caratteristiche, posizione sul disco (C:\WINDOWS\SYSTEM o altrove), ecc. Windows, inoltre, aggiunge il nome relativo alla lista dei font attivati contenuta nel file WIN.INI, il file d'inizializzazione di Windows, presente nella directory \WINDOWS.

Quindi, ad ogni file \WINDOWS\SYSTEM\*.FOT corrisponde un font True Type installato: per es. installando il font contenuto nel file BRUNSWI.TTF il programma produrrà un file BRUNSWI.FOT che ne riassume le informazioni principali (name = Brunswick Italic; family name = Brunswick; style = Italic; weight = Normal; ecc. ecc.).

"Rimuovi" = deinstalla i font selezionati. Appare un Dialog-Box che chiede conferma della deinstallazione del font. La deinstallazione consiste nella cancellazione del file .FOT relativo, e nella cancellazione del font dalla lista di WIN.INI. Cliccando l'opzione "Elimina file dei caratteri dal disco", verranno cancellati anche i file .TTF contenenti i font veri e propri: l'opzione va utilizzata solo se questi font sono presenti anche altrove (per esempio sul dischetto originario) o se sono così orribili da non essere degni della conservazione.

NOTA: prima di re-installare un font già installato - per es. perchè il font è stato modificato (= nuova versione), o perchè il file .FOT è danneggiato - bisogna disinstallarlo. Questo perchè Windows non accetta due font (anche diversi) con lo stesso "nome", o con lo stesso nome di file (*.TTF).

"Annulla" = esce dal programma.

Quindi, i font inclusi nel dischetto, andranno istallati nel modo seguente:

- cliccare (due volte se si usa il Mouse) "Pannello di controllo" = appare finestra

- cliccare (due volte se col Mouse) "Caratteri" = appare Dialog-Box

- cliccare "Aggiungi" = altro Dialog-Box

- verificare che l'opzione "Copia i caratteri nella directory di Windows" sia attivata

- cliccare freccetta sotto "Unità", selezionare "a:", attendere "Recupero dei nomi di carattere"

- selezionare i caratteri desiderati, oppure cliccare "Seleziona tutto"

- cliccare "OK"

WINDOWS 95/98

L'istallazione, sotto Windows 9x, avviene in un modo molto più semplice che non sotto Windows 3. Windows 9x conserva tutti i font in una cartella apposita, chiamata FONTS (di solito una sottocartella di WINDOWS), e per installare i font basta copiare i file relativi nella cartella menzionata, mentre se si vogliono disistallarli basta cancellarli. Di più, Windows 9x non ha bisogno di creare un file FOT per ciascun font TTF installato, ma è capace di utilizzare i TTF direttamente.

Ci sono due modi per aprire la cartella FONTS:

1) ATTRAVERSO IL PANNELLO DI CONTROLLO

Avvio, Impostazioni, cliccare Pannello di controllo. Oppure: cliccare due volte l'icona Risorse del computer presente sul desktop, e poi due volte l'icona Pannello di controllo. Dall'interno del pannello di controllo cliccare due volte l'icona "tipi di caratteri". Compare (dopo un po') una finestra intitolata "Fonts" contenente un'icona per ogni font installato.

Si noti che quelli riportati sono i nomi dei font, e non i nomi dei file che li contengono (per es. il font "Book Antiqua" corrisponde al file BKANT.TTF).

Per installare nuovi font, tanto dall'interno del Pannello di controllo/Tipi di carattere che da Gestione Risorse, cliccare File, Installa nuovo tipo di carattere. Appare dialog-box. Operare in maniera analoga a quella di Windows 3. Per disinstallare, dalla finestra "Fonts" selezionare i file che si vogliono eliminare, cliccare File, Elimina, cliccare OK. Nota: a differenza di Windows 3, con Windows 95 la disinstallazione di un font comporta la cancellazione del file relativo, che passa dalla cartella FONTS al cestino. Pertanto, prima di rimuovere un font, è meglio assicurarsi di avere una copia di backup da qualche parte (per es. un dischetto, vedi qui sopra).

2) ATTRAVERSO GESTIONE RISORSE

Si può utilizzare anche un sistema più spiccio: aprire Gestione risorse, cercare la cartella FONTS, sottocartella di WINDOWS, e cliccarla. Windows recupererà automaticamente i nomi dei font (operazione talvolta piuttosto lunga). I nomi compariranno nella casella di Sin.

Per disinstallare i font, selezionarli e premere CANC e poi OK. Anche in questo caso il file corrispondente verrà cancellato dal disco. Per installare nuovi font, cercare la cartella contenente i font da installare, selezionarli, trascinarli alla cartella FONTS, sottocartella di WINDOWS, oppure copiarli (selezionarli, premere CTRL-C, selezionare cartella FONTS, premere CTRL-V).

LA MAPPA CARATTERI

Un'icona col nome "mappa caratteri", solitamente presente nella finestra "accessori", se cliccata permette di visionare una tavola contenente tutti i caratteri disponibili di ciascun font. La tavola riporta, in alto a Sin., il family-name del font selezionato (quindi, corsivo, grassetto, ecc. non sono indicati), e più in basso i caratteri disponibili. Si possono selezionare e copiare alcuni caratteri esportandoli verso qualsiasi applicazione esterna.

Ora, alcuni font presentano una diversa distribuzione dei caratteri (per es. hanno Ú al posto di é). Così, se mentre scriviamo con un programma di elaborazione testi cambiamo il font ad un brano di testo, può succedere che cambiano anche alcuni caratteri. La maggior parte dei font si conformano ad una "mappatura" standard, che è quella presentata dai font residenti di Windows (cfr. per es. il font "System"), e le variazioni, se ci sono, riguardano solo la presenza o l'assenza di alcuni caratteri speciali, di solito contenuti nella linea cerntrale della tavola della "mappa caratteri". Un'eccezione è rappresentata per es. dal font "Symbol", che contiene simboli matematici, tipografici, ecc., utilizzati da Windows e dai programmi scientifici. Così ci sono font che includono simboli musicali, alfabeti o scritture diverse da quella latina, ecc. ecc.

Per capire meglio come funziona la cosa, bisogna tener conto che, in sostanza, per il computer non esistono caratteri, ma solo "numeri". Poichè esso gestisce numeri binari di 8 cifre (come potrebbe essere, per es., 01001011), esso dispone di 2 all'ottava = 256 possibili combinazioni. Queste "combinazioni", numerate da 0 a 255, possono rappresentare comandi oppure caratteri veri e propri. Così, le prime 32 combinazioni, da 0 a 31, sono comandi, e le altre sono caratteri, con l'eccezione della 127. Quelli che vediamo nella "mappa caratteri" non sono altro che i numeri da 32 (= spazio bianco) a 255 (= carattere ˙), raggruppati in 7 linee di 32 caratteri ciascuna. Per il computer, quindi, non fa alcuna differenza se, al numero 33, al posto del ! ci metto un qualsiasi altro carattere. Ciò permette, appunto, di realizzare font speciali con caratteri differenti, simboli, ecc.

Due parole per la tastiera: la tastiera di un PC contiene 103 tasti, ciascuno dei quali corrisponde ad uno o più "numeri", ovvero ad uno o più comandi o caratteri. In totale, contando l'impiego dei tasti MAIUSC e ALT GR, poco più di 120 di questi comandi/caratteri sono raggiungibili direttamente, per lo più quelli compresi tra il n° 32 e 126, mentre per ottenere gli altri caratteri bisogna o digitare ALT + Numero relativo (per es., tener premuto ALT e digitare 212 AL TASTIERINO NUMERICO per ottenere È) o copiarli attraverso la "mappa caratteri", e questo è necessario più spesso per il gruppo dal n° 128 al 255, chiamato "tabella estesa" o "set esteso" (cfr. le "osservazioni di carattere tecnico" più sotto per maggiori dettagli).

ALCUNE OSSERVAZIONI SUI CARATTERI PERSONALIZZATI

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(C) 2000 Marco De Odorico

Questa pagina e` stata pubblicata per la prima volta su Geocities il 31 Genn. 2001
Ultima revisione: 21 Feb. 2001