(dalla bio ufficiale uscita prima di 'Addisiu'...)
"Gli Inchiuvatu nascono il venerdì santo del 1993 ad opera di Nea Agghiastru, artefice di tutte le espressioni inch. Lu Jaddinu di lu Piaciri è il luogo dove il dramma umano viene esaltato per dare sfogo ad un'effimera arte che ha l'intento di alleviare la sofferenza di quest'uomo. L'essere vive il conflitto tra il vivere ed il mistero della vita che mai sconfiggerà.
Contornato da fate e spiriti che nulla hanno a che fare con la visione cristiana dell'inferno, purgatorio o paradiso. 'Lu Jaddinu di lu piaciri' è il luogo della desolazione, dei dubbi e dei vizi, delle inquietudini e degli effimeri piaceri, ma soprattutto dello smarrimento dell'essere. Qui Nea Agghiastru, associabile al Virgilio dantesco condurrà il visitatore per mano attraverso il giardino dominato dall'enigmatico volto con tre gambe, maegli conosciuto con il nome Trinacria (antico simbolo siculo), per i sentieri oscuri del regno dell'Inchiuvatu alla ricerca della tragica verità contenuta in opere come: Castiu Di Diu, Cristu Crastu, Ave Matri, Nenia, Unia, Luciferu Re, Lu Joco Di Li Stiddi, Cu Sancu a l'Occhi... Tutto questo è 'Addisiu'...... di trovarsi nel 'Lu Jadduno Di Lu Piaciri'"
(...Nel CAMMINO...dai volantini promozionali di 'Viogna')
"Giunti nel giardino dei Piaceri, ho ritenuto opportuno mostrarvi anche dove avviene la magia, dove tutto prende forma. Nel Teatrino della Vergogna metto in scena le mie fantasie, le mie maschere e tutto ciò che può farci evadere e incuriosire, e perme che sono poco più di un cantastorie è un piacere potervi meravigliare e farvi abbandonare per un'attimo la realtà. animerò i miei pupazzi che tirerò loro i fili per farli danzare, e ancora una volta vi regalerò un momento di illusione. ESTA una delle mie fate vi accompagnerà per il viaggio , la incontrerete tre volte, mentre io musicherò il tutto nell'ombra. nel primo atto vi canterò del DRAMMA nell'esistenza e di come si possa alleviare il suo dolore rifuggiando nell'arte. Un momento d'evasione, una pura ragione di vita per altri o più semplicemente una maschera da indossare per evitare di riconoscere la propria incapacità di darsi risposte. spesso l'opera in quanto tale, è la croce dove l'artista inchioda la sua incapacità d'intendere, illudendo se stesso inconsapevolmente. Quando qualcuno mi chiama artisa ci penso su, poi provo necessariamente un certo senso di VIOGNA (vergogna). Si va facendo plumbea l'atmosfera con chi SCURU chi c'è, ciò c'introduce nel secondo atto. entra in scena una nostara vecchia conoscenza, ricordate Ave matri e le sue vicende? Bene, ancora non trova epilogo il suo triste destino e LORDA del peccato negatogli vaga nel deserto
nei pressi della terra santa, dove inebriata di passione inscena una danza dei sette veli al chiarore di una magica luna. Il flauto di NAKEA intanto ci porta sulla croce dove qualcuno LAMIA (imprecare) contro l'incapacità del padre d'intendere i meravigliosi piaceri della carne , tra l'altro da lui stesso creati... Anch'egli come la madre vive la dannazione del sesso peccaminoso.
AGGHIONNA E SCURA (espressione der definire una nostalgica riflessione sul tempo che passa) nella mia Sicilia. tutto è fermo, forse finto, incantato, è solo un attimo, quel piacere che spezza il silenzio, come un veloce frastuono, e poi di nuovo il silenzio inanimato, la vita, la morte e ancora domande, ecco giungere un orgasmo, una nuova vita nasce. STONATA MUSICA... non certo per colpa mia, che sto cercando di armonizzare il tutto, in questo fragile componimento, bensì per quella razza malaticcia e bigotta che noi tutti conosciamo col nome di cristiani. il terzo e ultimo atto è proprio dedicato a loro. E' un invito alla ribellione contro questi eletti e la loro superba Verità e arte della menzogna. RIRA (grida, urla) l'ANTI CRISTU CRASTU e IVA non sono altro
INCH. Prod. (Venezia)V. F.Turati, 5 92019 Sciacca (AG) Italy
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