Centro Per Il Potenziamento Cognitivo
Indice del "di più"
* il glossario espanso;
* la guida agli strumenti,
* il labirinto (enigmi e paradossi),
* il centro attivazione sinapsi;
* questioni aperte.
PERCHÉ QUESTO "DI PIÙ"?
Nell'acquisizione e nell'applicazione del metodo Feuerstein, e, più in generale, nella pratica professionale inerente percorsi di recupero, riabilitazione, sostegno, rimotivazione, potenziamento cognitivo si presentano con una certa frequenza esigenze specifiche, quali:
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l'esigenza di chiarire e approfondire il significato dei termini e dei concetti con i quali si deve operare. Tanto più che in quest'ambito si auspica la piena consapevolezza circa ciò che con l'operare stesso si intende raggiungere e circa tutti gli stadi che a tal fine è necessario attraversare. Perché si ritiene che solo in tal modo sia possibile predisporre tali stadi, con gli opportuni accessi facilitati.
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l'esigenza di integrare il metodo che si sta applicando con altri metodi e materiali di lavoro che possano concorrere alla formazione e al consolidamento di determinate abitudini e strategie cognitive, allo sviluppo e al potenziamento di particolari funzioni cognitive.
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l'esigenza di non rinchiudersi nei confini di un sapere e di un fare eccessivamente specialistici, ossia di confrontarsi non solamente con altri approcci inerenti il proprio settore, ma con discorsi affini condotti in campi più o meno vicini. Così da captare spunti e temi per ulteriori indagini, riflessioni, ricerche teorico-pratiche.
Questa sezione del sito nasce per tentare di rispondere a tali esigenze, anche avvalendosi dei contributi che possono provenire dalla rete.
Per quanto riguarda termini e concetti, si propone una sorta di glossario "espanso", che tenga conto della provenienza di alcuni di essi da discipline diverse (in particolare, filosofia e psicologia), nonché da diverse "scuole" interne alle discipline stesse. Motivo per cui i significati spesso non sono univocamente determinabili e talvolta si sovrappongono (e comportano, nel loro uso, scelte di cui è bene essere consapevoli).
Per quanto concerne la necessità di integrare i metodi e i materiali di lavoro, si propone invece:
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una guida, organizzata per obiettivi cognitivi, che indichi sia gli strumenti del P.A.S. che a ciascun obiettivo sono specificamente dedicati, sia gli altri strumenti e metodi eventualmente esistenti;
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un piccolo spazio labirintico dove mettere alla prova la propria capacità di accettare e fronteggiare sfide intellettuali, e da cui attingere materiali utili per stimolare la curiosità intellettuale e la creatività degli allievi (in altre parole, per mediare il comportamento di sfida a se stessi).
Per rispondere poi alla vitale esigenza di dialogare con altri campi d'indagine e di rintracciare in essi visioni affini, abbiamo pensato di istituire:
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un centro di attivazione sinapsi, ossia una sorta di officina, di laboratorio artigianale per attività non meccaniche (nel senso di ripetitive), dove gli ingegni si potenzino provando a porsi in relazione con ciò di cui solitamente non si occupano, esplorando territori alla ricerca di punti di contatto funzionali, capaci di mobilitare energie (...come i punti di contatto tra neuroni che garantiscono il passaggio dell'impulso nervoso da una cellula all'altra, e che la fisiologia chiama appunto "sinapsi").
Infine, poiché non a tutti i problemi che si possono incontrare si trovano (anche nella letteratura specifica) risposte convincenti o soddisfacenti, si propone uno spazio per dare espressione a tali questioni aperte.
Con l'auspicio che a partire da esso si possano delineare ulteriori prospettive di ricerca.
Parlare di apprendimento o addirittura mettere a punto un modello di apprendimento soddisfacente non è né facile né semplice perché tutte le proposte elaborate fino ad oggi si sono rivelate insufficienti rispetto alla complessità del problema.
Il concetto di "apprendimento" richiama fatalmente quello di "conoscenza" e quest'ultimo quello di "pensiero", tre concetti densi, tra loro correlati e interagenti dinamicamente con le loro nature non ancora compiutamente esplorate.
Sia all'insegnante che deve favorire lo sviluppo cognitivo dell'allievo per avviarlo alla conquista della sua autonomia individuale e sociale, sia allo stesso allievo che su di sé impara pian piano a misurare le capacità cognitive che possiede, serve un modello di funzionamento della mente a cui riferirsi e in cui credere per avere maggiore consapevolezza del proprio comportamento cognitivo nei momenti di successo come in quelli di insuccesso.
Mario Di Mauro (a cura di), Nuove metodologie per la formazione, l'integrazione e lo sviluppo della persona
(...) Queste esperienze mi rivelarono un aspetto sorprendente della matematica: poteva essere divertente (...). Un'attività che coinvolge pienamente, nella quale devi utilizzare al meglio le tue abilità, che richiede attenzione e concentrazione, fantasia, ingegno, allenamento anche, e che può essere faticosa, ma di una fatica "buona", che non pesa. Un'impresa che puoi vivere come una sfida, un gioco in cui ti metti alla prova per scoprire fin dove arrivano le tue energie migliori.
Carlo Angaroni,
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