ITINERARIO 1
Dai siti Borbonici al territorio
Casertano
I siti borbonici, sono quei territori che sotto il regno
di Carlo III e poi di Ferdinando IV, furono acquisiti dalla corona. Questi
erano solitamente dei territori ricchi di vegetazione, pascoli naturali, selvaggina,
adatti alle loro attività preferite, quali la caccia e le passeggiate.
Anche Caserta e soprattutto la zona delle valli del Volturno, fu scelta a
questo scopo. Luigi Vanvitelli, fu incaricato di ricostruire, restaurare,
ampliare o edificare edifici nuovi o già esistenti. Non puo' mancare
una visita al Palazzo Reale di Caserta e al suo grandioso parco, paragonato
a quello di Versaille .
Un altro sito reale è il Casino Reale di Carditello,
esempio di architettura neoclassica. Ma uno dei siti più belli e interessanti
è quello di San Leucio, alle pendici dell'omonima collina, si trova
in una posizione notevole. A San Leucio il Belvedere fatto costruire nel XVI
secolo dagli Acquaviva d'Aragona domina dall'alto l'imponente piano ideato
da Ferdinando IV di Borbone rimasto incompleto. In tale edificio trovavano
posto gli appartamenti reali, l'opificio serico, la chiesa, la scuola ed altre
funzioni minori. L'industria tessile è ancora oggi il fiore all'occhiello
di questa cittadina. Le sete di San leucio sono note in tutto il mondo.
Il nostro percorso, prosegue lungo la Piana del Volturno,
abbandonando i siti reali. Il visitatore sarà molto colpito dall'architettura
dei Ponti della Valle, l'acquedotto carolino, chiamato così perchè
voluto da Carlo III. Fu realizzato da Luigi Vanvitelli per portare l'acqua
del Taburno alla Reggia. Tutt'intorno, Caserta Vecchia, ambiente medievale
tra i meglio conservati in tutto il Sud Italia. Splendida la passeggiata tra
stradine strette e tortuose interrotte da ampi squarci di panorama, la cattedrale
romanica e le antiche abitazioni.
E poi Maddaloni, cittadina di origini antichissime, attestate
da numerosi reperti archeologici risalenti all'età del rame, custoditi
nel Museo Civico. Da qui partono numerose passeggiate alla scoperta della
natura. A Recale, da non perdere una visita alla settecentesca Villa Porfidia,
dove verrete catturati dalla bellezza del giardino, perfetta fusione tra l'architettura
botanica del giardino all'italiana e quello inglese. Ultima tappa, Caiazzo,
antica cittadina, dove oltre a resti d'insediamenti preistorici e tracce delle
antiche strutture osco-sannitiche, sono da visitare la chiesa trecentesca
di S. Francesco e la Cattedrale dedicata alla Vergine Assunta.
ITINERARIO 2
Terra di Lavoro
Con il termine Terra di Lavoro, dal latino Terra Leboriae,
ossia dei Lebroni, una delle prime popolazioni che s'insediarono nella zona,
s'intende quel territorio interno della Campania che va tra la zona nord dei
Campi Flegrei e il Vulcano di Roccamonfina. Una terra caratterizzata da numerosi
corsi d'acqua, ricca e fertile. Cittadine antiche e ricche di storia sono
Santa Maria Caupa Vetere e Capua. Santa Maria Capua Vetere, vanta memorie
etrusche, poi romane. Importanti tracce dell'antica Roma, le ritroviamo nell'anfiteatro,
il mitreo con gli affreschi, l'arco di Adriano e la villa imperiale. Il Museo
Archeologico espone una serie di reperti dalle origini della città
al IX secolo.
Capua si presenta in modo diverso all'occhio del visitatore,
anch'essa citta' di antiche origini, conserva ancora importanti monumenti,
che testimoniano il grande ruolo che ha svolto nella storia medievale e moderna
del regno prima di Sicilia e poi di Napoli.
L'itinerario della Terra di Lavoro, ci conduce a Sant'Angelo
in Formis, dove troviamo uno dei monumenti più importanti dell'arte
medievale: la Basilica Benedettina di San Michele Arcangelo, dove il ciclo
di affreschi che la decora, è di valore inestimabile. Dopo la visita
alla basilica di San Michele si puo' visitare il piccolo abitato di Sant'Angelo
in Formis, dove su una porta, detta Arco di Diana, e' una lapide del 1911
che ricorda la battaglia del Volturno. Ed infine la città detta delle
cento chiese, ovvero Aversa. La splendida cattedrale normanna, fa da fulcro
da cui partono strade concentriche e radiali.
Aversa presenta monumenti di grande pregio, una delle istituzioni
più antiche è la Casa dell'Annunziata, dei primi anni del '300,
ospedale, orfanotrofio dedito alle opere di carità, con la chiesa adiacente
e l'arco d'ingresso alla città. Del periodo normanno è la Chiesa
di Santa Maria a Piazza, ritenuta la più antica della città,
la Chiesa e il Monastero di San Biagio. La cattedrale di San Paolo si erge
in piazza Duomo e fu costruita per volontà del principe normanno Riccardo
I alla fine del XI secolo. Aversa, dove ha termine questo itinerario, è
un noto centro calzaturiero, ma è anche famosa per le sue specialità,
quali la mozzarella di bufala e il vino asprino.
ITINERARIO 3
Caserta Vecchia
Il borgo di Caserta Vecchia sembra essersi fermato in un lontano passato
che custodisce gelosamente le tracce della sua storia e della sua arte.Un
suggestivo e caratteristico dedalo di stradine ripercorre l'antico nucleo
aprendosi ad un certo punto nella piazza, dalla forma rettangolare, che
accoglie la Cattedrale , il Palazzo Vescovile, il Seminario e la Casa Canonica,
quasi a formare una corte chiusa. Anche le caratteristiche case con portali
in legno, cornici lapidee e tetti incoppi, non fanno altro che evocarne
il passato. Alle spalle della Cattedrale si trova la Chiesa dell'Annunziata.
Proseguendo in salita si trovano i ruderi del torrione dell'antico Castello
fatto costruire dai longobardi nel IX secolo. Se si attraversa l'unica porta
della città ancora esistente, un arco in tufo grigio, si giunge alla
piccola chiesa di San Rocco, riedificata nel XVIII secolo. A valle del borgo
medievale, nell'antico villaggio Torre, sorge, contiguo alla Torre longobarda,
il Palazzo Baronale ( Palazzo Vecchio), sede dei principi Acquaviva e oggi
sede della Prefettura. Quindi si sbocca nella Piazza del Duomo dove, dalla
Caserta Vecchia, nell'ottocento venne spostata la sede vescovile. Ma oltre
ogni testimonianza Caserta è diventata celebre per l'imponente Reggia,
sicuramente uno dei più rappresentativi complessi monumentali dell'arte
del XVIII secolo. Merita un posto di rilievo il Casino Reale di Carditello,
uno splendido esempio di architettura neoclassica spesso ingiustamente dimenticato.
Realizzato come residenza di campagna per le partite di caccia dei Borboni,
oggi ospita il Museo dell'Agricoltura Meridionale.
BIBLIOTECHE
Biblioteca Palatina
Reggia Vanvitelliana
Tel. 0823/321400
Chiedere autorizzazione alla Soprintendenza Consultazione volumi:
dalle ore 09.00 alle 14.00
Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici
e storici per le provincie di Benevento e Caserta:
Palazzo Reale - tel. 0823/277111
MUSEI
MUSEO DELL'OPERA
Realizzato in uno dei quattro cortili della Reggia raccoglie testimonianze
relative alla vita di corte e una serie di progetti alternativi per la realizzazione
della Reggia alternativi a quelli del Vanvitelli.
Visite accompagnate
tutti i giorni alle ore 9.30/10.30/11.30/12.30
MUSEO VANVITELLIANO
Situato sempre nella Reggia raccoglie una raccolta di schizzi, disegni e modelli
del Vanvitelli.
PINACOTECA
Al primo piano della Reggia, la Pinacoteca ospita una ricca collezione di
arte moderna intitolata "Terrae Motus" con opere di importanti artisti
contemporanei che interpretano lo sconvolgimento causato dal sisma del 1980
in Campania.
MUSEO DELL'AGRICOLTURA MERIDIONALE
Ospitato nel settecentesco Casino Reale di Carditello, è una raccolta
di strumenti e attrezzature agricole.
VISITE PER APPUNTAMENTO TEL.0823/441545