- Come ogni famiglia nobile e antica anche i Savoia
avevano il loro stemma, cosicché tutti li potessero riconoscere facilmente.
- Gli stemmi di oggi sono i LOGO (i marchi) delle
aziende e delle squadre sportive, che hanno la stessa funzione che avevano gli
stemmi medievali.
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Secondo
Jean d’Orville,
detto
il Cabaret, sul primo stemma di Casa
Savoia c'era un'aquila nera in campo oro, dono dell'Imperatore al suo fedele
scudiero Beroldo; solo dopo la seconda crociata, di
Amedeo III e di Luigi VII di Francia, Casa Savoia ha
utilizzato l'emblema con una croce bianca in campo rosso.
- Le vicende che portarono a questo secondo stemma sono
raccontate in modo alquanto fantasioso dallo storico di
Amedeo VIII, preoccupato più di far piacere al suo
padrone e di dimostrare la discendenza sassone della stirpe che di
rispettare la verità, ma credo comunque che valga la pena di leggerle.
- "Il re di Francia, convinto da san Bernardo a partecipare alla crociata, si stava organizzando
con una prudente calma (se la prendeva comoda). Il Papa e l'Imperatore decisero di
stringere un po' i tempi ed affidarono un'armata al conte di Savoia
Amé III incaricandolo di andare in avanscoperta.
- Quest'ultimo s'imbarcò e giunse a Rodi dove venne a
sapere dal Gran Maestro dei Cavalieri
dell'isola che una importante città cristiana era assediata dai Saraceni e rischiava di cadere in
loro mano. Senza attendere il re di Francia Savoiardi e Cavalieri di Rodi
veleggiarono verso la Terra Santa. Poco dopo la partenza incontrarono la flotta nemica
ed ingaggiarono una
furibonda battaglia in cui perse subito la vita il gran maestro.
- I Cavalieri, forse per non perdere coraggio,
chiesero ad Amedeo d'indossare la tunica del loro gran maestro defunto; egli
accettò di buon grado.
- Dopo una furiosa battaglia i
Saraceni furono sconfitti e la città fu salvata. La notizia si diffuse presto
in tutto il mondo cristiano e il re di Francia fu più sollecito nei suoi
preparativi.
- Il nuovo gran maestro disse ad Amedeo che, se
voleva, poteva continuare a portare i colori di cavaliere di Rodi in
ricordo della vittoria.
- Ma il Conte, la cui famiglia aveva ricevuto
dall'Imperatore il precedente stemma: aquila nera in campo oro, non si sentiva
di adottare lo stemma dei cavalieri senza prima aver ottenuto il
permesso imperiale. Tornato a Roma chiese all'Imperatore se poteva indossare
la croce bianca in campo rosso dei Cavalieri di Rodi.
- L'imperatore, che
gli era riconoscente per il coraggio dimostrato, l'autorizzò e, per otto
secoli, questo fu l'emblema dei Savoia.
- Verde e
Rosso
- Questi due colori più che Casa Savoia indicano i due
conti più famosi: Amedeo VI, "Conte Verde" e Amedeo VII "Conte Rosso". La loro
fama dipende anche dal fatto che i due adottarono i loro colori preferiti come
emblema: vestirono se stessi e il loro seguito di tale tinta e quando erano in
uno dei tanti castelli tutti erano certi della presenza del conte perché
perfino sulla facciata venivano stesi drappi del colore favorito.
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Dopo l'unità d'Italia lo stemma dei Savoia fu inserito
al centro de rettangolo bianco della bandiera nazionale.
- Ovviamente, da quando l'Italia è repubblica lo stemma e
stato tolto dalla bandiera.
- Lo stemma è ancora in uso nella regione Piemonte e
nella Savoia francese.
- Mi hanno chiesto se i colori verde e rosso dei due
Amedei hanno a che fare col tricolore d'Italia. La risposta è no.