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PAGINA UNO
Ci siamo smarriti.

Si sono smarriti i maschi-intelligenti-che hanno perduto la sicurezza di essere al loro posto, e si sono smarrite le donne che hanno pensato che una buona vendetta le avrebbe ripagate di millenni di umiliazioni.

Potremmo restare cosi', divisi, isolati ognuno nei suoi organi biologici o meccanici, condannati a un onanismo barocco e intellettuale.

La relazione è troppo scomoda o troppo pericolosa per poterci consentire un'uscita da noi stessi.

Come se la sessualita' che per secoli si è basata su una voglia inappagata di "uscire fuori di se'", non potesse essere piu' praticata perche' "fuori non è sicuro".

Schiere di donne e schiere di uomini sono delusi dalla difficolta' della relazione.

Si affidano a strizzacervelli, a farmaci miracolosi, a movimenti di riscatto e a pratiche di autocoscienza e poi semplicemente si rassegnano o abbandonano il campo.

Non è un secolo facile per gli incontri.

Qualcuno -uno dei due- è sempre in ritardo o non ha capito bene l'ora e il posto dell'appuntamento.

da "Modi bruschi" di Franco La Cecla, Bruno Mondadori ed.
Albrecht Durer, Melancholia, 1514
Philippe de Champaigne, Le tre età, 1627
L'investimento nella prole dei due sessi è asimmetrico. Lei depone poche uova e le vuole collocare al meglio scegliendo i maschi dai geni migliori. Lui invece produce una quantità enorme di spermatozoi e gli conviene fecondare quante più femmine può per avere il maggior numero possibile di figli.
da Kurt Kotrshal, Uniti dall'egoismo, Bollati & Boringhieri
Pieter Bruegel il Vecchio, Proverbi fiamminghi, 1559
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