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1. The three of me
(5:52,866),
lead vocal David Pack.
Inizia forte, in un modo un po' strano, poi passa ad un fantastico
pianoforte,
e poi va alla grande quasi come un'esplosione (la sola parte
strumentale,
introduttiva, dura poco più di due minuti). Ricorda qua e
là
dei pezzi di "Jesus Christ Superstar". Le battute del brano sono
variabili, ma fa da ottima apertura al CD. Da segnalare una risata
(minacciosa?) tra i 4:17 e i 4:22. Questo brano sembra evidenziare lo stress che si accompagna alle maschere che portiamo, ed al senso di schizofrenia paranoide che lo accompagna: può condurre al termine della corda!
David Pack (ex
Ambrosia, vedi "Tales of Mystery and Imagination") suona
anche sintetizzatori e chitarre, Stuart Elliott
alla batteria, Andrew Powell ai
sintetizzatori e nel ruolo di bassista (non è insolito: ha
suonato
il basso anche nel suo "Play the best of the APP"); le chitarre
sono affidate a Ian Bairnson, Richard Cottle
agli altri sintetizzatori, e il violino è suonato da Graham
Preskett.
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2. Turn it up
(6:13,134),
lead vocal Chris Thompson
(un singolo al suo attivo, "Beat of Love", con Harold
Faltermeyer; è stato il vocalist del gruppo "Night"
nel 1979 e negli anni '80 ha suonato con la Manfred Mann's
Earth Band, ha fatto parte del gruppo Cafe Jacques con Phil Collins,
è apparso su "Earth moving" di Mike Oldfield
e su "K2" di Don Airey, ha fatto anche sessions
nel 1978 per Elton John e Kevin Lamb...), backing vocals Ian
Bairnson, Alan
Parsons, Jacqui
Copland (il suo nome da sposata è
Garnier. AP la
voleva con sé per il tour europeo del 1995, ma Jacqui
aveva appena avuto un bimbo. Nella sua carriera ha cantato anche in
tour con i Duran Duran, come backing vocalist).
Strana canzone, bella batteria (Stuart Elliott)
e ottimo lavoro vocale, anche se ci si aspetterebbe maggiore carattere
da Thompson.
Verso i 3:57 Jacqui Copland
sussurra "As you from crimes would pardoned be, let your indulgence
set me free ", citazione tratta dalla "Tempesta" di William
Shakespeare. Il compito di factotum è affidato a Ian
Bairnson: chitarre, basso,
sintetizzatori.
Sintetizzatori: Richard Cottle
e Alan Parsons.
"Turn it up" è uscito in tre differenti versioni come
CD single: in Europa il 27 ottobre 1993 (BMG Arista
74321
16726-2) contenente "Turn it up (radio edit ed album version)"
ed "I'm talkin' to you (album version)"; in Giappone il
21 novembre 1993 (Arista BVDA-72) contenente "Turn it up" e
"Breakaway";
negli Stati Uniti nel 1995 (Arista ASCD-2623) con tre versioni di "Turn
it up": official radio edit, shorter radio edit ed album
version (a fianco l'immagine di copertina di quest'ultimo single).
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3. Wine from the water
(5:43,426), lead vocal Eric Stewart,
backing vocals Alan Parsons, Ian Bairnson.
Eric Stewart
qui è molto diverso da Freudiana. "Wine from the water"
somiglia molto ad "Eye in the sky", anche se usa quello stile
vocale profondo e gli effetti di "Dr. Tarr & Prof. Fether"
(in Tales of Mystery and Imagination), e a mille altre canzoni di Eric
Woolfson. Il ritornello ("Wine
from
the water / Gold from the Tree / I wouldn't fool you / There's nothing
up my sleeve ") continua a ronzare in testa anche dopo che il brano
è finito: appunto, è un qualcosa di molto familiare, una
specie di ritorno alle origini. Un brano che fa pensare ad un diverso
tipo di corda: avete presente quella usata da Houdini?
Questo brano è uscito anche come single (Arista 74321186282) e contiene una versione radio edit oltre alla classica album version (a fianco l'immagine di copertina del single).
Basso: Alan Parsons.
Chitarre: Ian Bairnson.
Piano elettrico: Andrew Powell.
Batteria: Stuart Elliott.
Sintetizzatori: Richard Cottle.
Anche in CD single della BMG Arista.
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4. Breakaway
(4:07,267),
strumentale.
Ricorda da vicino l'inizio di "I Robot", non solo per l'uso dei
sintetizzatori (Alan Parsons, Richard Cottle)
ma anche perchè la melodia di base è molto simile; come
tempo
somiglia invece ad "Hawkeye" (in Vulture Culture), e non bisogna
dimenticare il sax (ancora Richard Cottle)
che lo fa molto simile ad "Hawkeye". Ian
Bairnson alle chitarre e ai bassi, Stuart
Elliott alla batteria, Andrew
Powell suona l'autoharp.
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5. Mr Time
(8:17,533),
lead vocal Jacqui Copland.
Il fatto che questo brano sia cantato da una voce femminile richiama
subito
le canzoni di Eve (e non contiamo Freudiana), anche se il tipo di suono
è simile ad una versione più lenta di "The tell-tale
heart" (da Tales of Mystery and Imagination): stesso tempo e
arrangiamento.
È anche la traccia più lunga del CD, e forse questa
lunghezza
è eccessiva. Ai sintetizzatori abbiamo Richard
Cottle, Stuart
Elliott (che suona anche la batteria)
e Ian
Bairnson (che suona anche le
chitarre). Al
piano c'è Andrew Powell.
Le chitarre acustiche sono suonate da Alan
Parsons. Il brano è stato
co-scritto
dalla stessa Copland.
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6. Jigue (3:24,467),
strumentale.
O la vendetta degli italiani... Si tratta di una giga "standard"
presa e messa a nuovo nello stile di Alan
Parsons (Project?). A proposito: la
giga è
un'antica danza di origine italiana o francese, diffusa in Europa alla
fine del XVI secolo, ed il cui ritmo è molto veloce (è
stata
usata anche da Bach). A proposito: il movimento che un corpo fa dopo
essere
stato impiccato - ad una corda - si chiama "la giga dell'impiccato"...
Il cast: Alan Parsons
- sintetizzatori. Graham Preskett
- violino e mandolino. Andrew Powell
- basso e synths. Stuart Elliott
- batteria. Ian Bairnson
- chitarre. Richard Cottle
- sax.
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7. I'm talkin' to you
(4:38,240), lead vocal David Pack.
In stile con le canzoni di Alan Parsons,
soprattutto per via degli arrangiamenti corali usati. Oltre a cantare, Pack
(qui non
fa rimpiangere John Miles) suona anche le chitarre. Doppio strumento
anche
per Andrew Powell,
basso e sintetizzatore. Stuart Elliott,
come sempre, è alla batteria, Richard
Cottle ai sintetizzatori. Passiamo
alla sezione
chitarre: chitarre armoniche Ian Bairnson,
chitarre acustiche Alan Parsons,
chitarre tout court Jeremy Parsons (è
il figlio di Alan).
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8. Siren song
(5:01,067),
lead vocal Eric Stewart.
Riecheggia "Time" (da Turn of a friendly card), ma anche e soprattutto
"To one in Paradise" (da Tales of Mystery and Imagination) e
"Day after day" (da I Robot). In sottofondo si può sentire
il canto... di una sirena!
Chitarre, basso e pedal steel sono affidati a Ian
Bairnson, la batteria a Stuart
Elliott, i sintetizzatori a Richard Cottle.
"Sing a Siren Song so I can never leave "...
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9. Dreamscape
(3:01,293),
strumentale.
Brano che induce alla tranquillità, ottimo per sedersi,
rilassarsi,
chiudere gli occhi... Tra l'altro anche l'immagine sul libretto che
accompagna
il CD (un tranquillo paesaggio agreste) dà un senso di quiete.
Qui
non c'è praticamente nessun riferimento a precedenti lavori.
Grandissima
classe di Ian Bairnson
alle chitarre (ai sintetizzatori: Richard
Cottle).
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10. Back against the
wall
(4:38,533), lead vocal Chris Thompson,
backing vocal Jacqui Copland.
Qualcuno ha detto che in questo brano Alan
Parsons abbia voluto riprendere un
tema alla
James Bond. Beh, in effetti la parte iniziale gli somiglia abbastanza
(in
trappola; non si sa che fare; le spalle contro il muro...), poi
però
il brano va - musicalmente - in altre direzioni.
Ian Bairnson
suona chitarre, basso e sintetizzatori, Stuart
Elliott la batteria, Richard
Cottle i sintetizzatori.
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11. Re-Jigue
(2:28,334),
strumentale.
Con la presenza della Philharmonia Orchestra arrangiata e diretta da Andrew
Powell (che si cimenta anche al piano
e al
basso), Stuart Elliott
alla batteria, Ian Bairnson
alla chitarra.
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12. Oh life (there
must be more)
(6:32,161), lead vocal David Pack.
Pack
suona anche
chitarre e sintetizzatori, la batteria è suonata da Stuart
Elliott, il flauto iniziale è
di Alan
Parsons, come pure le tastiere, mentre
al
pianoforte c'è Andrew Powell. Anche
questo brano è uscito come single
(in realtà come promo
non destinato alla vendita - Arista ASCD 2660), con le due versioni radio edit e single version. Qui a fianco
l'immagine della copertina; nel libretto del Cd c'è invece una
ragazza a testa in giù nei pressi di una stazione ferroviaria:
quella ragazza è Chloe Mason, figlia del batterista dei Pink
Floyd, Nick Mason.
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