Nello
spazio sferoidale, come lo stesso autore afferma, ci sono vantaggi per una
rappresentazione fisica e onirica legata alla massimizzazione della dinamicità,
della chiusura e al raggiungimento della perfezione, insieme con la possibilità
di ripiegare su se stessi e sulla propria memoria.
Nelle stanze "metà-fisiche" la molteplicità di prospettive contribuisce
a rendere psicologica la percezione degli interni: il pavimento si dilata e la
luce che lo inonda illumina misteriosi oggetti muniti d'appendici organiche,
come i tavoli sorretti da gambe umane o i robot che mimano un'erezione. E'
come se la stanza conservasse le presenze umane che la hanno abitata
inglobandole negli oggetti che le hanno testimoniate (l’altra metà
biologica contrapposta alla metà fisica).
Sono, infatti, le stanze della memoria-sedimentata che Zilioli porta alla superficie
e rende visibile con un'operazione assimilata da Klee ed interpretata con
soluzioni originali di densa matericità pittorica. Le stanze sono intrise di
manufatti provenienti dalla vita quotidiana e trasfigurati in tracce organiche
dalla copertura del colore.
Il mistero della soglia non è realizzato rendendo buia l'uscita, ma al
contrario, caricando d'intensa luminosità l'entrata che diviene al tempo
stesso sorgente di luce e apertura su uno spazio inconoscibile, abitato da
presenze troppo abbacinanti pèrché siano percepite senza ambiguità.
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SFEROpatia is the title it of the interesting exhibition of Massimo D. Zilioli, that it exposes two of its main lines of search, between they differentiated and at the same time joined from the curvilinear construction of the space. In the spheroidal space, as the same author asserts, there are advantages for one tied physical and oniric show to the maxim movement, the closing and to the attainment of the perfection, with with the possibility to withdraw on if same and the own memory. In the half-physical rooms variety of perspectives contributes to render the perception of the inner ones psychological: the pavement is dilated and the light that overflows it illuminates mysterious objects fortified of hangs to us organic, like the tables supported from human legs or the robots that show an erection. Is like if the room conserved the human presences that have live in and transformed in the objects that have testified them (The biological half and the physical half). They are, in fact, the rooms of the sedimented-memory that Zilioli door to the visible surface and make with an operation assimilated from Klee and interpreted with solutions originates them of dense pictorical medium. The rooms floods of objects coming
from the daily life and tranformed in organic traces from the cover of the color. The mystery of the threshold is not realized rendering dark the escape, but to the contrary, loading of intense brightness the entrance that becomes al time same source of light and opening on a unknown space, lived from blinding presences too much strong to be perceived without ambiguity.
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In Zilioli, ogni percezione, ogni concetto si tramuta in opera: in opera d'arte.
Il segno, le forme, i volumi, dal percorso cognitivo portato all'estremo della ricerca, sono volti all'essenzialità raggiunta e comunque tornano alla purezza dell'assunto originario. Dall'intorno che circonda viene colta l'apparente ironia, la sicura
poesia - che in alcune opere ricorda quella chagalliana -, la bellezza della semplicità dello spazio, il respiro ampio del colore che investe e traduce nella superfice pittorica, l'emozione.
Congiuntamente alla ricerca segnica, la coloristica dunque trae forza e si evidenzia nei contrasti particolari, nelle
texture originali, negli accordi nuovi, adescando quella luce individuata e celata nella materia, scoperta dall'artista e catturata intellettivamente, offerta infine al fruitore quale nuovo stimolante luogo di riflessione artistica.
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