Le Orme Le Orme: la storia Discografia delle Orme Live Alcamo (TP) '97 Aneddoti sul gruppo Copertine File Midi |
Questo gruppo
storico del pop italico si forma per la prima volta a
Mestre nel 1965, in piena epoca beat. Il nucleo
iniziale vede Aldo Tagliapietra (Murano 1945), Giuseppe
"Michi" Dei Rossi (Burano 1949), Nino Smeraldi
e Claudio Galieti. Il loro esordio discografico avviene nel 67 col singolo Fiori e colori / Lacrime di sale, mentre lanno successivo ricevono i primi consensi di pubblico e critica partecipando al Disco per lEstate con lemozionante brano Senti lestate che torna (nel retro Mita Mita, omaggio allattrice Mita Medici). Nel medesimo anno viene pubblicato un altro valido 45 giri Milano 68 / I miei sogni. Parte di tutti i singoli del primo periodo verranno poi inseriti nellantologia AURORA, pubblicata nel 1970. Il loro esordio discografico vero e proprio avviene però nel 69 con AD GLORIAM, album unico nel suo genere in Italia che presenta sonorità beat unite ad altre hendrixiane e psichedeliche (Introduzione, Non so restare solo, Fumo). Quest'album vede lentrata nel gruppo del tastierista Tony Pagliuca (Pescara 1946) che tanta importanza avrà nel futuro del complesso. Dallanno successivo in poi, però, cominciano a manifestarsi i primi contrasti interni tra Nino Smeraldi (che pretendeva alcune radicali modifiche nel gruppo, come linserimento di un cantante straniero) e il resto del gruppo orientato invece verso sonorità più progressive e mediterranee. Così si ha la prima defezione nel gruppo con labbandono di Smeraldi seguìto poco dopo da quello di Galieti, partito per il servizio di leva. Così le Orme si riducono a terzetto con Tagliapietra cantante, bassista e chitarrista, Pagliuca alle tastiere e Dei Rossi alla batteria e alle percussioni. Stabilitasi in tal modo, la band parte verso lisola di Wight per assistere allomonimo Festival di musica pop, e tornano in Italia con le idee ben chiare sulle sonorità da proporre da quel momento in poi. Esce così il loro primo capolavoro, COLLAGE (uno dei primissimi esempi di progressive a livello italiano), ispirato più a gruppi come Quatermass e Nice che non a Emerson, Lake & Palmer ai quali, ingiustamente, si dice si siano rifatti. Il long playing presenta brani piuttosto orecchiabili e rimasti anche celebri come Collage, Sguardo verso il cielo, Era inverno ed altri invece ben più complessi e ostici come Cemento armato (nato da improvvisazioni in studio) ed Evasione totale. Grazie al discreto successo commerciale ottenuto, lanno successivo il gruppo andrà a registrare UOMO DI PEZZA, album che, anche e soprattutto grazie al brano Gioco di bimba, semplice e melodico, visiterà le zone alte delle hit parade. La mistura di progressive sinfonico e melodia tipicamente italiana si rivela più che mai azzeccata, come dimostrano alcuni tra i brani migliori del disco: Figure di cartone con chitarra acustica e sintetizzatore, La porta chiusa con le tastiere di Pagliuca in grande evidenza e la suggestiva Aspettando lalba. A chi li accusava di cercare solo il successo commerciale, le Orme replicano con i fatti pubblicando nel 73 quello che rimane sicuramente lalbum più ambizioso e forse il migliore della band veneziana, FELONA E SORONA, colla surreale Sospesi nellincredibile ad aprire magnificamente le danze e ancora una canzone facile ma non banale come Felona. Un concept album che ammutolisce praticamente tutti coloro che avevano dubitato del valore del gruppo. Da segnalare anche che il disco sarà pubblicato pure in lingua inglese per il mercato anglosassone (FELONA AND SORONA), con testi tradotti da Peter Hammil in persona, ma liniziativa non ottiene tuttavia i consensi previsti, neppure dopo alcuni concerti a Londra (celebre quello al Marquee, mitico locale londinese). Nel 74 viene pubblicato il primo LP dal vivo, IN CONCERTO, registrato al teatro Brancaccio di Roma e che ripropone i loro brani più significativi insieme a un inedito, Truck of fire. Di lì a poco le Orme realizzano un nuovo album, CONTRAPPUNTI, in cui il pianista Gian Piero Reverberi, produttore dei loro album a partire da COLLAGE, diventa per loccasione il quarto membro del complesso. Tra i vari pezzi spiccano sia gli strumentali Contrappunti e Aliante che quelli cantati come Maggio (fortemente critica nei confronti degli insegnamenti della Chiesa), India (scritta dopo che il governo indiano aveva manifestato lintenzione di voler costruire una bomba atomica) e La fabbricante dangeli (canzone a favore dellaborto che, ai tempi, venne pure censurata). Nel 75 le Orme pubblicano un buon singolo Sera e ampliano il loro organico con linserimento del bravo chitarrista trevigiano Tolo Marton (1951). Con lui le Orme realizzano un nuovo LP, SMOGMAGICA, registrato direttamente a Los Angeles. Molto spazio viene dato qui agli interventi della chitarra elettrica, specie nella splendida Los Angeles e nella strumentale Laserium Floyd, dedicata ai Pink Floyd. Affiora poi un brano semplice e, allo stesso tempo, accattivante, Amico di ieri e almeno altre due canzoni originalissime: Amanti di città e Ora o mai più. Lavventura di Tolo Marton con le Orme finisce però dopo pochi mesi, e già lanno successivo, nel 76, viene sostituito da un nuovo giovanissimo chitarrista: Germano Serafin (Treviso 1956/1992). Con questo nuovo assetto la band si reca a Londra per registrare VERITÀ NASCOSTE, che, nonostante la non eccellente registrazione, è da annoverare tra gli album migliori del gruppo. Da segnalare, nel medesimo anno, anche la pubblicazione di un 45 giri con due brani inediti Canzone damore / È finita una stagione. Nel 77 è la volta di STORIA O LEGGENDA che si distacca ormai decisamente dai lavori precedenti anche se contiene alcune ottime canzoni (Tenerci per mano, Se io lavoro, Storia o leggenda e la strumentale Al mercato delle pulci). Quando esce due anni dopo, nel 79, FLORIAN (dal nome del celeberrimo caffè in piazza San Marco a Venezia) le Orme hanno virato completamente genere musicale. Il disco presenta molte influenze classiche e lutilizzo di strumenti insoliti come la mandola, il violoncello e larmonium, tanto per citarne alcuni. Il coraggioso esperimento del gruppo si rivela però alquanto azzeccato, infatti ne vengono fuori motivi piacevoli come Florian, Il mago, Fine di un viaggio (brano contro la droga), e leccellente conclusiva El gran senser, interamente strumentale. Lanno successivo le Orme cercano di fare il bis con PICCOLA RAPSODIA DELLAPE, lultimo lavoro con Germano Serafin, ma con risultati meno convincenti rispetto allalbum precedente. A questo punto la vena creativa del gruppo sembra quasi del tutto smarrita, infatti nel 1982 esce un disco tuttaltro che entusiasmante: VENERDÌ. Con il brano Marinai, del medesimo long playing, fanno anche la loro prima apparizione al Festival di Sanremo, ricevendo peraltro consensi piuttosto tiepidi. Durante un periodo di pausa, nel 1984, Taglipietra dà in pasto alletichetta Holly il suo primo e unico disco da solista: NELLA NOTTE. Lensemble veneziano riprende poi lattività discografica nel 90 con un album intitolato semplicemente ORME e dai risvolti piuttosto commerciali; sicuramente il punto più basso della loro discografia. Sempre nel 90 Pagliuca abbandona il gruppo per intraprendere una breve carriera solistica con lLP IO CHIEDO. Dal canto loro Dei Rossi e Tagliapietra accolgono nellorganico i due tastieristi Francesco Sartori e Michele Bon, e con loro si esibiscono dal vivo senza tuttavia registrare nulla fino al 96 quando esce IL FIUME, lavoro che mostra tutti gli sforzi del rinnovato complesso di riprendere in chiave moderna il discorso progressive interrotto nei Settanta. I risultati sono più che dignitosi se si escludono alcuni passaggi di inevitabile stampo commerciale. Lanno dopo viene invece pubblicato AMICO DI IERI, unantologia di vecchi brani riarrangiati in versione moderna. Ancora un cambio di formazione per ELEMENTI, pubblicato nel 2001 per l’etichetta discografica Crisler: Francesco Sartori viene sostituito da Andrea Bassato impegnato anch’egli al pianoforte e alle tastiere. Per quanto riguarda i contenuti di ELEMENTI, che è attualmente l’ultimo album del gruppo, questo ricorda a tratti IL FIUME, anche se è forse un gradino inferiore ad esso, con molte parti strumentali di buona fattura e i pochi brani cantati, interpretati dalla voce sempreverde di Tagliapietra. Rimangono, tuttavia, come nel FIUME, quei tratti tendenti un po’ al commerciale, specie in alcuni assolo di chitarra elettrica. |