Inganni, finzioni o frammenti di verità, briciole di saggezza?
La nostra storia (di noi tarocchi, dico) inizia molto tempo fa nelle corti umanistiche dell'Italia Settentrionale.
Abbiamo avuto padri famosi, Mantegna, Pisanello, Bembo e servito signori di gran nome, i
Visconti, gli Estensi, i Gonzaga.
Ospiti d'onore di feste e tornei, eravamo corteggiati da re, principi, cavalieri e dame; abitavamo in castelli favolosi e splendidi palazzi, onorati e temuti per la nostra arcana sapienza.
Conoscevano i segreti delle stelle e dei destini degli uomini, dominavano il caso e la fortuna.
Ma gli dei, si sa, inguaribilmente gelosi decisero di annientare la nostra potenza: confusero le menti degli uomini con l'ombra del dubbio e la Ragione oscuṛ la nostra fama.
Oggi, in un mondo arido e desolato, privo di colori e di speranze, frantumato in schegge impazzite e senza identità, regaliamo ancora un'illusione. Come il viandante che disperato vede in lontananza l'oasi miracolosa.......e crede di salvarsi.
Inganni, finzioni o frammenti di verità, briciole di saggezza.
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