Cenni Storici

        Cisterna del castello. (foto: G. Muzzetto)

        Il nome Samugheo deriva da Sammach, Summugheo, Summucley, Simagleo, San Miguel e il più accreditato San Migueu, vari toponimi che riconducono al passato di questo territorio. La zona abitata sin dal III millennio a.C., come testimoniano le domus de janas e per tutto il periodo nuragico e punico, fu romanizzata per la vicinanza al Forum Traianum (Fordongianus, celebre per le acque termali) come comprovano i ritrovamenti del periodo repubblicano ed imperiale. Altrettanto evidenti le tracce della dominazione bizantina nelle usanze religiose e nei nomi di varie chiese di Samugheo, così come nel suggestivo e leggendario Castello di Medusa, una roccaforte costruita in posizione strategica per sbarrare il passo ai montanari. Il territorio fu inglobato nella curatoria del Mandrolisai facente capo al giudicato di Arborea, che contrastava l’egemonia Aragonese nell’isola; subì il dominio della corona di Aragona e successivamente la colonizzazione spagnola, i cui tratti sono ancora oggi facilmente individuabili nella lingua, nell’architettura e nelle consuetudini.
        In passato la comunità samughese si divideva in quattro rioni che singolarmente rappresentavano un microcosmo impegnato a mantenere la “diversità” delle usanze nel lavoro, nei balli e nella forma del pane, ma così contribuendo a conservare le numerose tradizioni di questa località.

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