Il midollo emopoietico è l'organo in cui avviene la produzione e maturazione di tutte le cellule del sangue: globuli rossi, globuli bianchi, piastrine.
È anche
chiamato midollo osseo e non va confuso con il midollo spinale. E’
localizzato
nella parte più interna di molte ossa (vertebre, cranio, coste, ossa
lunghe
delle braccia e delle gambe), la cosiddetta parte spugnosa, dove le
cellule
emopoietiche sono mescolate a grasso e ad altri tipi di celle che
formano lo
stroma, una specie di tessuto di sostegno e nutrizione delle cellule
emopoietiche.
Il complesso processo di produzione delle cellule del sangue è
chiamato
emopoiesi, termine mutuato dalla lingua greca che significa
letteralmente
produzione del sangue.
L'emopoiesi è un fenomeno affascinante e per molti versi ancora non
ben
conosciuto: esso inizia con la differenziazione di particolari
cellule, le
cellule staminali totipotenti (altri termini sono progenitori o
precursori), da
cui originano tutte le cellule del sangue.
“ Il midollo è la sede di produzione di tute le cellule del sangue: globuli bianchi, globuli rossi, piastrine. Ogni giorno vengon prodotte migliaia di miliardi di cellule che sostituiscono quelle morte o distrutte „
Le cellule staminali sono numericamente molto scarse nel midollo, ed
hanno la
capacità di dividersi sotto lo stimolo di particolari molecole
chiamate
citochine prodotte dallo stroma e da numerosi altri tipi di cellule.
Ad ogni
divisione della cellula staminale segue la formazione di due cellule:
una
cellula identica a quell’originaria (che contribuisce a mantenere il
pool delle
cellule staminali impedendone così l’esaurimento), un'altra
leggermente più
matura e differenziata, anche se ancora non funzionante. Questa
seconda cellula,
sempre sotto l'influsso delle citochine, dà origine a due cellule:
una identica
alla cellula madre, una un po’ più matura di quest’ultima. Il
processo si ripete
per numerosi cicli finché, negli stadi terminali le cellule perdono
la capacità
di dividersi, ma completano la maturazione e passano nel sangue
periferico.
Poiché ogni divisione cellulare porta alla formazione di due cellule,
alla fine
del processo di maturazione, a partire da una singola cellula si sono
formate
diverse centinaia o migliaia di cellule.
Le peculiari caratteristiche delle cellule staminali hanno notevoli
risvolti
pratici, soprattutto nel trapianto di midollo osseo, in quanto sono
proprio
queste cellule, una volta trapiantate, ad assicurare la
ricostituzione del
midollo emopoietico nel ricevente, il cui midollo originario era
stato
distrutto dalla chemioterapia e/o radioterapia.
Inoltre, in caso di necessità, come avviene in molte malattie, le
cellule
staminali possano essere "indirizzate" verso una via di maturazione
piuttosto
che un'altra, garantendo una rapida ricostituzione delle cellule
mancanti: per
esempio in caso di anemia, le cellule staminali possono essere spinte
a produrre
più globuli rossi sotto l'influsso dell’eritropoietina; oppure in
caso di
leucopenia l'aumento di specifici fattori di crescita induce le
cellule
staminale a produrre più globuli bianchi.
D'altra parte le cellule staminali possono andare incontro ad
alterazioni
patologiche che provocano una diminuzione di due o più tipi di
cellule nel
sangue periferico: è quanto si verifica, ad esempio, nell'anemia
aplastica, in
cui si assiste ad un calo più o meno cospicuo di tutte le cellule
ematiche, o in
molti tipi di leucemie acute (che sono la conseguenza di un danno
cromosomico
verificatosi in una cellula staminale), in cui si può avere anche
anemia e/o
piastrinopenia.
Le cellule staminali circolano anche nel sangue periferico, anche se
in numero
molto basso in condizioni normali; esse aumentano comunque in modo
considerevole
durante il periodo di aplasia indotto dalla chemioterapia e/o
radioterapia.
Sebbene non facilmente riconoscibili morfologicamente, anche a causa
della loro
rarità, esse possono essere oggi facilmente identificate mediante
sofisticate
tecniche di laboratorio (per esempio mediante l'identificazione
dell'antigene CD
34), raccolte dal sangue periferico mediante apposite macchine (i
separatori
cellulari) e quindi reinfuse nel paziente. Questo ha permesso la
sempre maggiore
diffusione del trapianto autologo a partire dalle cellule staminali
periferiche
piuttosto che da quelle midollari.
Un ruolo molto importante nell’emopoiesi è svolto dalle citochine. Con questo termine s’intende collettivamente un numero sempre più grande di molecole, prodotte da diversi tipi di cellule, che funzionano in pratica come degli ormoni che sono in grado di stimolare le cellule staminali e numerosi altri tipi cellulari. Le citochine funzionano come dei veri e propri messaggeri che garantiscono la comunicazione fra i vari tipi di cellule del sistema emopoietico ed immunitario, garantendone la funzione e la sopravvivenza. Fra le più importanti citochine ricordiamo: Le interleuchine, di cui oggi se ne conoscono almeno 18: alcune di esse, come l'interleuchina 3 sono in grado di stimolare le cellule staminali verso la differenziazione in più tipi di cellule; altre come l'interleuchina 6 (che stimola i linfociti B a trasformarsi in plasmacellule) hanno un’attività ristretta ad un solo tipo di cellula. I fattori di crescita : anche in questo caso alcuni di essi hanno un’attività ristretta verso un solo tipo di cellule (per esempio le eritropoietina che stimola principalmente le cellule staminali a formare globuli rossi) o la trombopoietina che stimola la produzione di piastrine; altri hanno invece un’attività più estesa e stimolano la formazione di più tipi di cellule. Alcune di queste citochine sono in commercio, in quanto possono essere prodotte in grande quantità con le moderne di ingegneria genetica. Esse risultano molto utili in numerose condizioni cliniche.
Il midollo emopoietico può essere facilmente esaminato mediante osservazione al microscopio dopo essere stato prelevato mediante biopsia o agoaspirato . Si può valutare così l’aspetto dei vari tipi di cellule, il loro numero e farsi un’idea della bontà o meno dell’emopoiesi globale, almeno nelle sue fasi finali, poiché, come abbiamo già detto, le cellule staminali non sono riconoscibili morfologicamente. Nel midollo normale si distinguono essenzialmente tre generazioni o linee cellulari:
1. La serie eritroblastica che comprende tutte le cellule a partire dal proetriblasto (il primo precursore della serie identificabile al microscopio) fino agli eritrociti. Il processo di maturazione dei globuli rossi a parte dalle cellule staminali è chiamato eritropoiesi.ULTIMO AGGIORNAMENTO: mercoledì 9 giugno 2004
Le notizie contenute nel S.I.E. hanno solamente scopo
diivulgativo (notizie più aggiornate sul sito http://www.antologiamedica.it/)notizie più aggiornate sul sito http://www.antologiamedica.it). In particolare non possono essere considerate
sostitutive delle informazioni fornite dal personale sanitario
responsabile dei singoli casi. Si declina ogni
responsabilità per ogni uso scorretto delle informazioni
contenute nel sito, soprattutto se esse sono utilizzate per la
diagnosi e terapia di qualsiasi malattia o disturbo. E'
sempre consigliabile in questi casi rivolgersi al proprio
medico.Per altre informazioni potete rivolgervi all' Autore
all'indirizzo:ematologia@yahoo.it