PASQUALE BALESTRIERE
QUANDO PASSAGGI DI COMETE
Quando
passaggi di comete odori
schioderanno
e ricordi
da
chiostri remoti,
quando
pazienti riflussi di luna
sveleranno
la marcia del tempo,
lezioso,
ammiccante vegliardo,
quando
avrai letto
nel
gran libro la parola
impronunciabile,
sappi del mucchio
di
cenere, del cerchio che si chiude,
dell'assurdo
ritorno
a
consuete dolcezze.
E
frena il cuore –
piccolo
gobbo
plagiato
da
infantili cantilene,
lussureggiante
creature di favole
disilluse
– . ormai è tempo
di
sotterrare il seme
per
noi senza primavera:
perché
potremmo
acuti
canini snudare
e
trascinarci pendenti alle spalle
mandrie
di stelle a illuminare tartari
infecondi
per il nostro
estremo
cammino
di
puntigliosi taciti beduini.
I.a
classificata al premio
CITTA'
DI QUARRATA
1995
– PISTOIA

AVVENTURA
Non più frontiere ha questa
sera
che sgronda a brani
memorie e si trascina
alle spalle un giorno morto
con indicibile dolcezza.
Perciò saprei ridire a una a
una
le favole impiccate al
campanile.
Distolgo gli occhi. Avanti,
avanti, impreca
l'arido tempo con passo
tiranno.
Al vento ve n' andate, amori
miei,
al vento, che mi strappa a
giorno a giorno
scaglie di cuore. Un manipolo
ardente
di strade uguali si sfrangia
in questa sorda avventura. Per
una
d'esse me n'andrò rinnegando
le scelte dagli occhi di
vento.
Ho cuore puro e mano ferma:
viatico
bastevole per chi
è risoluto alla vita.