ARABO (ﺔﻴﺑﺮﻌﻟﺍ ﺔﻐﻠﻟﺃ al-luġatu l-‘arabiyya)

La lingua araba appartiene al sottogruppo semitico delle lingue camito-semitiche, insieme all’ebraico, all’aramaico e all’etiopico (ghe‘ez).
È la più conservativa fra le lingue semitiche, in quanto mantiene tratti che la avvicinano notevolmente all’accadico, come la declinazione triptòta (a tre casi); mantiene inoltre intatto il consonantismo originale, a differenza delle altre lingue semitiche: per esempio, tre in arabo è ﺙﻼﺛ thalāth, mentre in ebraico è שלוש shalosh e in aramaico תלת talat; oro è ﺫﻫﺐ dhahab in arabo, זהב zahav in ebraico e דהב dahav in aramaico, etc.

L’arabo islamico

Foto: una pagina con la “Fātiha”,
la sura aprente del Corano

La predicazione di Maometto (ﺪﻤﺤﻣ Muhammad) aveva lo scopo di ristabilire il culto monoteista puro, quale era stato predicato da Abramo, il primo musulmano dell’umanità (ricordiamo che musulmano, in arabo ﻢﻠﺴﻣ muslim, vuol dire semplicemente “sottomesso”, cioè a Dio), deformato nel corso dei secoli da interpretazioni errate: secondo l'islam Dio non solo non può essere raffigurato, per il semplice fatto di non essersi mai reso visibile a nessun uomo, ma nemmeno può avere popoli prediletti, né figli, né associati, e quindi non può essere trino, se non si vuole contraddire il concetto di monoteismo; e il reato di associazione, in arabo ﻙﺮﺷ shirk, è la più grave colpa che si possa commettere contro Dio. Nel Corano è Dio in persona che tramite l’arcangelo Gabriele parla a Maometto, sigillo della profezia (ultimo di una lunga serie di profeti che va da Abramo a Gesù Cristo, venerato perciò anche dai musulmani), e lo fa esprimendosi in arabo, per cui le sue parole testuali non possono non godere del massimo rispetto da parte dei credenti: il Corano in lingua araba sarà pertanto un testo talmente autorevole da essere studiato e recitato obbligatoriamente nella versione originale.
Mentre l’arabo parlato ha seguito nel corso dei secoli la sua naturale evoluzione, l’arabo letterario è rimasto sostanzialmente immutato. Oggi la situazione linguistica nei paesi arabi è caratterizzata dalla diglossia, ovvero dall’esistenza di due varietà linguistiche, una dialettale e locale (parlata) e una standard e internazionale (scritta): quest’ultima varietà non è lingua madre di nessun arabo e viene impiegata esclusivamente come mezzo di comunicazione scritta, oppure nella trasmissione orale di discorsi ufficiali e formali, situazione che ricorda quella del latino e del sanscrito, anche se con un ambito molto meno limitato di queste due lingue. La lingua araba moderna scritta è in buona sostanza la stessa lingua del Corano, con qualche omissione nella lettura di alcune desinenze, ed è uniforme dal Marocco all’Iraq.

L’arabo lingua internazionale

L’Islam, oltre che una grande religione, è la più potente ideologia politica che sia mai stata concepita (superiore anche al marxismo, almeno a giudicare dalla sua storia e dalla sua attuale vitalità): accese a tal punto gli animi dei beduini del deserto da spingerli a conquistare in poco tempo a occidente tutte le grandi civiltà coeve situate sulla costa africana e asiatica del mediterraneo, dove la lingua araba sradicherà quasi del tutto le lingue preesistenti (con eccezione delle parlate berbere), e a oriente il potentissimo impero persiano retto dai Sassanidi, per arrivare in seguito fino all’India e all’Indonesia, oggigiorno il più popoloso stato musulmano del mondo. Dove non si imporrà la lingua araba, si imporrà l’alfabeto arabo e la religione islamica. Le lingue turche, il malese-indonesiano e il somalo solo in tempi recenti hanno abbandonato l’alfabeto arabo per adottare quelli latino o cirillico (nell’ex-Unione Sovietica), un po’ perché più adeguati a trascriverne il complesso vocalismo, un po’ per ragioni politiche (kemalismo, stalinismo e colonialismo).
Oggi la lingua araba è ufficiale nei seguenti stati: Marocco, Algeria, Tunisia, Ciad, Mauritania, Libia, Egitto, Sudan, Somalia, Comore, Gibuti, Siria, Giordania, Israele, Libano, Iraq, Arabia Saudita, Yemen, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Qatar, Oman e Bahrein. Essa poi viene studiata in tutti i paesi musulmani, in quanto il Corano viene recitato e memorizzato da tutti i fedeli nella versione originale.

Collegamenti

L’Accademia della Lingua Araba ha sede al Cairo, in Egitto: www.arabicacademy.org.eg
Numerosi testi in arabo sul sito Wordtheque: www.wordtheque.com/owa-wt/new_wordtheque.wcom_literature.literaturea_page?lang=AR&letter=E&source=search&page=1
Un bel portale in arabo: www.alwaraq.com
Corso di arabo colloquiale siriano: syrianarabic.com
Il Corano in arabo: www.islamicity.com/mosque/ArabicScript/sindex1.htm
La Bibbia in arabo, in formato PDF: www.arabicbible.com, www.gospelcom.net/ibs/bibles/arabic/index.php e www.the-good-way.com/arab/pdff/abible
Letteratura araba: www.aladeeb.com e go.to/arabic-writers
Un ottimo sito dell’Accademia di Versailles su lingua e cultura araba: www.ac-versailles.fr/pedagogi/langue-arabe
La filosofia islamica, con una raccolta di testi originali: www.muslimphilosophy.com
Dizionario in linea inglese-arabo e viceversa: www.almisbar.com/dict_page.html
Strumenti didattici per l’apprendimento dell’arabo: www.polyglotte.org/arabe.html
La calligrafia araba, in spagnolo: www.webpersonal.net/jordimastrullenque/arabe/index.html
La Bibbia per bambini, in PDF: www.genesis.mb.ca/Arabic/arabic.htm
Il Kitáb-i Aqdas, testo sacro della fede Bahá’í: www.bahai-library.com/provisionals/aqdas/
Un corso offerto dal Defense Language Institute Foreign Language Center: onlinelearning.lingnet.org/arabic/Navigation/mainframe.htm

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© Massimiliano Distaso 2002

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