Sai Baba e Gesù Cristo:
Due Incarnazioni di un'Unica Realtà
Gesù Cristo, Incarnazione Divina, nato e vissuto duemila anni fa
in Palestina.
Sri Sathya Sai Baba, Incarnazione Divina nato nel 1926 in
India. Vivente.
Esistono importanti paralleli tra queste due Incarnazione
Divine.
Gli insegnamenti contenuti nei Vangeli e nelle parole di
Sathya Sai Baba sono simili e corrispondenti. Questi insegnamenti sono universali ed eterni, non
appartengono cioè a nessuna cultura, popolo o religione. Gli insegnamenti dei
grandi Maestri di Verità non si contraddicono, ma piuttosto si confermano l'uno
con l'altro e si completano.
Perciò non vi è né vi potrà mai essere
contraddizione tra le parole di Gesù e quelle di Sai Baba. Entrambi infatti
parlano di amore e di unità. Lo scopo della loro missione è
unico: l'elevazione spirituale dell'umanità. Anche se provengono da contesti culturali e geografici
diversi, il sincero ricercatore della Verità arriverà a capire che la Fonte
che ha ispirato ed ispira entrambi è la stessa.
Gesù Cristo, Figlio di Dio, venne a salvare l'umanità insegnando un
vangelo di amore, fede, speranza e carità. Sopportò opposizioni,
venne calunniato e
deriso, con una congiura venne
arrestato ed infine crocifisso. Accettò la morte in croce e risorse dopo
tre giorni per glorificare Dio.
Sri Sathya Sai Baba è venuto a salvare l'uomo
insegnando un cammino di amore e di fratellanza. Egli dedica l'intera sua vita
all'aiuto del prossimo, realizza opere umanitarie e sociali, insegna una
dottrina di elevazione spirituale basata sull'amore, la verità, la
rettitudine, la pace, la non violenza. La sua vita intera è un
sacrificio quotidiano per il prossimo.
Il Cristianesimo è una via, ma non l'unica via.
Gesù Cristo è una Incarnazione Divina, ma non l'unica ed
irripetibile Incarnazione
Divina. Gesù Cristo non è più grande di Krishna, di Buddha, di Sai Baba
o di altri Salvatori dell'umanità. Dire che Gesù Cristo è "l'unico salvatore del
mondo" è un affronto e un'offesa per tutte le altre religioni. Esaltare il
Cristo e poi offendere le altre religioni significa offendere anche Gesù stesso
ed i Suoi insegnamenti.
Gesù di Nazareth fu una incarnazione del Cristo
Eterno, di quell'Entità Cosmica conosciuta come il "Verbo" (Logos). Il Cristianesimo
originario conosceva questa verità.
Tutti i grandi condottieri dell'umanità offrono valide vie di
salvezza all'uomo. Dio infatti, invia i Suoi messaggeri in ogni epoca
della storia ed in ogni luogo geografico
e parla all'uomo attraverso il filtro della cultura, dell'epoca, degli usi e
costumi di chi Lo
ascolta.
Credere che Dio abbia mandato, nell'intera storia dell'uomo, una sola volta Suo
Figlio attraverso Gesù Cristo con lo
scopo di salvare l'intera umanità della terra
in ogni epoca futura, oltre che ingenuo,
è anche presuntuoso.
Gesù non ha mai affermato di essere l'Unico Figlio di
Dio.
"Il dualismo Cristo-Baba è solo morfologico e fisico, non ontologico. Le differenze fra i due sono soltanto dovute al tipo di incarnazione di cui si è rivestita l'Unica Realtà. Storicamente sono due involucri corporei, due templi dello Spirito Supremo: quello di Gesù, che ospitava il Cristo, e quello di Sai Baba, altra cattedrale di Dio, in una manifestazione
differente." (Don Mario Mazzoleni, Un sacerdote incontra Sai Baba, Armenia Editore, 1991, p. 110)
L'insegnamento di Sai Baba è in contrasto con quello di
Gesù Cristo?
No, non è in contrasto. Anzi, si può dire che lo
conferma o lo completa.
Alcuni cristiani devoti di Sai Baba, che hanno
assistito ai Suoi prodigi, confessano:
Prima potevamo qualche volta pansare che
i miracoli di Gesù non fossero realtà, ma leggenda. Come San Tommaso,
avremmo voluto vedere con i nostri occhi. Adesso che abbiamo visto di persona
un nuovo Messia che compie gli stessi prodigi incredibili di Gesù, ci
rendiamo conto che anche quelli di Gesù non erano leggende, ma realtà. E
allora riscopriamo che il vangelo aveva ragione e rafforziamo la nostra fede
in Cristo.
R.L. Buttafava, Sai Baba e la reincarnazione, Modena, 1995, p. 60
Dice Eugen Drewermann, teologo cattolico:
... Cosa ci impedisce, anche come cristiani, di
riconoscere la saggezza e la verità della credenza induista, secondo la quale
Vishnu, la seconda persona della triplice divinità, ritorna sempre di nuovo
sulla terra, in ogni stadio di sviluppo della vita, per rendersi visibile in
forme e sembianti perennemente diversi?
Eugen Drewermann, teologo cattolico. Io discendo nella barca del sole (Edizioni
Rizzoli, p. 234)
Sai Baba è un Maestro dei Veda ed insegna
che il nucleo essenziale dell'uomo è divino, che il Sé interiore ha la stessa
natura della Divinità. Questo è in contrasto con gli insegnamenti di Gesù? No. Dice
Swami Vivekananda:
"V'è poca differenza tra
la pura religione di Cristo e quella del vedanta.
Nel primo cristianesimo appare anche l'idea dell'umanità;
il Cristo tuttavia predicò al popolo anche concezioni
dualistiche, certamente allo scopo di dargli
qualcosa di tangibile cui aggrapparsi, che lo aiutasse
verso le vette dell'ideale. Lo stesso profeta che pregava
il "Padre nostro che sei nei cieli"
proclamò anche "Io e il Padre mio siamo uno".
Sapeva che, attraverso il
"Padre che è nei cieli" si giunge all'"
Io e il Padre mio siamo uno".
Nella sua predicazione c'erano solo benedizione e amore;
ma subito dopo di lui si insinuarono l'egoimo e l'intolleranza;
il cristianesimo degradò a qualcosa di non molto superiore alla
religione del profeta arabo: egoismo e ignoranza
fu la lotta per mantenere il piccolo io,
quel disperato aggrapparsi all'io di cui si
desiderava la conservazione non solo in questa vita ma anche dopo la morte.
Su questa base di attaccamento al proprio io molti
cristiani basano il loro modo di concepire l'altruismo e la moralità.
Dio ci salvi se la moralità dovesse derivare da una
simile concezione!"
(Dal 4°discorso sul vedantismo pratico di
Swami Vivekananda a Londra, 18 Nov.1896)

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