Sai Baba e Gesù Cristo

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Discordanze o cattive interpretazioni?

Howard Murphet dice:

"Quando nel Vangelo Cristo dice: «Io sono la porta, e chiunque entra in Me sarà salvato», ed anche «Io sono la Via, la Verità e la Vita, e nessuno giunge al Padre se non per mezzo Mio», certamente parla come il Sadgurù, che porta i suoi seguaci fino a Dio.

Molti Cristiani interpretano queste parole nel senso che Dio si può raggiungere solo per mezzo di Gesù in persona; ma può una persona ragionevole accettare un'interpretazione così restrittiva delle parole di un grande Maestro spirituale? Se quell'affermazione è stata distorta dagli scribi, in originale forse suonava così: «Nessuno arriva a Dio senza l'aiuto di un Illuminato.»

In questa affermazione concordano tutti i Veri Maestri che, tutti, hanno detto della difficoltà se non dell'impossibilità di giungere a Dio senza la guida di qualcuno che abbia già raggiunto la Meta e sia pienamente conscio della propria unità con il Divino."

Murphet Howard, Sai Baba. Invito alla gloria, Organizzazione Sathya Sai Baba Italia, Pontevecchio Magenta, 1983, p. 95

Dice Ron Laing:

"Naturalmente quando parlo a Gesù Cristo non mi riferisco all'uomo Gesù di Nazareth, ma al Supremo Essere Celestiale, il Cristo (dal Greco "Christos", che significa "l'Unto del Signroe") che lo protesse e lo guidò, probabilmente dal momento del suo battesimo nel Giordano. Alcuni credono che il Cristo sia un'Entità Cosmica responsabile non solo del nostro sistema solare, e da ciò potrebbe aver avuto origine l'insistenza della Cristianità ortodossa sul "Figlio Unigenito".

Mason Peggy - Laing Ron, L'incarnazione dell'Amore, Edizioni Milesi, Modena, 1996. 179