Sommario

LA RISVEGLIA

quadrimestrale di varia umanità

n°3/4 Gennaio - Aprile 2000, Maggio - Agosto 2000

Alfredo Boschi (appendice)


La polemica contro un interventista

Lanfranco giustifica anzi spiega perché non è partito per la guerra. Lo fa in ritardo, ma sempre in tempo... Lo scrive ai suoi amici al fronte e noi ne prendiamo atto per i tempi da venire.
Povero Lanfranco!... deve essere pur mortificato a far di quelle figure, mancare all'impegno assunto perché... un destino...
Da uomo di grandi idee, trova subito rimedio: non può partire per incontrarsi con i barbari di fuori, si batterà con i vili di dentro. Benone!... E dicendolo, Cecchino, siamo certi lo farà.
Come deve tremare ogni vile interno dopo simili dichiarazioni di guerra... e poiché ci dispiacerebbe dovesse rivolgersi dove i vili mancano, vogliamo dargli noi le indicazioni del caso.

E' così eccitato che potrebbe sbagliare, e ogni buon amico deve adoperarsi per non fargli commettere errori, anche perché le conseguenze che ne potrebbero derivare non sarebbero lievi. Così, accetti il nostro consiglio, cerchi i vili fra i suoi amici politici che invece di partire stanno a casa...


L'attività politica di Boschi a Torino

“R. Prefettura di Torino Divisione P.S.
Torino, 22 dicembre 1924

Riservata raccomandata
Oggetto: Propaganda comunista

Onorevole Ministero dell'Interno
Direzione generale della P.S.
Divisione affari gen. e riservati
Sede

...Si fa inoltre menzione di un certo Vercesi [Ottorino Perrone] il quale avrebbe consegnato all'onorevole Grieco due lettere del sedicente Piemonte: all'uopo faccio presente che tale nominativo è già noto a quest'Ufficio, poiché comparve in una circolare sequestrata dalla locale Questura, rimessa con l'Allegato n.11 a codesto Onorevole Ministero, con mio rapporto n.1042 del primo maggio scorso, con il quale partecipavo l'arresto del fiduciario del locale Comitato Sindacale comunista a nome Paganelli Mario Cesare di Alberto, che sotto lo pseudonimo di Tosetti, risultava percepire dall'Esecutivo la somma di L.900 mensili, per l'opera prestata.
Con Ministeriale del 19 maggio stesso n.11274 R. si faceva presente la necessità di accertare se il nominato Vercesi fosse da identificare con Vercesi Augusto fu Luigi di Broga Angela nato a Stradella il 19.9.1894 ed abitante nel 1919 in Milano in via Vitruvio 43. Come ebbi in seguito a riferire non fu dato, anche a mezzo della Questura di Milano, acquisire elementi che portassero alla identificazione cui sopra...
Partecipo inoltre che essendosi in questi ultimi tempi verificato un incremento nella propaganda sindacale comunista - in specie fra le maestranze metallurgiche - venne disposto opportuno servizio per individuare il fiduciario del locale Comitato Sindacale Metallurgico e nella sera del 5 corrente fu dato procedere al fermo di certo: Boschi Alfredo di Sabatino e di Baldini Rosa nato a Massa Marittima il 19 aprile 1889, qui abitante via Tripoli 57, operaio.

Il menzionato trovavasi in compagnia del comunista schedato Borghi Luigi Stefano fu Secondo nato ad Asti il 7 ottobre 1885, qui abitante via Giuseppe Grassi n.15, già appartenente alla frazione terzinternazionalista e di altri individui professanti principii comunisti, dei quali si effettuò parimenti il provvisorio fermo.
Nella perquisizione personale cui il Boschi fu sottoposto gli venne sequestrata l'unita circolare cui all'allegato n.10, dalla quale si rileva l'attività che il partito comunista cerca di spiegare sempre maggiormente nel campo sindacale. La medesima reca la data del 28 novembre u.s. ed è diramata dal locale Comitato Esecutivo: in essa si fa presente la necessità - specialmente dopo l'ultimo Consiglio Generale delle Leghe, di compiere in Torino un maggior lavoro per spostare la situazione nelle Leghe aderenti all'Ufficio Confederale, si notifica la concessione di un sussidio di lire trecento, avvertendo però che la locale Sezione del Partito non è in grado di impegnarsi per un sussidio fisso, che dovrà essere conferito dalla Centrale Sindacale; si rende noto l'opportunità di concentrare ogni sforzo perché la locale Sezione Metallurgica aumenti il numero dei soci portandoli fra qualche mese a cinquemila, rendendo in tal modo possibile la conquista - da parte dei comunisti - della Sezione Metallurgica.

Si accenna ancora al lavoro da compiersi fra le categorie degli edili, dei chimici, dei tramvieri, etc., onde poter capovolgere la situazione nel venturo Congresso Generale Confederale. Nella circolare si ripete il nome del Vercesi [Ottorino Perrone] sopramenzionato e si accenna alla propaganda anticomunista che verrebbe esercitata nel campo dei tessili da certo Ghignoli.
Il nominato è noto a questo Ufficio quale socialista unitario schedato e corrisponde alle generalità di: Ghignoli Luigi di Tommaso e di Raveri Giuseppa, nato a Piacenza il 21 febbraio 1885, qui abitante via Carlo Alberto 21, già segretario della locale Camera del Lavoro nel 1919.
Il Boschi si trasferì da Follonica in questa città verso il maggio del 1924, occupandosi quale falegname presso la fabbrica Fiat...
La Questura di Grosseto aveva notificato essere il Boschi di principii comunisti e nel 3 agosto u.s. era stato sorpreso da questo Ufficio in una riunione clandestina, indetta dalla locale Sezione del Partito comunista, per celebrare il decimo anniversario della guerra mondiale.
La perquisizione operata al di lui domicilio ebbe esito negativo; il predetto fu sottoposto agli opportuni rilievi fotografici e segnaletici; mi riservo trasmettere pertanto la di lui scheda biografica, assicurando che sul di lui conto verrà esercitata opportuna vigilanza... Il prefetto”


Boschi in Francia

“Ministère du Travail et de la Prévoyance sociale. Cabinet du Ministre
République Française

Paris, le 28 sept. 1933

Monsieur Andrade, Député d'Issoire Puy-de-Dôme

Mon Cher Ami,
vous avez bien voulu appeler mon attention sur M. Alfredo Boschi, demeurant au Broc (Puy-de-Dôme), qui a sollicité une carte d'identité de travailleur étranger, pour lui permettre d'être employé comme menuisier par les Ateliers de Constructions du Centre, à Clermont-Ferrand.
J'ai le plaisir de vous faire connaître que cette demande vient de faire l'objet d'une autorisation de M. le Ministre pour une durée de onze mois.
Je vous prie de croire, mon Cher Ami, a mes sentiments les meilleurs et dévoués.
[firma illeggibile]

A penna: “Heureux du résultat pour lequel tout le possible a été fait, sentiments bien dévoués. Henri Andrade””.


Siria Boschi Concordet. Gli amici del mio babbo

“Parlerò subito dei profughi. Ho conosciuto un certo Guelfi, la moglie si chiamava Noccioli [Corinna Noccioli], avevano una figlia e due figli, uno dei quali si chiamava Ideale (che bel nome) e aiutava mio padre sui mercati. Credo che erano toscani. Mi ricordo di un certo Venturini, ma dove l'ho conosciuto? A Torino? A Parigi? A Milano dove aspettavo il momento più facile per passare la frontiera svizzera?
A Montferrand conoscevo i Ceccaroni, erano emiliani e erano amici di Crespi, genovese, che aveva fatto la guerra di Spagna e che era anarchico. A Torino e Parigi credo, ho visto qualche volta tra i profughi una donna di Torino, rivedo il suo viso, perché la trovavo bella, ma non mi ricordo il nome, forse Marcella Montana, Montagni, non so proprio.
Ho conosciuto benissimo Domenico Dellamiera o Dallamura, io lo chiamavo Nicco, c'era anche un certo Ballati o Bollati. Credo che loro due siano partiti in Algeria con Vitrotto nella città di Bône... Non può immaginare come mi ha stretto il cuore la triste fine di De Caro e la miseria di Russo. Ma perché sono ritornati in Italia? Tra i profughi esisteva una profonda amicizia e una grande solidarietà...”

D:Lei, De Caro, quando l'ha conosciuto?
R:L'ho conosciuto a Parigi, medesimo tempo che ho conosciuto i Guelfi, ho conosciuto anche quelli che vede nelle fotografie del mio babbo...
D:Che tipo era De Caro?...
R:Oh, simpaticissimo, oui,... scherzava...
D:I due fratelli Guelfi...
R:Oui, io li ho conosciuti bene, Ideale soprattutto... Ideale era un buon amico per me...
D:Cosa faceva quando l'ha conosciuto lei?...
R:I Guelfi facevano i mercati,... vendevano i prodotti italiani, vendevano la pasta, la conserva, il parmigiano, i prodotti italiani.

D:Ma lei li ha conosciuti a Parigi?
R:Io li ho conosciuti a Parigi. Allora vendevano questi prodotti, c'erano degli italiani, ma non era sufficiente la clientela, ce n'era pochi a quel momento, emigravano piuttosto in America, in quel momento erano venuti soprattutto in Francia per mettersi al riparo [dai fascisti], e allora facevano i mercati, il mio babbo aveva cominciato a fare i mercati, e la mamma era venuta con Sirio [prima] di me... Allora Ideale faceva i mercati con [il] mio babbo... Hanno fatto i mercati insieme al mio babbo e il Guelfi [Giulio Guelfi, il padre di Ideale] aveva preso la bottega, ma non a nome suo perché sperava sempre [di] ottenere i fogli per avere un asilo proprio completo, poter fare un'altra professione, poter fare altra cosa
D:Sì, sì, naturalizzarsi e fare
R:No, forse [di] naturalizzarsi non avevano voglia perché avevano la speranza di rientrare, io lo so, finché io non mi son sposata... [anche] i miei genitori avevano sempre avuto la speranza di poter rivenire [in Italia], perché c'era la nostalgia, avevano la nostalgia. Dunque questa speranza il Guelfi l'aveva anche lui...

D:Lei mi ha detto, e me lo ha anche scritto,... quando furono licenziati insieme suo padre e Crespi, in una azienda, c'era uno sciopero
R:[C'era] allora uno sciopero, ma anche dei francesi erano stati licenziati, gli stranieri che si mettevano a far politica erano malvisti, [il mio babbo e Crespi] sono stati licenziati...
D:Crespi lei l'ha rivisto quando è tornato dalla Spagna?...
R:Sì, sì, io son sicura di averlo rivisto [quando è tornato] dalla Spagna, perché mi parlava dei combattimenti che erano [avvenuti] in un cimitero, nel cimitero di Huesca, erano in un cimitero, me ne ha parlato Crespi, io l'ho rivisto..., ha lavorato alle miniere di Brassac-les-Mines, Brassac-les-Mines è la Combella, e credo ci sia andato quando si è trovato senza lavoro..., [quando] veniva a trovarci, aveva le palpebre nere, ma nere, allora ha detto: “Ma io ci lascio la pelle [in miniera]”, ... era un bravo amico.


LA RISVEGLIA nuova serie on-line del giornale fondato nel 1872