ENTRO
INITIATIVA
DI LOTTA THESSALONIKI 2003
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CAMPEGGIO INTERNAZIONALE CONTRO IL
CAPITALISMO-IMPERIALISM0
Inalziamo
una nuova Torre* indomabile contro
di loro
“Torre
Bianca”, costruzione militare medievale nel porto di Salonico, emblema della
città.
Vi presentiamo nostra iniziativa!
Per l’ U.E. capitalista e guerresca, la Presidenza Greca del primo
semestre del 2003, constituisce un periodo di coflittualità e di decisioni reazionarie intese al
rinfozamento del ruolo e della posizione
europea nel mondo, in una fase di accutizzatione dei maggiori
contrasti internazionali. Il periodo che intercorre fino al vertice dell’ U.E
(giugno 2003), sara per i lavoratori e la gioventù del paese un
periodo cruciale. In quel semestre, la
politica di sfruttamento delle masse lavoratrici e di defalcazione dei
diritti lavorativi e popolari sara intensificata, mentre cresceranno le misure anti-democratiche e
repressive. Nel comtempo, sara incrementata l’ aggressivita imperialista sia nel paese che in tutta la regione, provocando
tensioni e reazioni imprevedibili. Si tratta di decisioni con influso immediato al peggioramento
delle condizioni di vita` dei lavoratori e dei giovani.
In tale percorso –considerando necessaria la presenza combattiva e di
massa del movimento popolare contro il vertice dell’ U.E. a Salonicco– si
esige la mobilitazione più ampia del movimento operaio e giovanile, in uno storzo per la riscossa a
lunga duurata dei lavoratori della gioventù su tutti i fronti della
lotta. A Salonicco vogliamo dare segnito alle grandi manifestazioni e
mobilitazioni internazionali iniziate a Seattle, a Ghetemborg, a Genova e
Barcellona.
Non dimentichiamo, peraltro, la situatione internazionale nell’ ampito
della quale si svolgera` il vertice a Salonicco:
- La barbarie
imperialista si rafforza su scala mondiale. Avendo proclamato
unilateralmente una lotta decennale “contro il terrorismo”, gli USA
cercano di profittare della loro supremazia militare, per promuovere il
proprio predominio globale, di ricattare i loro alleati, di piegare le
resistenze, i movimenti e i popoli che reagiscono all’ imperialismo,
alla guerra e allo sfruttamento dal Sud America fino all’ Asia
sud-orientale, e dal Medio Oriente e i Balcani, fino all’ Europa. In
questa corsa sanguinosa, gli USA trovano il sostegno degli europei
imperialisti I quali nutrono le stesse aspirazioni, di corazzarsi per
garantirsi lo sfruttamento contro il popolo-nemico e l’ espansione della
loro supremazia politica ed economica. Base materiale di tale processo
offre l’ inasprimento delle contraddizioni del capitalismo a la
conseguente depressione e lo scoppio della bolla in Borsa. Dietro le
dichiarazioni di “onipotenza” del capitalismo, si approfondiscono i
fenomeni di crisi, con le masse
lavoratrici sempre al posto della vittima. Nello stesso tempo le
divergenze tra le potenze imperialiste formano
un quadro ancor più opprimente per le masse operaie e popolari. Con il “ terrorismo”, come
pretesto, costruiscono all’ interno una corazza legale autoritaria senza
precedenti, mentre preparano un nuovo attacco all’Iraq. Tale politica
arma la mano insaguinata dell’ assassino Aron e appoggia la barbarie`
israeliana contro l’ eroica Intifada del popolo palestinese.
- Si sta
promuovendo il modello dell’ Europa-fortezza del capitale. Nessuno
oramai può avere delle illusioni sull’ Unione Europea. E` ovvio
che si tratta di una coalizione imperialista per la prommozione degli
interessi dei capitalisti e per la intensificazione dello sfruttamento.
Ciò si dimostra dell’ espansione del lavoro flessibile e del
lavoro precario, dall’ abolizione- privatizzazione dell’ assicurazione
sociale, dall’ involuzione reazionaria nell’ educatione secondo le
proposte di Bologna e Praga, dallo sterminio della classe contadina. Lo
dimostra ancora la prommozione dell’ “euro-costituzione” autoritaria, la
messa in atto del sistema Schengen, e dell’ euro-scheddatura, il
corazzamento legale contro il movimenti popolare e il flusso migratorio
provocato dalle guerre, il devastamento e il saccheggio dei paesi del
terzo mondo. L’ Europa-fortezza dei divieti e delle leggi contro il
“terrorismo”, roverscia il corso della storia, creando delle condizioni
sociali e politiche che rimandano al medioevo. Nello stesso tempo, l’
espansione dell’ U.E., lo sforzo di “divorare” tutta l’ Europa centrale
e orientale, è ugualmente una involuzione reazionaria. Si tratta
di un’ operazione di trasformazione dell’ Europa in una potenza ancor
piu` oppressiva e sfruttatrice a scapito di tutti i popoli che si
trovano -oppure stanno per essere trovati- sotto la sua “tutela”.
- Il
governo attuale della Grecia continua la sua offensiva contro gli
interessi popolari seguendo le indicazioni dell’ U.E. e dell’ oligarchia
locale. In nome dell’ “ammodernamento” si estende la flessibilità
del lavoro, si defalcano i diritti all’ assistenza e l’ assicurazione
sociale, le privatizzazioni si allargano sempre più; si
approfondisce l’
austerità e lo sfruttamento insieme alla crescita della
disoccupazione, si intensificano le pressioni sulla classe contadina, si
molitplicano le barriere fra le classi, mentre l’ aspetto dell’ autoritarismo legislativo-statale-
poliziesco diventa sempre più ributtante. In nome della “lotta al
terrorismo” si prosegue alla restrinzione delle libertà
democratiche, alla creazione di un’ atmosfera di subordinazione e alla
denigrazione delle idee sella sinistra. L’ Olimpiade del 2004 e un’ occasione per l’ aumento dei proffiti del
capitale, che conduce pero nel contempo, alla degradatione ambientale,
territoriale e sociale di gran parte del paese. Contemporeaneamente, la
Grecia si sta transformando in un crocevia dei piani imperialisti per i
Balcani e il Medio Oriente, contribuendo al il consolidamento della predominio imperialista. L’
accettazione della frammentazione dei balcani, i mercanteggiamenti su
Cipro e le relazioni greco-turce insieme alla formazione dell’
euroesercito, lo dimostrano chiaramente.
Non siamo soli!
Contro la bruttalità dei nostri giorni, l’ arronganza del mercato,
il saccheggio dei popoli, il razzismo e la guerra, si antepoggono le
resistenze lavorative, i movimenti rivoluzionari, e quelli contro la
globalizzazione dell’ imperialismo e del capitalismo. Le mobilitazioni dei lavoratori e dei milioni di disoccupati in Grecia,
Italia e Spagna, i messaggi di non sottomissione dell’ Intifada, le grandi
manifestazioni internazionali di Seattle e Genova, le mobilitazioni contro l’
U.E. a Ghetemborg e Barcellona, le rivolte in Colombia e in Nepal, rendono
evidente la tendenza di gran parte del mondo di contestare, lottare e
rivendicare tutto quello che gli
appartiene.
Facciamo
sentire più forte la voce delle nostre battaglie e delle nostre
necessità
- Respingiamo
in maniera combattiva l’ U.E. del capitale, della guerra, della
repressione, della degradazione ambientale, del razzismo. Dicciamo no al
suo espansionismo. Lottiamo per il ritiro della Grecia dall’ U.E.
secondo gli interessi e i diritti popolari e lavorativi. Crediamo che l’
U.E. non puo essere riformata ne` assumere un “aspetto sociale”.
Perciò respingiamo, da un punto di vista di principio
internazionalista l’ idea stessa dell’ U.E.
- Siamo
contrari al nuovo ordine imperialista, lottiamo contro la guerra e la
politica degli USA. Ci battiamo per l’ espulsione della NATO dai Balcani
e il ritiro della Grecia dalla NATO.
Pretendiamo la rimmozione delle basi militari e delle armi
nucleari, e il rimpatrio di tutti le missioni militari greche
partecipanti alle spedizioni imperialiste. Nessun soldato fuori dai
confini del paese. Diciamo no all’ euroesercito.
- Persistiamo
alla solidarietà e alla lotta comune dei popoli della regione e
del mondo intero. Siamo in favore di un fronte comune dei popoli balcanici, e
soppratutto di quello greco, turco e curdo, contro la guerra, il nazionalismo
e l’ imperialismo. Diciamo no alla spartizione di Cipro. No alla sua
accessione all’ U.E. No ai piani imperialisti che riguardano Cipro e l’
Egeo. No all’ antagonismo reazionario tra le borghesie della Grecia e
della Turchia. Solidarietà e sostegno all’ Intifada.
Solidarietà internazionalista a tutti i movimenti che si battono
contro l’ imperialismo, il capitalismo e la guerra.
- Dicciamo
no al governo di Simitis e a tutte le alternative governative, basate su
una politica anti-popolare. Condanniano la politica del partito dell’
opposizione (N.D., «Nuova Democrazia», partito conservatore di destra).
Presentiamo in maniera combattiva le nostre rivendicazioni per la difesa
e l’ ampliamento dei diritti del popoloe dei lavoratori: al lavoro
stabile, al carattere pubblico dell’ assistenza e dell’ asicurazione
sociale e dell’ educazione. Chiediamo la ridduzione dell’ orario di
lavoro con il contemporraneo aumento dei salari. Respingiamo le
privatizzazioni, il lavoro flessibile e l’ educazione di classo. Lottiamo
contro lo sterminio della classe contadina.
- Lottiamo
insieme agli operai stranieri e agli immigrati contro il razzismo, lo
sfruttamento, la xenofobia.
- Lottiamo
contro il supersfruttamento dell’ ambiente da parte del capitale e delle
multinazionali. Contrastiamo la cementificazione,
la distruzione ambientale e l’
enorme indebitamento del paese dovuto all’ Olimpiade del 2004.
- Sosteniamo
la difesa e l’ ampliamento delle liberta` democratiche. Combattiamo per
l’ abolizione della legge anti-terrorista, sia quella greca che quell’
europea. Dicciamo no alla Convenzione Schengen e all’ euroscheddatura. Giu` le mani dal diritto di lottare
e manifestare. No all’ impiego dell’ esercito come meccanismo di
repressione (Salonicco 2003, Olimpiade 2004). Siamo contrari a qualsiasi
tentativo, sia a livello nazionale che internazionale, di violazione dei
diritti democratici, di denigrazione dei movimenti sociali e delle idee
di sinistra, che si sviluppa sotto il pretesto della “lotta contro il
terrorismo”, sia al livello nazionale che internazionale.
Chi siamo:
Il nostro obiettivo e` l’incontro a Salonicco di tutti le correnti dei
movimenti giovanili, dell’ istruzione e del lavoro, che si sono oppose alle
potenze dominanti e alla burocrazia sindacalistica, assieme alle forze che
parteciparono a tutte le marce degli ultimi anni: alle grandi manifestazioni
contro l’ imperialismo e la guerra, contro la riforma del sistema di
previdenza sociale, l’ iniziativa contro la visita di Clinton; alle
mobilitazioni d’ occupazione delle scuole e facoltà universitarie e
agli scioperi contro la riforma del sistema di educazione, alla mobilitazione
dei lavoratori per il diritto all’ assistenza medica e alla previdenza, a tutte
le iniziative contro la legge «anti-terrorista».
Siamo un’ iniziativa di vari schieramenti e movimenti sindacali di lavoratori e giovani, di movimenti
locali, di iniziative contro l’imperialismo, la guerra e la globalizzazione
capitalista, di movimenti ecologici, femministi e combattenti non aderenti.
La nostra iniziativa è aperta a tutti coloro che, di fronte al
vertice di Salonicco, considerano indispensabile l’ esistenza di obiettivi
politici concreti, in senso anti-capitalista e antimperialista, di contestazione
e di rifiuto delle «zone rosse», e di proclamazione dei 15 leader dell’ E.U.
come indesiderati a Salonicco.
Siamo un’ iniziativa che si basa sulle
proprie forze, ma crede nel contempo, all’ intesa democratica e al
coordinamento basato sull’ eguaglianza di tutte le correnti combattive fino
al vertice europeo, per facilitare la più ampia partecipazione
possibile alle mobilitazioni di Salonicco.
Sulla base di questo contesto politico e delle lotte che si
svilupperanno, aspiriamo di trovare una lingua di intesa e di solidarieta`
internazionalista, di battaglia comune con tutti i popoli e i movimenti che
si autodefiniscono opponendosi alla globalizzazione imperialista e
capitalista e in particolare con tutte le forze radicali, anticapitaliste e
antiriformiste che agiscono nella regione, nell’ Europa e nel mondo intero.
La nostra
iniziativa invita tutti gli schieramenti, i ragruppamenti, le iniziative, i
collettivi e ogni singolo combattente che vuole contribuire alla formazione
di una corrente:
- Antimperialista -
anti-guerra
- Anticapitalista
- Anti- U.E.
- Antigovernativa
- che dara vita a un
grande processo di dibattiti, manifestazioni, attività combattive, che
avranno come loro culmine il vertice di Salonicco il prossimo giugno 2003.
- Miriamo
ad un movimento di resistenza e opposizione sia al contenuto che alle
forme, indipendente da meccanismi statali e governativi, dai partiti del
PASOK(Governativo socialdemocratico) e di N.D. (opposizione
conservatrice) e dalla burocrazia sindacale.
- Diciamo
no alla logica che vuole condurre le resistenze popolari ad una
coesistenza con il sindacalisti governativi nel’ ambito di Forum
Soziali, o vuole subordinarle alla ricerca angosciata dei nuovi scenari
di centrosinistra e al “realismo” “ammodernatore“ e riformista del
PASOK.
- Crediamo
che i movimenti perdono il loro dinamismo quando vengono impriggionati
da retoriche tipo “Porto Allegre” e da rivendicazioni di un capitalismo
“umano”, oppure quando respingono e censurano movimenti rivoluzionari
per dare la parola a forze governative.
- Ci
opponiamo, inoltre, alle pratiche del KKE (partito communista greco) che
riduce tali battaglie a semplici opportunità di rafforzamento
elettorale, sottoposte esclusivamente alle scelte di partito e integrate
in una retorica di “sviluppo nazionale” e di “economia popolare” sulla
base del capitalismo.
Sappendo che il governo si sta preparando per combattere le resistenze
operaie e popolari e creare nuove “zone rosse” attorno alla sua politica
anti-popolare e contraria alla nostra vita e alle nostre esigenze, noi dichiariamo che non ci sottometteremmo e
ci batteremmo per il diritto di manifestare e lottare!
Aspiriamo alla formazione di una multiforme attività combattente
in tutti i livelli e in tutto il paese: con la formazione di iniziative
locali e di comitati di base, con interventi in tutti gli spazi di presenza
di masse, con deliberazioni da parte di associazioni, di sindacati, di vari
colletivi, con iniziative tematiche e gruppi di lavoro. In tal modo, tutto il
periodo della presidenza greca, tutti i consigli dei ministri dell’ U.E.,
possono essere trasformati in occasioni di grandi mobilitazioni
anti-governative e anti-U.E. Tutti questi multiformi passi intermedi,
costruiranno i presupposti necessari per un grande sciopero e una
manifestazione panellenica e internazionale durante il vertice!
Il mondo della guerra,
dello sfruttamento, e
del razzismo non puo` essere
abbellito.
L’ imperialismo, il
capitalismo, l’ U.E. e la NATO non si inciviliscono, non si riformano, SI ROVESCIANO!
Il futuro appartiene agli
operai, alle forze produttive della ricchezza sociale, ai giovani e ai popoli
che possono vivere pacificamente, pari tra di loro, in un mondo senza sfruttamento, oppressione e guerre.
Questo testo e` il frutto
di una serie di incontri fra schieramenti, colletivi, iniziative operaie e
giovanili, movimenti anti-guerra e internazionalisti, ed è gia
sostenuto dalle firme di diversi militanti da tutti questi settori.
Questo testo rappresenta
una proposta di dibattito tra tutte le colletività e i
militanti interessati, per essere arricchito e finalmente approvato da una
grande assemblea panellenica entro la fine di Novembre del 2002.
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