Museo di Storia Naturale Città ¤i Rosate - Sala V



EX AFRICA
SURGIT SEMPER ALIQUID NOVI
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, 5



terza parte






Tratto da un lavoro di:

SILVIO BRUNO
Il Sirrush: mito, religione, archeologia e...realtà¿ 
Ephemeris Novi Mundi, ASIA, IX, 34, 37-69, 2000

a cui vi rimandiamo per poter leggere il testo integralmente.

Per una biografia dell'Autore consulta questo sito: http://www.pna.it/criptozoologia/serpenti.htm




Sulle tracce del chimpekwe e del mok鬩 mb魢頮..




1939. J. E. Hughes in Eighteen Years on Lake Bangweulu, racconta la caccia e l'uccisione, da parte degli indigeni Wa Ushi, di un chimpekwe nelle acque del Luapula che unisce il lago Bangw鯬o al lago Mo鲯.


Dal cadavere di questo supposto dinosauro anfibio, trasportato con grande fatica a riva dai 'viwingo' (una sorta di grandi lance arpionanti, le stesse utilizzate dai cacciatori della trib? fiaccare, uccidere e trascinare gli ippopotami), era evidente che l'animale fosse di colore marrone, privo di criniera sul collo e sul dorso, a pelle liscia, armato sul muso di un corno disposto come quello dei rinoceronti.




Secondo M. Croad, che aveva la reputazione di riconoscere le tracce di tutti gli animali terricoli e semiacquatici della regione, le orme del chipekwe erano assolutamente inconfondibili.


Ma, sia lui che Hughes, ritenevano che il drago fosse scomparso ormai da diversi anni, dall'intera zona.


Inoltre ricorda le osservazioni sul chimpekwe fatte personalmente dal comandante H. C. Maydon, noto cacciatore di belve africane, nelle acque e sulle sponde del lago Mweru o Mo鲯, situato tra il Congo Belga (poi Zaire) e la Rhodesia del Nord (oggi Zambia), in cui sfocia il Luapala che esce dal lago Bangw鯬o.






Ippopotami feriti dal Coje ya mení¡ o Leone d'acqua in Angola...



1947. Lo zoologo tedesco Ingo Krumbiegel esamina criticamente, in uno specifico articolo, tutte le testimonianze raccolte sul Coje ya mení¡¦#060;/B> in Angola, a cominciare da quelle, prioritarie, di Ilse von Nolde (si veda 1953) e giunge alla conclusione che le particolari ferite osservate a pi?rese su diversi ippopotami, prede preferite della belva siano state inflitte o da un grosso felino con zanne a sciabola o da un varano grande almeno quanto l' indonesiano (oltre 350 cm di lunghezza e un peso superiore ai 130 kg) o, al limite, da un sopravvissuto dinosauro.



1948. Lo zoologo americano Ivan T. Sanderson, nell'articolo There could be Dinosaurs, pubblicato il 3 gennaio dal Saturday Evening Post, riferisce come F. Gobler, un celebre cacciatore di belve dell'Africa del Sud, appena rientrato da un viaggio professionale in Angola, scriva, sul Cape Argus di Capetown, che le paludi di Dilolo sono abitate da un dinosauro, chiamato chimpekwe dagli indigeni.

Questo animale, pesante intorno alle 4 tonnellate, ha la testa simile a quella di un sauro e il suo corpo 蠵na via di mezzo tra quelli di un elefante, di un rinoceronte e di un ippopotamo. Sul quotidiano africano sarebbe stata pubblicata anche una foto della bestia, foto per򠣨e Sanderson non riproduce e, inoltre, non riporta gli estremi (date etc.) della sua fonte giornalistica.



1953. Il criptozoologo W. Ley pubblica, nel mese di dicembre su Aní­¡l Life, l'articolo Congo Dragon, in cui riprende in parte quanto da lui già °resentato sull'argomento nel 1948 (si veda anche 1947). E cio躠secondo Ilse von Nolde, vissuta circa 10 anni nell'Angola orientale, gli indigeni dell'Alto Cuanza le segnalarono a pi?rese la presenza 'in loco' di un animale semianfibio, denomimato Coje ya menia (= leone d'acqua).

A loro dire tale animale ruggisce quasi come un leone, è ­olto pericoloso, poco pi?nde di un ippopotamo e si nutrirebbe di questi mammiferi.





Quando i pigmei Bamitabas sorpresero un mok鬩 mb魢鮮.




1958 o 1959. Secondo le informazioni raccolte da James Powell e da Roy P. Mackal (si cfr. 1980), confermate anche dal cacciatore e guida di safari Christian Le No鬦#060;/B> che conosce molto bene la zona del lago T鬩 (Congo), i pigmei Bamitabas sorpresero un mok鬩 mb魢馣060;/B> mentre usciva da un canale naturale ed entrava nel lago.

Decisero allora di tagliargli la ritirata. Con rami e tronchi costruirono in fretta una sorta di barricata nel tratto dove l'animale avrebbe dovuto passare per uscire dal lago. Riuscirono così ®on solo a fermarlo, ma persino a ucciderlo a colpi di zagaglia. Poi lo fecero a pezzi, operazione che richiese molto tempo. Tutti i pigmei che mangiarono la sua carne morirono avvelenati.




Jacques Mangin, un cacciatore francese di Impfondo, testimoni򠤩 aver visto la carcassa della bestia, ma di non essere riuscito a recuperarla a causa di un'inondazione che spazz򠶩a ogni residuo dell'animale.



Comunque, i tronchi e i rami di maggior mole, utilizzati per costruire la palizzata, "erano ancora visibili sulla sponda del lago fino a poco tempo fa".






James Powell, un esperto di rettili, che ha vissuto a lungo in Africa ha raccolto
molte testimonianze su alcuni strani rettili...


1976. L'erpetologo statunitense James Powell, che per conto dell? International Union for Conservation of Nature and Natural Resources svolge in Gabon ricerche sui coccodrilli, ottiene molte informazioni sugli animali della zona dallo stregone Fang.


Powell mostr򠡬lo stregone Fang le figurine di svariati animali chiedendogli d'identificarli. Quando lo stregone vide il disegno di un brontosauro rispose, immediatamente e con estrema naturalezza, che si trattava del n'yamala: un animale raro, visto soltanto ?dai pi?vi tra i migliori cacciatori?.


Esso vive esclusivamente in laghi remoti, dove la giungla è °i?ta, nutrendosi con i grossi frutti, simili a noci, di una pianta che cresce vicino all'acqua.









Il giorno dopo, avendo ottenuto una canoa e alcuni rematori dall' Ospedale di Lambar鮩, Powell si sposta pi?alle di 80 miglia, lungo il basso corso dell'Ogoou鬦#060;B> fino al villaggio Omien鮦#060;/B>


Ripete a molti indigeni il test delle figurine e i risultati confermano "ci򠣨e ho saputo al villaggio Fang. Le figurine rappresentanti un brontosauro e un plesiosauro furono entrambe identificate come n'yamala."





Tra le numerose testimonianze raccolte da James Powell, riportiamo a titolo di esempio quella apparsa sull' Explorers Journal (numero 59, pag. 90) del 2 giugno 1981.



1977. "Informatore: Daniel Mambombo, insegnante di scuola superiore.


Racconta che tre anni prima, nel 1977, circa alle tre del pomeriggio ha visto un mokele mbembe emergere con il collo dall'acqua della Likouala aux Herbes, un chilometro a monte di Epena.



Egli identifica spontaneamente il disegno di un libro che raffigura un brontosauro che emerge dall'acqua, con l'animale che ha visto.
Si trovava sulla riva, a soli dieci metri... lo ha guardato solo di sfuggita perché ¥ra spaventato, poi si è ¤ato alla fuga.

Riferisce che, secondo la gente, è ­eglio non parlare dei propri incontri col mokele-mbembe; tuttavia, tenterà ¤i descriverlo: l'animale era grigio, il collo grosso come la gamba di un uomo; la testa e la bocca erano simili a quella della copertina del libro. Avendo visto una piccola parte del corpo è ³icuro che non si trattava di un serpente. Nel punto in cui si congiungeva col corpo, il collo si ingrossava."




1981. In ottobre Mackal ritorna nell'area del Lago T鬩 alla ricerca del mok鬨 mb魢鬠in compagnia del collega Richard Greenwell, del geologo Justin Wilkinson, della fotografa Mary Womack e del biologo congolese Marcellin Agnagna. I risultati sono negativi.



A settembre, una nuova spedizione, organizzata dai californiani Herman e Kia Regusters, visita la regione del lago T鬩. Avvistano l'animale, ma, per tutta una serie di maldestre situazioni dovute anche alle forti emozioni causate dall'incontro, le foto scattate non sono di buona fattura e quindi non possono costituire una prova inoppugnabile.





1983. Il 2 maggio, sulle rive del T鬩,
un lago sperduto fra le foreste del Congo settentrionale, il biologo congolese Marcellin Agnagna e i due indigeni che l'accompagnavano scorgono in acqua, a circa 250 m da loro, la testa, il collo e il dorso di una creatura che "non poteva essere né µn coccodrillo, né µn lamantino, né µn ippopotamo, né µn grosso pitone; lasciava l'impressione di essere un... dinosauro!".


L?animale, di colore bruno sulla pancia e nero sul dorso, sembrava non superare i 5 metri di lunghezza.
"Malheureusement, une fausse manoeuvre emp飨a le film tourn頠 cette occasion d'鴲e impressionn頥t les photos ne montrent pas grand chose de probant en raison de la distance."






1986. L?esploratore scozzese Bill Gibbons organizza l'Operazione Congo alla ricerca del mok鬩-mb魢鮦#060;/B> Ma per tutta una serie di intralci burocratici, riesce soltanto ha trovare varie impronte lasciate certamente da animali che non sono elefanti, la sola grande specie conosciuta della regione.




1987. Roy P. Mackal, in A Living Dinosaur? In Search of Mok鬩 Mb魢鬠difende la tesi della sopravvivenza del "drago congolese" e offre un premio di 2.000 dollari a chi riuscirࠡ presentare una valida prova sulla sua esistenza.






1987, settembre, e 1988, marzo. La televisione giapponese organizza una spedizione al lago T鬩 per riprendere il mostro. Nel 1988 gli operatori, muniti di apparecchiature molto sofisticate, si fermano ben 35 giorni sulle rive del lago. I risultati sono negativi.



1991. I giapponesi ritornano sul lago T鬩, sempre con la speranza di riuscire a stanare il dinosauro. Ma un membro della spedizione 蠰reso in ostaggio dagli indigeni Bohas e tutto finisce senza un dato di fatto.



1992. Bill Gibbons ritorna sul lago T鬩 per esplorare dettagliatamente tutta la zona in vista di una prossima, pi?ortante, spedizione. I risultati sono nulli. I molti problemi creati dai turbolenti Bohas e dalle autorit࠰olitiche del Congo consigliano, per򬠤i desistere per il momento ?sperando che vengano giorni migliori?.



Per saperne di pi?la ricerca di dinosauri viventi in Africa potete consultare questi siti:







E adesso che avete visto come si fa perchè ®on organizzare voi stessi una spedizione nel pi?fondo dell?Africa (in the darkest of Africa)?



Vi forniamo qui di seguito una mappa aggiornata e le coordinate di un sito Foundry Website dove trovare tutta l?assistenza e l?equipaggiamento necessario (armi, guide, strumentazioni e provviste).








    INDIETRO





INDIETRO
   




MUSEUM HALL - ELEFANTI DELL'IMPERO - UN DROMEDARIO CHIAMATO CAMMELLO - ANIMALI E PUBBLICITA' - SERPENTI DI MARE - EX AFRICA SURGIT... - TROVARE UN ICAROSAURUS ... -
GLI INCENDI SOTTERRANEI - I CANI SOLDATO - IL PESCE MARTELLO - SQUALI MISTERIOSI -
ALPACAROSATE allevamento di alpaca - LA STRANA COPPIA - SHANTI MANDA UNA EMAIL AL CURATORE DEL MUSEO...