La fase di categorizzazione

Una volta che si è ottenuto il vettore delle funzioni Gaussiane definito in (3.8), si può classificare un nuovo pattern. Per ogni classe si usa la funzione $\Pi $ per ``mappare'' il pattern in un vettore $x$ di ingresso w-dimensionale, dove $w$ è il numero di caratteristiche della classe.


\begin{displaymath}
\Pi(pattern) = x =
\left[
\begin{array}{c}
x_1 \\
x_2 \\
\cdots \\
x_w
\end{array}
\right]
\end{displaymath} (3.9)

Il vettore $x$ può, oppure no, utilizzare la metrica della fase di training, e viene usato come input nell'equazione (3.8).

Allora l'output della classe è calcolato tramite la funzione $\Theta $:


\begin{displaymath}
\Theta(G(x)) = output, \quad 0<= output <= 1
\end{displaymath} (3.10)

$\Theta $ combina l'output di ciascuna funziona gaussiana, normalizzando il risultanto fra 0 e 1.

Vale la pena ribadire che la funzione puà variare da compito a compito: può pesare allo stesso modo tutte le $g_i$ o pesarle differentemente. Il pattern è assegnato alla categoria con il più alto output, o eventualmente a nessuno se l'output è minore di un fissato threshold (caso in cui la categorizzazione è incerta).

Alessio Pace 2004-03-26