Feste, Appuntamenti e Tradizioni


Come tutti i paesi del Monferrato, Portacomaro ha in parte conservato, in parte recuperato, in parte inventato appuntamenti fissi e variabili in cui fare "festa". Un tempo le feste scandivano il calendario del contadino, interrompendone la monotonia con momenti in cui il paese si ritrovava assieme per "far festa". In tempi meno moderni e sofisticati il "far festa" coincideva generalmente con due cose: mangiare e bere in abbondanza e ballare.
Sul mangiare e bere non ci sono dubbi, una vita che feceva della frugalitą e della povertą le sue caratteristiche salienti, dove il concetto di "abbondanza" e di "ricchezza" coincideva con l'assenza di fame e la disponibilitą illimitata di cibo e bevande (vedete un pņ il mito del Paese di Cuccagna e fate riferimento a quanto scriveva Brilot in proposito).
Superfluo quindi concludere che mangiare in abbondanza e bere smodatamente era il concetto di massima beatitudine e felicitą corrente.
Tutte le societą contadine hanno sempre trovato nel ballo il momento "trasgressivo" per eccellenza (e l'unico modo per avvicinare fanciulle e corteggiarle). Sempre il potere clericale si č scatenato contro le tentazioni della carne che il ballo scatena, sempre ha vinto il demone del ballo.
Portacomaro non si discosta dalla tradizione contadina italiana festeggiando il carnevale, la primavera (il Caritin), il Santo patrono, i diversi Santi protettori di borgate e frazioni, i prodotti della terra ovvero il vino (le Sagre della Douja d'Or).
Queste, in ordine di calendario, le feste tradizionali di Portacomaro:

Sant'Agata Carvé Vėg
La Sagra del Caritin La festa del Rio
Dalla Terra alla Luna San Rocco
San Bartolomeo Il Festival delle Sagre
Il Pellegrinaggio a Crea San Fantino
PortacomaRock San Lazzaro


Il Ricetto I vini DOC dell'Astigiano