DESERTO  

 

Prima notte al campo.

Arriviamo all'accampamento che è già buio. Giusto il tempo per bere un pò di thè davanti al fuoco e di fare conoscenza con i nomadi che ci accompagneranno nel nostro viaggio.

Incontriamo anche tre ragazze italiane che faranno alcuni pezzi di strada assieme a noi.

     

 L'alba.  

La notte è stata fredda.

C'è poca gente in giro.

Thè caldo.

   

Prima di levare le tende facciamo un breve passeggiata tra le dune.

Mhamid è lontana alcuni chilometri.

Dall'alto delle dune è possibile vederne a malapena le strutture piu alte.

Poi solo le nostre tende.

 

Ci confrontiamo subito con nuovi ritmi di vita.

Si fa tutto con calma, le attività sono legate al movimento del sole.

Ci si alza all'alba, si parte, ci si ferma nelle ore più calde, poi si riprende a camminare fino al tramonto.

Cena davanti al fuoco.

Chiaccherata e poi si va a dormire.

Inch Allah

Partiamo.

Chi a piedi, chi sul dromedario.

La pista è quella che conduce a Tumbuctù.

La seguiremo per tre giorni fino alla grande duna di Chagaga.

Pare che questo non sia il vero nome dell duna ma, considerata l'incapacità dei turisti di pronunciarne correttamente il nome, si sia deciso di adottarne la storpiatura più diffusa, per accontentare tutti.

   


Cammineremo l'intera giornata per accamparci tra le dune, nei pressi di un pozzo.

L'acqua è abbondante e pulita.

Il pozzo dispone di una pompa elettrica azionata da pannelli solari.

Custode del pozzo è un simpatico vecchietto che abita nei pressi.

   

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