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ITINERARIO NATURALISTICO N. 1
LE CASCATELLE
a cura di Charlie Tessari
In assoluto l'escursione più breve e semplice, che in poco tempo vi porta in
un anfiteatro naturale incantevole.
Dal Museo etnografico, in Borgata Bach., il sentiero segnalato è sulla destra,
e dopo due ponticelli in legno, vi invita a proseguire nei meandri di questo piccolo
canyon scavato nel Rio del Mulino (le sorgenti si trovano sotto ai Laghi d'Olbe). Vi
accorgerete immediatamente che l'ambiente è caratterizzato da pietre verdi e
stratificazioni molto interessanti; il sentierino che accosta il torrente arriva fino alle
pendici della cascata maggiore e vi darà modo di rinfrescarvi nelle giornate più calde.
Nel periodo di agosto, all'entrata del sentiero, troverete delle piante di
lampone, e se siete osservatori attenti, poco dopo i ponticelli, scorgerete pochissimi
esemplari della campanula gialla (Campanula thyrsoides), nonché di rosa alpina (Rosa
pendulina).
Tempo di percorrenza: 10 minuti
Periodo consigliato: Primavera/estate/autunno
Dal 15 giugno al 15 settembre tutto il percorso è illuminato fino alle ore 23.00
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ITINERARIO NATURALISTICO N. 2
CIMA SAPPADA - PIANI DEL CRISTO
a cura di Charlie Tessari
Escursione facile, adatta a tutti gli escursionisti, anche i meno allenati.
Percorso ben segnalato, non pericoloso e senza problemi di orientamento, anche se non lo
consigliamo dopo precipitazioni abbondanti, perché fangoso.
Da Cima Sappada, si prende la strada asfaltata che dalla Chiesa attraversa le
case della borgata, e si percorre circa 1 km. fino alla stradina stretta laterale sinistra
con indicazione "SORGENTI DEL PIAVE-VAL SESIS"; il sentiero s'accosta alla
destra del torrente e risale lungo un percorso divertente che è stato di recente
ripristinato con dei tronchi in legno per farvi attraversare i numerosi corsi d'acqua che
vanno ad alimentare il Piave. Sarete attorniati da un paesaggio naturalistico molto
suggestivo, caratterizzato dalla formazione rocciosa di calcari verdi lisci, dalle limpide
acque del torrente; il profumo del bosco di abeti rossi, il silenzio, interrotto solo dal
canto degli uccelli e dal Piave, renderanno molto piacevole questa facile escursione.
Dopo una breve rampa in salita, lungo scalini in legno che seguono la naturale pendenza
del terreno, attraverserete la strada principale per poi immettervi, ancora sulla destra,
su un sentiero che sfocia ne bel mezzo di sedimenti glaciali, dove scorre il Fiume Piave
che offre degli scorci stupendi.
Si raggiunge quindi il Rifugio PIANI DEL CRISTO.
Durante il percorso avrete modo di individuare, a seconda del periodo, diverse specie
floristiche, tra le quali la vulneraria (Anthyllis vulneraria), il tarassacco (Taraxacum
officinale), il ranuncolo ( Ranunculus acris), la cresta di gallo (Rhinatus
alectorolophs), il geranio silvano (Geranium sylvaticum) la manina rosea (Gymnadenia
conopsea), l'acquilegia scura (Aquilegia atrata), il raponzolo e tante altre specie
vegetali.
PERIODO CONSIGLIATO: ESTATE/AUTUNNO
LUNGHEZZA PERCORSO: KM. 2,5 CIRCA
DURATA DEL PERCORSO 45' - 1 ORA
DIFFICOLTÀ': ESCURSIONE FACILE
DISLIVELLO IN SALITA: MT. 130
ALTITUDINE MASSIMA: MT. 1420
ITINERARIO NATURALISTICO N. 3
SAPPADA - LAGHI D'OLBE
a cura di Charlie Tessari
Escursione di media difficoltà che richiede una minima esperienza di montagna,
allenamento, equipaggiamento idoneo e adeguata prudenza.
Partenza dalle Scuole Elementari e medie di Sappada (mt. 1242) in borgata Muhlbach; la
strada sterrata (sentiero 135 percorribile con jeep), dopo un breve tratto si affaccia a
sinistra sulle cascatelle, e subito dopo vi concede la vista del paese in direzione Est
(verso Cima Sappada) con i monti Siera, Creta Forata, Cimon e Tuglia che fanno da cornice.
Seguite quindi la pista di sci lungo un terreno compatto e largo con varietà di pendenze
e tornanti che vi porteranno alla partenza - arrivo della seggiovia Sappada 2000 a quota
1852.
Sulla destra, dopo la seggiovia, troverete una stradina che, dopo un paio di tornanti ed
un breve tratto in diagonale, vi farà attraversare la pista di sci principale per poi
continuare lungo il sentiero 140.
Arriverete quindi ad un bivio: a destra il sentiero sassoso caratterizzato da dolomia
ladinica; a sinistra sentiero più tortuoso che sconsigliamo dopo giornate di pioggia,
più breve del precedente anche se più impegnativo.
Si continua lungo il sentiero 140 che s'incontra a quota 2050 circa, con il sentiero 138
proveniente dalla Val Sesis (Baita Rododendro mt. 1460); vi accorgerete come
improvvisamente è cambiata la litologia de terreno, dalla formazione terrigena alla
Dolomia Ladinica.
L'ambiente naturale circostante è magnifico: lungo i prati pascoli, contornati dalla
cresta del Monte Ferro e dal Monte Lastroni, vi terranno compagnia i fischi delle numerose
marmotte.
Passata la casera d'Olbe (mt. 2089), in poco tempo si arriva alla cappellina che sovrasta
il maggiore dei laghi d'Olbe, in un incantevole scenario alpino.
Le acque dei laghi sono abitate da piccoli pesciolini (sanguinerole) e da salamandre nere.
I gracchi alpini, la famiglia dei corvidi, per nulla intimoriti dalla presenza dell'uomo
sono numerosi.
Consigliamo agli escursionisti più allenati di proseguire per il PASSO DEL MULO mt. 2356
(45' di cammino), oppure per la cima del Monte Lastroni Mt. 2450 (1 ora di cammino).
Per i meno allenati, suggeriamo di utilizzare la seggiovia DUEMILA fino al rifugio
omonimo, e di prendere il sentiero 140 duecento metri più sotto.
Dai Laghi D'Olbe, fate ritorno servendovi del sentiero 135.
PERIODO CONSIGLIATO: ESTATE/AUTUNNO
LUNGHEZZA DEL PERCORSO: KM. 6 CIRCA
DURATA DEL PERCORSO: 3 ORE E MEZZA CIRCA
DIFFICOLTÀ: MEDIA (attenzione alla mutabilità delle condizioni atmosferiche)
DISLIVELLO IN SALITA: mt. 914
ALTITUDINE MASSIMA: mt. 2156

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