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COS'E'?
La cannabis o marijuana è una
pianta originaria dell’Asia centrale, ma ormai coltivata in tutto il
pianeta. Le parti utilizzate con maggior principio attivo sono le
infiorescenze (Cime) e le foglie. Le sue varietà sono tantissime, mentre i
suoi derivati sono l’olio (distillazione delle foglie) e l’hashish
(ottenuto dall’impasto della resina della pianta con grasso animale o
miele). Questa sostanza si assume solitamente fumandola, ma la si può
anche ingerire abbinata con dei cibi o sotto forma di infuso
(the).
EFFETTI
Aumento delle
percezioni sensoriali, specie nelle attività ricreative (musica, pittura,
stare tra amici). Aumento irrefrenabile dello stimolo della fame (cosidetta chimica), dilatazione del tempo trascorso, occhi arrossati ed
aumento della salivazione. Gli effetti sono quasi immediati: fumandola
raggiungono il massimo dopo trenta minuti e cominciano a diminuire dopo
un’ora; svaniscono dopo tre. Se ingerita sotto forma di the, torte o
altri alimenti, l’effetto inizia dopo 45 minuti se si è a stomaco vuoto, 2
ore se a stomaco pieno; l’effetto dura dalle 6 alle 12 ore. E’
praticamente impossibile un controllo della quantità ingerita: l’utilizzo
in queste forme è quindi sconsigliato a chi non è un consumatore
esperto.
ABUSO E
INTOSSICAZIONE
Una serie di
ricerche statunitensi, inglesi e canadesi NON hanno rilevato danni
permanenti cromosomici o ai tessuti cerebrali. I danni all’apparato
respiratorio sono paragonabili a quelli causati dal tabacco; in pratica i
guasti di una “canna” sono paragonabili a quelli di quattro sigarette; il
fumo viene trattenuto più a lungo ed è più caldo. Il sistema immunitario
risulta depresso come nel caso d’uso d’alcol o tabacco. Con dosi
elevate si possono verificare effetti spiacevoli e indesiderati come manie
di persecuzione o piccole paranoie. Sul piano fisico queste ultime possono
accompagnarsi a sintomi come tachicardia, mal di testa o senso di
pesantezza. Frequentemente questi problemi sono più evidenti nel caso in
cui si sia scelto di ingerirla attraverso cibi o
bevande.
FUMARE
INSIEME
la cannabis provoca una
intensificazione della percezione dei rapporti con gli altri: maggiore
solidarietà in un gruppo nel quale state bene, paranoia se state con gente
che già non vi piaceva prima. La cannabis ha inoltre un effetto
disintegratore dei rapporti formali e gerarchici, i rapporti imposti dalle
convenzioni vengono mal sopportati.
Da quanto sopra è deducibile il
pericolo rappresentato dall’utilizzo della sostanza in situazioni in cui i
rapporti siano appunto di lavoro, di studio o comunque di impegno e non di
tipo ricreativo. L’impressione che si studi meglio dopo uno spinello è
falsa; in realtà si tende a divagare e a non considerare l’impegno come
inderogabile: si rischia così di combinare casini. Non è stata
dimostrata l’esistenza di una sindrome amotivazionale1 conseguente
all’uso o all’abuso di cannabis. E’ peraltro vero che si rischia di non
valorizzare o non gustare la vita da “regolari” e di cercare di vivere i
momenti ricreativi sempre “fumati”, in particolar modo se si appartiene a
un gruppo in cui si fuma spesso.
(1) sindrome caratterizzata da
mancanza di interesse per la vita, apatia e
passività.
CONSIGLI
Questa sostanza,
pur rientrando tra quelle droghe definite leggere, ha comunque bisogno di
alcuni accorgimenti e attenzioni. Se il vostro scopo è socializzare meglio
con gli altri, non lo otterrete certamente aumentando il dosaggio: si
verificherà invece il contrario. Ciò perché, a dosi elevate, si
rischiano maggiormente gli effetti negativi di cui sopra e si ha comunque
una sensazione di sonnolenza e di abbiocco. Nel caso di forti dosi, è
facile sentirsi male con una sindrome detta di “collasso”: si diviene
pallidi, si suda freddo, si hanno capogiri e nausea; insomma si sta
parecchio male. in questo caso lasciare calmo il soggetto. Se si vuole
sdraiare, aiutatelo a coricarsi molto lentamente; non aumentate il
malessere con un’apprensione eccessiva e appena è possibile fategli bere
acqua con un poco di zucchero. Aspettate un’oretta. Se la usate in
forme diverse dal fumo, non ingeritene dosi massicce perchè una volta
all’interno del vostro organismo non la potrete più eliminare; mentre
invece se fumate, ai primi disturbi potete smettere. Una piccola
percentuale di popolazione risulta ipersensibile alla cannabis e può
andare incontro a brutte esperienze: quindi è consigliabile una forte
cautela nei dosaggi per chi utilizza la sostanza per la prima volta.
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