L' Artigliere Stanco
La Storia - History
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| Nelle immagine :in rosso
i movimenti di attacco degli Abissini , in azzurro le linee di difesa degli
italiani: sulla collina ad est (a destra nel disegno) si arroccarono le salmerie. De
Cristoforis era sulle alture a sinistra, In this picture (and in the following ones) : th red arrows shows the attacks of the Abyssinians and the blue squares are the defensive lines of the italians. De Cristoforis was on the hills on the left. Upon the hill on the right were deployed the supplies. |
Gli italiani ripiegano sulla
altura retrostante la prima posizione difensiva. The italians are retreating |
L'ultima resistenza cade verso
le 11.30 quando i soldati italiani hanno raggiunto la sommità piatta della collina: in
realtà ,non visibili in figura, gli abissini completarono l'accerchiamento sul lato
nascosto della collina. The resistance from the italian troops ceased around 11.30 a.m. De Cristoforis was killed by several lance hits and wounds after having given the last salute to his heroic soldiers fallen in the battle. |
| E’ la mattina del 25 gennaio 1887 quando
il maggiore Boretti, comandante italiano del forte di Saati, si rende conto che non potrà
resistere ad un assedio per lungo tempo. Gli abissini di Ras Alula hanno subito perdite in
uno scontro con i bashi bazuk il giorno precedente e i due pezzi di artiglieria del forte
hanno incrementato il numero dei caduti fra le file indigene, dissuadendo il capo abissino
dal tentare un attacco vero e proprio.... Tuttavia la difesa ha richiesto un largo impiego di munizioni ed ora il rischio di terminarle del tutto è concreto. Boretti richiede rinforzi al forte di Moncullo. Ha bisogno di viveri e munizioni con urgenza o sarà costretto a soccombere con le sue due compagnie di fanteria , con gli artiglieri della sezione della 1° batteria del 17° rgt. Artiglieria e con circa 300 bashi-bazouk…. Ricevuta la richiesta di aiuto a Moncullo si forma una colonna di soccorso guidata dal tenente colonnello De Cristoforis. La colonna oltre alle salmerie e ai carriaggi destinati al trasporto dei viveri e delle munizioni destinati a Saati, è rinforzata da circa 500 soldati di fanteria. Per aumentare il potenziale di fuoco la colonna è dotata anche di mitragliatrici Gatling a rotazione e di una sezione di artiglieria. A causa di problemi per il caricamento dei muli la spedizione di soccorso si muove con un certo ritardo da Moncullo: sono da poco passate le 5 del mattino del 26 gennaio 1887… In avanscoperta, all'alba, i bashi bazouk aggregati all colonna di soccorso avvistano il nemico e hanno il primo contatto Le informazioni riportate dagli esploratori sono preoccupanti: una forza variabile da 7000 a 10000 uomini sta avanzando verso la colonna di De Cristoforis. Si tratta delle truppe di Ras Alula che ,abbandonando l’idea di espugnare il fortino di Saati , dopo il primo scontro con le avanguardie della colonna di De Cristoforis coglie l’opportunità di aggredirla in massa , considerandola una preda ben più facile … La pista che conduce a Saati si snoda accanto ad alcune colline e su queste, nei pressi della località Dogali, De Cristoforis si attesta mentre il nemico, in numero estremamente maggiore inizia l’attacco.
In breve tempo le munizioni , comprese quelle destinate al forte di Saati, vengono consumate ed il fuoco dalle linee italiane si riduce di intensità. Ormai gli italiani sono ridotti a poche decine , arroccati in quadrato sulla collina, accerchiati dai guerrieri di Ras Alula ormai galvanizzati dall’aver compreso che i bianchi sono ormai sconfitti. L’ultimo assalto è rapido e impetuoso. Ormai travolto dal nemico De Cristoforis ordina agli ultimi soldati ancora in piedi il presentat-arm ai compagni caduti e , dopo poco , è egli stesso abbattuto dalle lance abissine. Sono circa le 11.30 . Quasi contemporaneamente una compagnia di supporto parte da Moncullo in direzione di Saati per intervenire in appoggio a De Cristoforis. Ormai travolto dal nemico De Cristoforis ordina agli ultimi soldati ancora in piedi il presentat-arm ai compagni caduti e , dopo poco , è egli stesso abbattuto dalle lance abissine. Sono circa le 11.30 . Quasi contemporaneamente una compagnia di supporto parte da Moncullo in direzione di Saati per intervenire in appoggio a De Cristoforis. Il capitano Tarturro , che guida questa seconda colonna di soccorso, giunge sul luogo dello scontro solo nel tardo pomeriggio e può solo raccogliere alcuni feriti superstiti e ritirarsi: fra i pochi sopravvissuti alcuni confermano che i corpi allineati sulla sommità della collina accanto a quello del tenente colonnello De Cristoforis, sono quelli dei loro compagni colpiti mentre presentavano gli onori
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Major Boretti, commander of
the Italian Saati Fort , realizes that he could not stand the siege of the
Abyssinians ,under Ras Alula command, for a long time. It is the morning of 25th
January 1887. Yes it’s true , a lot of Abyssinian warriors died in the previous day fighting against the Bashi Bazuk (indigenous ex-egyptian army troops hired by the italians) and many more felldue the bombing of the 2 mountain guns of the fort. But the situation is getting worse and the italian soldiers are running out of ammunitions..So Major Boretti decides to ask for reinforcements at Monkullo: he needs supplies ,food, and ammunitions very soon or his two infantry companies, the artillery section of the 1st battery (17th artillery regt) and about 300 bashi-bazuk will be doomed. The HQ in Monkullo decideed to send immediatly a rescue expedition formed with 500 infantry soldiers, one artillery section, two gatling machine guns and crews , supplies and ammunitions. Some problems arose during the activities of preparing the mules for loading and this fact caused some delay : the rescue column left Monkullo at 5 in the morning (26th january 1887)….. The Bahi Bazuks on the head of the column had a contact with the enemy at dawn and they came back reporting that a large force of Abyssinians is coming. In fact the fighting occured between the Bashi Bazuk of Ten Col De Cristoforis and the head of the troops of Ras Alula that, due to the heavy casualties during the assault at Saati, decided to breack the siege of the italian fort; meeting the rescue column ,Ras Alula, desiring some kind of revenge on the Italians, modified his orders to attack and destroy the troops of De Cristoforis. DeCristoforis was not aware that about 7000 ( maybe 10000) warriors were on the point of jumping ahead to attack him and he deployed his troops on the hills near Dogali The italian colonel felt confident that the higher fire power of his troops can easily persuade the enemy warriors to retreat, but the gatlings jammed very soon and the crewmembers were not able to unjam them (maybe due to poor training or low level of experience with those weapons). At 11.00 a.m De Cristoris is compelled to retreat on the the top of the nearest hill and, realizing that the italian soldiers were almost low with ammunitions; the Abyssinians became bolder and bolder every assault and the number of italian casualties was increasing, reducing also the defensive fire. Only ten (or few more) are standing in square on the top of the hill: De Cristoforis was among them and, without ammunition, ordered to give the Honours to the Italians already fallen around his last standing men. The final assault is strong and quick. The last resistance ceased to exist at 11.30 am.In he same time a second rescue column left Monkullo ; Captain Tarturro , the second column commander arrived in the place of De Cristoforis last stand around 6 p.m. He could find some soldiers still alive, covered by the bodies and the blood of their poor fellows and the survivors confirmed the heroic legend of the honours tributed by De Cristoforis to his dead soldiers. |