Le piastrinopenie congenite sono presenti generalmente al momento della nascita o poco dopo, ma alcune forme possono manifestarsi negli anni successivi e addirittura nell'età adulta, specie se di entità lieve tanto da passare inosservate finché non si effettua un emocromo, magari per altri motivi.
Possiamo quindi distinguere 2 gruppi di piastrinopenie congenite:“ La piastrinopenia è la diminuzione delle piastrine nel sangue. Quasi mai provoca emorragie gravi, anche quando le piastrine sono inferiori a 30.000-40.000/mcl „
Numerose sono le possibili cause: infiltrazioni del midollo da parte di malattie tumorali (leucemie, linfomi, metastasi di tumori di altri organi); infezioni contratte dalla madre durante la gravidanza (varicella, rosolia, epatite virale, cytomegalovirus,sifilide); ingestione di alcol o farmaci.
Una piastrinopenia può verificarsi anche in neonati di madri affette da porpora trombocitopenica autoimmune, sindrome di Moschowitz, CID o altre piastrinopenie della gravidanza.
Una forma di piastrinopenia neonatale è la cosiddetta piastrinopenia neonatale alloimmune, causata dalla trasmissione dalla madre al feto di anticorpi diretti contro proteine presenti sulle piastrine del feto (ereditati dal padre) ed assenti sulle piastrine materne.In questo caso le piastrine del feto passano nel sangue della madre il cui sistema immunitario riconosce come estranee le piastrine fetali e comincia a produrre anticorpi che le distruggono.
La terapia, se necessaria, consiste nella somministrazione di piastrine prive delle proteine responsabili della stimolazione: spesso si ricorre a quelle della madre che, essendo negative, non vengono riconosciute dagli anticorpi.ULTIMO AGGIORNAMENTO: giovedì 13 maggio 2004
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