N.161 IL SORRISO DELL'OSCURA
SIGNORA

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Trama: Dylan è assunto
dalla bella e malinconica Angel Clayton per smascherare la
medium che tiene in scacco suo padre, Jarvis, uomo politico
in ascesa. Inizia così una grottesca corsa contro il
destino, con la partecipazione straordinaria della Morte, la
Vita e Jackall, killer dai problemi esistenziali.
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Commenti: Il ritorno ai testi di
Tiziano Sclavi, in una collana che ormai sembrava avere Ruju come
padre-padrone, regala ai lettori una storia finalmente bella, senza
mezzi termini. La diversità tra i due autori è
abissale: le storie di Ruju sono di ordinaria amministrazione, spesso
anche meno, con personaggi scialbi e pochi colpi di scena. Tiziano,
invece, plasma le situazioni come fanno solo i grandi artisti, prende
i suoi personaggi, li rigira, li trasforma, poi spiazza il lettore
con folgoranti colpi di scena narrativi. "Il sorriso dell'oscura
signora" è un ritorno ai fasti per Dylan Dog: la trama dai
risvolti gotici si rivela una scelta azzeccata, che non ha niente da
spartire con i "gialletti" visti ultimamente.
Il punto forte dell'albo è senz'altro l'equivoco narrativo
dell'Oscura Signora, che fin dall'inizio sembra essere la Morte,
nell'ultima pagina invece si rivela come la Vita, un'entità
gioconda e grottesca. Un'invenzione del genere la poteva partorire
solo Sclavi, che propone finalmente qualcosa di assolutamente
originale e stordente. Storie del genere, per forza di cose, non
possono essere frequenti sulle pagine della collana: la cosa migliore
è acchiapparle al volo e godersele, conservarle gelosamente
nella libreria dylaniata aspettando tempi migliori.
Dato che nessuno è perfetto, qualche piccolo difetto, scavando
a fondo nella narrazione, si trova: la storia di Jarvis, con
l'invenzione del fratello cattivo, è facilmente intuibile,
come non è difficile prevedere che Jackall ucciderà
proprio lui. Inoltre, in un certo momento, poco prima della
risoluzione, lo sviluppo della trama si fa abbastanza confuso.
A bilanciare questi, ci sono un paio di spunti davvero interessanti:
esilarante è la visione dei media che ci offre Sclavi alle
pag. 30-31. A pag. 74 si può leggere invece una frecciata alla
tendenza di alcuni autori di offrire il predicozzo morale su queste
pagine: appena Dylan spara qualche banalità, Jarvis lo blocca
bruscamente, per evitare "una battaglia a colpi di luoghi
comuni".
I disegni sono affidati a Nicola Mari, che ritrova le "sue"
atmosfere: finalmente lontano dall'improbabile storia d'azione
proposta da Ruju nell'ultimo speciale ("Goliath", vedi
recensione),
si tuffa nel gotico, e lo fa con ineffabile maestria. Continua la sua
trasformazione grafica, alla ricerca di un compromesso tra la
sicurezza del tratto e la leggibilità.
Non è difficile capire che Mari va utilizzato esclusivamente
per questo tipo di storie; chiedergli quello che ha preteso Ruju
nell'albo già citato, è un innegabile errore. Infatti
si comporta bene, regalando alcune perle; sostiene meravigliosamente
il gioco di Sclavi riguardo l'Oscura Signora. Fino all'ultima pagina,
voi sapreste dire se sul suo volto è dipinto un sorriso o una
smorfia di dolore?
Angelo Stano deve aver capito la qualità della storia:
partorisce infatti una copertina memorabile, profondamente
angosciante, capace di colpire il lettore al primo sguardo. E'
questo, secondo me, il compito principale di un
copertinista.
Voto: 8,5


Nome: Federica
E-mail: fzicchi@tin.it
Commento: Prodotto da Sclavi e Mari, quest'albo è uno dei
migliori, almeno per quanto riguarda il soggetto. Molto interessante
la scelta del protagonista: non più la "solita" Morte, ma
l'incarnazione della Vita, come forse nessun lettore l'aveva mai
immaginata.
Come spesso succede nelle storie di Sclavi, il lettore può
risalire alla verità grazie ai punti di vista dei vari
personaggi, che pian piano ricostruiscono l'intreccio della trama. Ma
questa volta l'asso nella manica sono i numerosi colpi di scena che
animano il racconto, fra i quali il più sconvolgente è
senz'altro quello finale.
Per quanto riguarda Mari, non abbiamo nulla da rimproverargli, in
quanto ha magnificamente adattato la sua abile mano all'estro di
Sclavi.
Voto: 8
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