Burro Montpellier per crostini
Lavate bene in acqua fresca una buona manciata di cerfoglio, una ventina
di rametti di dragoncello e lo stesso volume di pimpinella, poi un pizzico
di cipolletta. Fatta sgocciolare questa verdura la farete sbollentare in
acqua bollente e sale, per conservarla ben verde la metterete in un padellino
e dopo cinque, sei minuti d’ebollizione, togliete la salsa verde con lo
schiumatoio e la metterete a freddare in acqua fresca. Nell’acqua in cui
l’avete scottata mettete a bollire otto uova, poi strizzate forte la salsa
verde per estrarne l’acqua, la triturate con cura, vi aggiungete una ventina
di acciughe pulite e ben lavate, due cucchiaiate di capperi piccoli, sei
cetrioli, i tuorli d’uovo bolliti precedentemente e un piccolo capo d’aglio
e triturate il tutto molto finemente. Aggiungeteci otto once di burro fine,
un pizzico di pepe e del sale fino. Amalgamateci un bicchiere ben pieno
di olio di Aix e un quarto di aceto al dragoncello al fine di ottenere
un burro pastoso e di gusto squisito
Quarto di castrato alla gastronoma
Dopo averlo preparato come per lo spiedo, lo guarnirete con dei lardelli
di pancetta, condire con pepe, un po’ di noce moscata grattugiata, un po’
di sale; togliete le estremità dei fardelli, che fuoriescono, legate
poi il quarto di castrato e lo brasate, aggiungendo alcune fette di prosciutto
magro, innaffiatelo e rimestatelo durante la cottura, badando che cuocia
a fuoco lento per tre ore; dopo di che lo slegate. Lo glassate a regola
d’arte.
Salsa al burro Laguipierre
Amalgamare 45 grammi di farina e 45 grammi di burro fuso, bagnare d’un
colpo con 7 decilitri e ½ d’acqua bollente salata con 7 grammi di
sale, mescolare velocemente con la frusta; aggiungere alla legatura di
5 rossi d’uovo stemperati con un cucchiaio e mezzo di panna e un
filo di succo di limone. Passate alla stamigna, rifinire la salsa, lontano
dalla fiamma con 300 grammi di burro finissimo finire di lavorare ed aggiungere
un cucchiaio di glassa di pollame, il succo di un limone.
Salsa genovese
Far rinvenire nel burro una finissima Mirepoix composta da 100 grammi
di carote, 80 grammi di cipolle, qualche pezzetto di timo, alloro e 20
grammi di gambi di prezzemolo. Aggiungere un chilogrammo di teste di salmone,
del pepe macinato grossolanamente e lasciar stufare per 15 minuti. Far
scolare il burro; allungare con un litro di vino rosso e ridurre della
metà; aggiungere mezzo litro di salsa spagnola di magro e lasciar
cuocere molto lentamente per un’ora. Passare al setaccio esercitando
una leggera pressione lasciar riposare per qualche minuto e sgrassare.
Aggiungere un altro ½ litro di vino rosso e altrettanto fumetto
di pesce; depurare bene la salsa e ridurla alla consistenza voluta. Passare
alla stamigna; rifinire con una cucchiaiata di ristretto d’acciuga e 150
grammi di burro, aggiungendo il tutto rimescolando lentamente.
Galantina di pollo
Una volta disossato il pollo, stenderlo su di un telo e staccare internamente
la carne dalla pelle
Tagliare i filetti del petto a cubetti; conditeli con sale speziato
e metterli a marinare nel cognac, con un pollo di peso medio:100 grammi
di lardo fresco, 60 grammi di prosciutto magro, 60 grammi di lingua
salmistrata, parimenti tagliati a cubetti, 100 grammi di tartufi, tagliati
a quarti, 150 grammi di pistacchi sbucciati. Mescolare il tutto alla seguente
farcia preparata con il resto della carne del pollo, 200 grammi di vitello,
200 grammi di carne di maiale magra, 4 uova intere, 50/60 grammi di sale
e tre decilitri di cognac. Disporre la pelle di pollo su di un tovagliolo
e stendevi sopra la farcia, avvicinare le estremità della pelle
e cucirla, poi avvolgere quindi la galantina con fette di lardo, avvolgere
in un tovagliolo e legarla con uno spago e stringere forte lo spago sui
due capi. Cuocere questa galantina in un buon brodo ottenuto da ossa di
vitello, carcasse di pollo e aromi abituali.
(6 grammi di sale per ogni litro di liquido e calcolare 35 minuti per
ogni chilo di galantina)
Timballo di filetti di sogliola
Appiattire leggermente e rifilare i filetti di 3 sogliole medie, con
questi filetti foderare uno stampo rotondo ben imburrato mettendoli uno
di fianco all’altro, con la punta al centro del fondo dello stampo e l’altra
estremità che deborda dallo stampo stesso, premere perché
prendano bene la forma dello stampo. Spalmare internamente questi filetti
con uno strato di un centimetro di farcia per pesce così preparata:
200 grammi di mollica di pane ammollata in latte e poi strizzata, 50 grammi
di cipolle e 25 grammi di scalogno finemente tritati e passati al burro,
una cucchiaiata di prezzemolo tritato, una punta d’aglio schiacciata, due
uova intere e due tuorli, 8 grammi di sale, 2 grammi di pepe e un’ombra
di noce moscata. Mettere lo stampo sulla bocca del forno per qualche minuto
per lessare senza ebollizione questa farcia che, insieme ai filetti di
sogliola, costituisce l’involucro del timballo. Una volta lessata la farcia
tagliare le estremità dei filetti che debordano. Riempire il timballo
fino a un centimetro dai bordi con una guarnizione composta da: code di
gamberi, mitili e ostriche lessati senza ebollizione, piccole cappelle
di champignon e legata con una Bésciamel ridotta e ben insaporita;
ricoprire questa guarnizione con gli avanzi dei filetti di sogliola e uno
strato di farcia; lessare senza ebollizione a bagnomaria in un forno a
temperatura moderata per una mezz’ora.
Moscovita alla crema
Composto alla crema: lavorate in una casseruola 500 grammi di zucchero
in polvere con 16 rossi d’uovo, diluire con un litro di latte bollito,
nel quale sarà stata messa in infusione una stecca di vaniglia.
Aggiungere 25 grammi di gelatina ammollata in acqua fredda e ben strizzata.
Mettere il composto a rapprendere a fuoco basso affinché si attacchi
al cucchiaio ma senza far bollire. Passare al colino cinese fine in una
terrina; far raffreddare mescolando di tanto in tanto e quando il composto
comincia a legarsi, incorporarvi un litro di panna montata, 100 grammi
di zucchero in polvere e 25 grammi di zucchero vanigliato
Cena del 24 Febbraio 2000 (Mirandolina in
cucina)
Cena del 25 Maggio 2000
Auguste Escoffier (Il maestro della cucina classica)