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Le tecnologie dell'informazione e i costi di coordinamento e di transazione

Le tecnologie dell'informazione hanno consentito l'abbattimento dei costi di comunicazione e di coordinamento che si frapponevano in passato ad un'efficiente gestione delle attività economiche disperse territorialmente.

Oggi le economie mondiali si trovano nelle prime fasi di un'altra trasformazione che finirà per assumere un ruolo altrettanto significativo di quello portato dalla rivoluzione industriale.

Per capire quali modificazioni le tecnologie dell'informazione porteranno si può effettuare un parallelo con quello che furono i miglioramenti apportati dalla tecnologia dei trasporti [Malone e Rockart].

Il suo effetto primario è stata la sostituzione delle tecnologie di trasporto vecchie con quelle nuove: treno e automobile al posto di cavalli e carri a trazione animale.

L'effetto secondario fu l'incremento del numero dei viaggi con la conseguente comparsa di nuove strutture sociali ed economiche ad "uso intensivo di trasporto". Strutture, ad esempio, come i quartieri residenziali e gli ipermercati non sarebbero concepibili senza una vasta disponibilità di forme di trasporto comode ed economiche.

Le tecnologie dell'informazione si presentano soprattutto come tecnologie di coordinamento il cui effetto primario è la sostituzione della risorsa umana con quella informatica.

Un effetto secondario della riduzione di tali costi è l'aumento della quantità totale di coordinamento impiegata.

I sistemi attuali di prenotazione degli aerei consentono alle agenzie di viaggio di prendere in considerazione con facilità più possibilità di volo per un cliente, favorendo così il moltiplicarsi di tariffe speciali e sconti.

Un altro effetto della riduzione dei costi di coordinamento è una tendenza all'adozione di strutture con maggiore contenuto coordinativo e che interessano più imprese con l'attuazione di rapporti di tipo collaborativo (make together).

Al momento di una vendita di un maglione in un negozio in Italia, ad esempio, la registrazione di codici a barre potrebbe attivare automaticamente le funzioni di ordinazione, consegna e produzione lungo tutta la filiera fino al magazzino di lane appartenente al network situato in un altro continente.

Un altro caso di reti interaziendali costituiti non solo tra fornitori e acquirenti, ma anche tra concorrenti è quello di un consorzio internazionale di agenzie di viaggio che mettono in comune i dati, i servizi e il software per la gestione dei viaggi dei clienti provenienti da ogni parte del mondo. Grazie a reti telematiche le informazioni sulla domanda diventano disponibili in tempo reale, permettendo alle società collegate di gestire prenotazioni e biglietti in modo più efficiente e redditizio di quanto sarebbe possibile per la singola agenzia.

Tutto ciò porta a livello internazionale alla creazione di imprese sempre più concentrate sul proprio core business e in grado di operare a livello globale o transnazionale ricorrendo al mercato.

Ogni organizzazione deve scegliere tra produrre i beni e i servizi di cui ha bisogno o acquistarli all'esterno (dicotomia williamsoniana del make or buy).

A questo proposito Antonelli analizza l'impatto delle tecnologie dell'informazione sui costi di coordinamento e di transazione.

I costi di coordinamento e di transazione si definiscono come costi di ricevimento, trattamento, valutazione, raccolta e trasmissione delle informazioni riguardo l'ambiente interno ed esterno all'impresa.

In particolar modo i costi di coordinamento si definiscono come quei costi relativi al controllo del processo produttivo e delle sue attività relative integrate, mentre quelli di transazione - così come definiti per la prima volta da Coase - sono dati dai costi d'uso del mercato.

Antonelli presenta uno schema riassuntivo al fine di capire l'effetto delle nuove tecnologie sull'evoluzione dinamica di tali costi valutandone in dettaglio tale impatto.

Effetto delle tecnologie dell'informazione sui costi di coordinamento

Nell'attività di coordinamento ci imbattiamo in costi derivanti da situazioni di:

La razionalità limitata è causata dall'estensione dell'ampiezza del controllo, con la conseguente perdita d'efficienza nella supervisione da parte dei managers dell'evoluzione delle attività d'impresa. Le tecnologie dell'informazione rendono possibile recuperare, elaborare e memorizzare informazioni a un costo molto più basso e quindi ridurre il vincolo imposto dalla razionalità limitata. L'attività di monitoring consiste in un controllo dei singoli inputs di un processo produttivo al fine di impedire possibili shirking, ossia che la produttività marginale cada al di sotto del costo dell'input rendendo il processo inefficiente.

L'introduzione delle nuove tecnologie d'informazione può ridurre lo shirking e quindi i costi del controllo (monitoring) soprattutto quando si considerino unità organizzative separate e situate in altri paesi. In questa maniera si rafforza il controllo del management centrale sulle unità periferiche.

Le strutture multidivisionali o matriciali possono essere considerate una struttura intermedia tra le due soluzioni istituzionali del mercato e della gerarchia, ed in quanto tali vengono definite come "tampone" tra i due estremi.

La riorganizzazione multidivisionale e matriciale rende possibile all'impresa un mix organizzativo in cui i costi di coordinamento e di transazione, raffrontati con quelli tra imprese, sono minori.

L'introduzione delle tecnologie dell'informazione può ridurre ulteriormente l'incidenza di tali costi oppure portare a processi di cambiamento organizzativo di tipo innovativo.

Le "federazioni" sono definite come relazioni di complementarità strette tra compratori e venditori che si instaurano senza stabilire un'effettiva integrazione verticale.

Anche la "federazione" può essere vista come attività organizzativa intermedia tra la gerarchia e il mercato, solo che rappresenta, al contrario delle "risorse tampone" uno dei primi passi del processo dal "mercato" verso la "gerarchia".

L'introduzione delle nuove tecnologie dell'informazione favorirà sempre più il costituirsi di "federazioni" o di rapporti di cooperazione informale tra imprese, anche al di fuori dai confini nazionali, grazie alla aumentata capacità nel controllo a distanza dei processi produttivi, ai miglioramenti nella gestione degli input produttivi, dei flussi e dei componenti produttivi, e alla riduzione dell'incertezza sulla qualità e sui termini di consegna dei prodotti intermedi.

Effetto delle tecnologie dell'informazione sui costi di transazione

Opportunismo è uno sforzo per realizzare guadagni individuali attraverso una mancanza di sincerità e onesta nelle transazioni.

Le tecnologie dell'informazione possono ridurre l'asimmetria nella distribuzione dell'informazione e quindi il vantaggio nel comportamento opportunistico.

Con le nuove tecnologie dell'informazione è possibile estendere il numero di imprese coinvolte in qualunque transazione e quindi evitare o ridurre i rischi del comportamento opportunistico o l'asimmetria dell'informazione su entrambi i lati del mercato. Le tecnologie dell'informazione rendono possibile incrementare sostanzialmente insieme le capacità di trasmissione, ovvero le capacità di raggiungere imprese localizzate in mercati lontani e le capacità di elaborazione dati, ovvero la capacità di recuperare, valutare e riprodurre informazioni. Per esempio, grazie alle nuove tecnologie dell'informazione le imprese possono cercare nuovi fornitori o clienti sui mercati internazionali, senza incrementi significativi nei costi per trattare l'informazione necessaria. E' una forma di asimmetria d'informazione legata a due aspetti:

una conoscenza specifica relativa ad un contratto e non ad una informazione generica;

per la parte con minore informazione, ottenere parità di conoscenza è costoso. Le tecnologie dell'informazione possono ridurre solo lo svantaggio derivante dal secondo aspetto abbattendo i costi dell'informazione.

La conoscenza è un tipico bene pubblico caratterizzato dalla:

indivisibilità, non appena è stata fatta una scoperta e divulgata, quest'ultima può essere estesa a tutte le imprese a costi marginali nulli;

non escludibilità ossia non possibilità di esclusione di altri soggetti dall'apprendimento della conoscenza.

Per sopperire alle inefficienze derivanti dalla mancanza di mercati della conoscenza e di prezzi appropriati, le imprese tendono a creare mercati interni per trasferire le conoscenze. Le tecnologie dell'informazione, a questo proposito, possono diffondere la conoscenza rendendola divisibile, suddividendola in tanti bits di informazione. Ad esempio, le imprese licenziatarie possono sostituire la divulgazione della conoscenza con un continuo flusso, mediante collegamenti on-line di istruzioni specifiche e dettagli tecnici senza rilevare la chiave dell'intera informazione.

Le imprese possono scegliere se sfruttare le loro conoscenze internalizzandole nei mercati interni o esternalizzandole attraverso la vendita diretta sui mercati dei brevetti e delle licenze evitando il rischio della totale divulgazione.

Le tecnologie dell'informazione possono avere effetti significativi sulle transazioni di tecnologia, riducendo l'imperfezione dei mercati.



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