"Vi fu un tempo in cui, inesplicabilmente, non c'eravamo"











Tatiano dice anche che tuttavia, di qui in avanti, non si riuscirà più a concepire la vita sul pianeta Terra senza di noi. Io non so quanto si reggerà, ma finché i tiranti tengono, bimbe, vedrete che vi s'insemina tutte.

In questa sezione sono raccolti alcuni degli articoli di giornale che accennano alla nostra folgorante carriera, nonché una scelta di immagini dai nostri concerti.


Teologia a cena: Tatiano detta legge anche in gastronomia


Imperdibile intervista a Guapo!


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"Noi cinici?!"
I Maracaibo si difendono dalle recenti accuse
[dal "Corriere della Sera tardi quasi ora d'andare al discopub" del 21/10/2000]

L'aumento delle quotazioni del salgemma a Piazza Affari (lo spingardino di Santiago ne ha sgangiato a tonnellate) è solo uno degli effetti dei recenti scontri di piazza tra il popolo dei Maracaibo (decine di migliaia di ragazzine urlanti e graffianti) e qualche sparuto manipolo di benpensanti (vecchi e gelosi) che hanno tentato di contestare "crudezza di cuore" e "insensibilità ai problemi dell'uomo" ai Maracaibo.
Il pomo della discordia è stata una recente apparizione di Tatiano, che ha sfilato per le vie di Gatteo Mare avvolto in una preziosa pelliccia di Giaguaro Himalayano. "Ma... ma ne sopravviveva un solo esemplare!" Hanno gridato alcuni ecologisti. "Appunto ho mandato Santiago a tirargli il collo - ha risposto sbadigliando il cantante solare - doveva essere terribile per questa povera bestia stare isolata su quelle montagne, senza ragazzine, e soprattutto senza potersi neanche tirare un mantrugione ché sennò si strinava il batacchio con gli unghielli!" A quel punto è scoppiata la bagarre interrotta solo dall'arrivo di un carrarmato pilotato da Cucurrucho che ha schiacciato un vaso di fiori e (metaforicamente) gli ecologisti.
Tant'è che da allora alcuni (5-6 al massimo) fanatici si sono messi ad accusare i Maracaibo di cattiveria. E' proprio per questo che Guapo ha deciso di smentire queste sciocche voci una volta per tutte con una foto espressamente indirizzata ai benpensanti che, per usare le sue parole, "leverà il fumo alle schiacciate". In effetti, la testimonianza è incontrovertibile: chi ha in sé tanto Amore non può certo essere cinico.


Miracolo ad Acireale
Le comari locali proclamano: "Tatiano ci ha dato l'Amore che meritiamo"
[da "Cronaca Autentica" del 20 Ottobre 2000]

Da qualche mese a questa parte c'è uno spettacolo tristemente noto agli italiani: crocchi di vecchie piangenti e ululanti, avvolte in drappi neri e muffiti, che deplorano la propria giovinezza buttata via e si graffiano le guance grinzose supplicando Tatiano di avere pietà di loro. Cleofe, 93 anni, strilla: "Da giovane, una sera che tornavo a casa dai campi, giunsi ad un bivio misterioso. Da una parte si apriva un'autostrada a cinque corsie, dove mi attendeva una limousine con tanto di autista in livrea, che mi invitò a salire a bordo porgendomi pregiati cioccolatini. Dall'altra, un viottolo sozzo e dissestato, con un barroccio trainato da un ciuco, e sopra un vetturino sfatto e briaco che con bestemmie e sconcezze irripetibili mi ingiungeva di montare a bordo. Io, non so perché, salii sulla limousine. Quanto mi sono pentita di quel momento! Difatti mi ritrovai presto nell'Alta Società, trasformata in matrona, atta solo a lattare e scucciolare, nonché a partecipare a serate letterarie ed a scaldare palchi a teatro. E lì per lì ero anche fiera di questa mia scelta... E solo ora, dopo aver avuto l'umiltà di farmi rieducare dalla mia nipote Clio (11 anni), ho capito che invece avrei dovuto salire sul barroccio che menava filatissimo al Casino Comunale, dove almeno avrei potuto coltivare il mio unico interesse senza tanti fronzoli e soprattutto avrei vissuto nell'Amore. Pertanto mi sento di dire ad Irina, la battona della pubblicità: ma che sei matta a venire via da quegli omaccioni che ti sublimano sfarinandoti di legnate ed hanno la bontà di sguinzagliarti sul marciapiede? Il Teologo l'ha detto: "Senza dosi massicce di bacchio siete solo cenere starnazzante", e quando tu sarai vecchia e l'unica cosa che ti entrerà nella spelonca sarà un catetere, tu rimpiangerai le gallate perse in gioventù!"
Ad Acireale un gruppo di vecchie, animate da sentimenti analoghi, si era radunato da settimane nella piazza grande, aspettando il passaggio (non previsto) del corteo di lettighe in cui i membri dei Maracaibo erano portati a spalla dalle ragazzine (le più gracili e deboli, sferzate ed oltraggiate da Cucurrucho). Quando videro avvicinarsi Tatiano (che però quel giorno era altrove), si fecero largo tra la calca, incuranti delle rivoltellate di Santiago (due ne morirono) e si gettarono in ginocchio davanti a lui, supplicandolo di avere pietà e di mostrar loro il suo volto che le avrebbe guarite da decenni di ipogallazione e carenza di Amore. Allora Lui, nascosto dai tendaggi della portantina, annunciò assonnato: "Andate, vecchie, la vostra fede vi ha salvate. Il volto non ve lo posso far vedere, ché siete talmente rintronate che il vostro cervello non riuscirebbe a sintetizzare tanta bellezza; ma ho già provveduto a far apparire nella vostra cattedrale, al posto dell'altare di Padre Pio, la miracolosa icona di una mia parte corporea, anzi, della parte con cui, nelle fattezze e nel pensiero, avete più analogie!"
Quando Tatiano ebbe cessato di parlare (ma forse stava solo sognando a voce alta), le ragazzine che lo circondavano minacciarono di graffiare le vecchie se non si fossero levate alla svelta di torno, e quelle sciamarono in frotta in cattedrale... ecco che corrono giulive e rombanti tra le acquasantiere, superano d'un balzo le panche, arraffano in corsa i ceri pasquali e li accendono col semplice entusiasmo, e così si riversano nella sontuosa cappella di Padre Pio... ma cos'è successo all'altare? Una figura misteriosa campeggia dove prima c'era il ritratto del mistico frate di Pietrelcina. "E' la santa Trinità!" "Macché, è san Cristoforo!" "No, il Sacro Cuore!" "Ma no, è il segno tangibile di quanto bene ci vuole Tatiano!" E per evitare di rimanere accecate dai bagliori emanati dall'oggetto misterioso, pensarono bene di infilarsi maschere da saldatori alla rovescia.
Dopo aver pregato a lungo dinanzi all'Icona dell'Affetto di Tatiano verso le Vecchie, si decise a furor di popolo di scagliare le più inferme verso l'Oggetto. E ben presto le campane di Acireale suonarono a festa per glorificare i miracoli gaudiosissimi che stavano avvenendo:

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Chi è l'autrice del capolavoro "Voglia di Tatiano"?
Il mondo della cultura si interroga sul racconto-verità del terzo millennio
[Da "Letterati italiani" del 8/10/2000]

Da settimane nei circoli culturali di tutta Italia (e anche ad Harvard) ci si interroga sul racconto esplosivo che narra il rapporto sovrumano realmente instaurato tra Tatiano, il carismatico ed inafferrabile leader dei Maracaibo, ed una giovane ragazza da lui iniziata all'Amore e alla poesia. Un solo punto rimane oscuro: chi è l'autrice? I critici si stanno scannando su questo punto, ed abbiamo sottoposto i due nomi che emergono più frequentemente a Guapo, il volitivo cantante fisico del gruppo.
Susanna Tamaro: "E' impossibile. L'autrice viene selezionata per essere gallata da noi, nel caso della Tamaro questo non si sarebbe potuto verificare neanche per sbaglio."
Rita Levi Montalcini: "Idem come sopra, più con più che la sig.ra Montalcini è un'allucinazione collettiva fomentata dai genitori per instillare alle figlie vacui sentimenti di venerazione verso le anziane vegliarde. La prova? Come fa ad avere 270 anni se l'universo è stato creato solo 30 anni fa?"

Cliccate qui per leggere il racconto-verità del terzo millennio


I Maracaibo come Benetton?
I retroscena della nuova scioccante campagna pubblicitaria
[da "Ragazzina oggi" del 30/9/2000]




Da qualche giorno, sui muri di tutte le città d'Italia, nelle vetrine di molte gioiellerie e - c'è da giurarci - nelle camere da letto di milioni di ragazzine, campeggia il nuovo manifesto-choc con cui la discussa band con sede sociale ad Andorra ha lanciato l'ennesimo arrembaggio alle simpatie del sesso femminile. E i risultati non sono mancati: Guapo e Tatiano ammiccano ormai dalle copertine di ogni rivista (gli ultimi colpacci sono stati rispettivamente "Il cacciatore italiano" per Guapo, comparso in fustagno verde e ragazzina al guinzaglio, e "Jesus" per il mistico Tatiano, ritratto mentre scaccia i mercanti dalla Piazza Grande di Orbetello). Si vocifera che persino Maurizio Costanzo stia facendo carte false per averli al suo Show, ma che sia ostacolato dal comune di Roma che teme di non riuscire a gestire la fiumana di ragazzine ("Quanto a seguaci, noi si dà le paghe anche al Papa" ha dichiarato con galanteria Guapo).
E' dunque innegabile che quest'ennesima esplosione di popolarità sia dovuta anche alla recente campagna promozionale, di cui si è parlato in una recente conferenza stampa nel salone imperiale dell'appartamento di Tatiano. "Non avevamo certo bisogno di uno spot per farci conoscere, più che altro c'era bisogno di un'icona per trasmettere Amore. Abbiamo incaricato del progetto un nome noto come Luc Merenda." I giornalisti in sala hanno obiettato che non si tratta di un pubblicitario. "E difatti si vede dal risultato!" Ha rombato soddisfatto Tatiano. "Se crediamo di aver trattato troppo brutalmente le ragazzine? Al contrario, abbiamo consultato un'équipe di psicologi che, sotto tortura, ha dato spontaneamente il nulla osta". Infine, una curiosità: l'arma che compare nel manifesto è stata disegnata da Gattinoni ispirato dalle movenze di Borracho che gli mimava una palandrana.

Cliccate qui per vedere il manifesto-choc



Maracaibo: breve storia
di G. Meda - da "Shapiro - tutto sulla musica italiana" del 20/9/2000

Non è facile parlare di loro, imbarazzante, direi. Oggi, addì 20 Settembre 2000, possono praticamente tutto (e non è ancora uscito il loro primo LP) ed hanno visto addirittura sancire dai governi (ma in modo ufficioso) quel potere di vita o di morte sulle ragazzine che Tatiano aveva da tempo preconizzato. Ma ripercorriamo le tappe principali di un'ascesa formidabile.

UNA TRENTINA DI ANNI FA: nasce la storia e l'uomo si riproduce per la prima volta. Tatiano comincia ad essere progettualizzato dalla mente di Dio.
5 Gennaio 1977: nasce Tatiano da genitori ignoti nel superattico di un condominio nel quartiere popolare di Milano Marittima, apparentemente in sordina (ma alla fine dell'anno si registrerà un inspiegabile aumento della fregola in tutte le creature viventi tranne i maschi, che anzi presenteranno assurde e immotivate rimostranze al governo).
19 Marzo 1977: nasce Guapo da genitori falsi, nel parco sterminato del villino prospiciente il condominio del superattico di Tatiano nel quartiere popolare di Bordighera (?). In quello stesso momento una troupe di scienziati sudamericani inventa l'AIDS.
Tra il 1977 e il 1979: nascono gli altri. Silenzio delle fonti sulle circostanze.
1991: Tatiano e Guapo mettono la prima barba.
1992: Tatiano conosce Guapo durante una merenda formidabile al Bar dello Sport. Guapo gli comunica che ha la sensazione di conoscerlo da sempre, ma Tatiano non capisce.
1992, poco dopo: Tatiano rivela a Guapo la netta sensazione che ha di essere superiore a chiunque, lui compreso. Guapo lo taccia di megalomania, ma Tatiano non capisce e ordina un altro vassoio di "mushrooms".
1993: Tatiano e Guapo sono "I migliori amici".
1994: vengono fondati i Maracaibo nelle seguenti circostanze: Tatiano e Guapo risultano vincitori al concorso di bellezza di Jesolo aperto a tutti, rispettivamente nelle categorie di "Miglior splendente" e "il più bel tenebroso"; alla manifestazione è invitato a suonare un gruppo di musica latina sfanfanata senza cantante, i "Buoni e Miti", ossia i futuri Maracaibo. Tatiano decide di assoggettarli e questi accettano di buon grado, stipulando un contratto fasullo ma efficacissimo senza avvedersi della spaventosa clausola (peraltro evidentissima) ove si fa cenno a "prestazioni schiavili".
1995: i "Buoni e Miti", divenuti "Maracaibo" per volontà superiore, entrano in studio di registrazione.
1995, poco dopo: i Maracaibo escono senza aver trovato lo zippo di Guapo che Guapo tra l'altro non aveva nemmeno perso lì.
Estate 1995: Guapo, in vacanza trimestrale a Sasso Marconi, conosce finalmente Borracho, cooptandolo a ballerino e allegorista ufficiale del gruppo. Questi, potenzialmente loquacissimo, non dice una parola (e mai la dirà), ergo o la conoscenza avvenne per via telepatica oppure non vi fu mai.
Dicembre 1995: Cucurrucho e Santiago, precedentemente noti come "i più buoni fra i miti" (ma la definizione è comodamente rovesciabile) impazziscono in seguito all'adesione al culto settario della strega Pannocchia.
1996: Tatiano fa sciogliere i Take That.
1997: primo concerto a base di sermoni e una cover (la Lambada) nella Piazza Grande di Orbetello. Due incidenti rendono indimenticabile la performance: Cucurrucho spara 3 revolverate tra le prime file, motivando poi il gesto: "Mi ero accorto che una ragazzina tra la calca stava subendo un abbassamento di pressione e sarebbe svenuta"; Santiago divora 2 pipistrelli.
1998: Tatiano smembra le Spice Girls.
1999: Tutto l'anno è impiegato per la redazione del primo singolo, "Nàcchere dentro di te", ad opera di tutti tranne Guapo e Tatiano che ne avevano soltanto imperato la realizzazione sovrintendendo a distanza dal quartier generale di Pratica di Mare (e peraltro apparendone sempre insoddisfatti).
Nel corso dell'anno Cicognara, l'onnipotente - e manfruito - patròn di Radio Subasio (o Subiaco?), la giura a Tatiano che si era rifiutato di affittargli Borracho, e bandisce i Maracaibo dalla sua radio.
2000: in occasione dell'uscita del primo singolo, "Nàcchere dentro di te", durante la sfarzosa conferenza a casa sua, Tatiano rivela finalmente il segreto della sua nascita e di quella di Guapo: lui era stato creato in laboratorio da una setta di sacerdoti millenaristi ed era stato chiamato dapprima "Il Bello in sé"; Guapo si era emanato spontaneamente poco dopo, per partenogenesi. Ma si ricorda molto bene la chiosa di Guapo a queste affermazioni: "Ma che cazzo dici?" (iroso).
 
 




 


Migliaia di ragazzine al concerto di Orbetello.



Tedeschina scatenata al nostro concerto di Gabicce. Alla fine della serata, fu cooptata nello stanzino di Guapo, che le strappò a frustate il piercing dall'ombelico e lo sostituì con una colata di fontina fusa e rovente, da cui ricavò un formaggino che arricchì la colazione di Tatiano.



Queste due megere, ammesse al concerto di Follonica solo dopo aver esborsato un supplemento di 74.000 lire (a testa), tentarono piccosamente per più di dieci minuti di attirare con questi garbi indecenti l'attenzione di Tatiano, che alla fine smise di cantare e le indicò con cipiglio fierissimo. Immediatamente le ragazzine del pubblico, imbeccate dal mimo di Borracho che, accennando alle due, batteva ripetutamente la mano sinistra di taglio col palmo della destra, lasciarono uno spazio vuoto che conduceva direttamente dalle due sanculotte all'uscita. Le sgraziate, compresa l'antifona, si allontanarono piangendo e più tardi si imbarcarono per il Montenegro.


Durante la serata di Forte dei Marmi, le ragazzine, scoperto un frou frou in sala (presumibilmente tramante qualche gesto libidinoso contro Tatiano) lo sollevarono e lo scaraventarono sul palco, dove Santiago e Cucurrucho cercarono di guarirlo a gomitate nei denti e poi gli infilarono nel naso le bacchette di Vidal.


Care, dolci ragazzine... Senza di voi cosa sarebbero i vostri Maracaibo? Nella fattispecie queste quattro furono arruolate per giocare un entusiasmante doppio di tennis (ignude) nello stanzino. Racchette e palle furono generosamente fornite da Mezcal e Ramiro.


Due ore prima dell'inizio del concerto di Reggio Emilia, le ragazzine si stavano già assiepando. La mongolfiera contiene due distinti gabinetti in marmo, oro e lapislazzuli, dove sono assisi Guapo e Tatiano che, con l'ausilio di uno speciale mirino laser, bersagliano con i propri residuati espressi alcuni maschi infiltratisi tra il pubblico.


Due piccole amiche sempre a Reggio Emilia. Sono contente perché Santiago sta per tirare con la rivoltella al manzo che s'intravede dietro quella di sinistra. Successivamente la daranno a Loco.


Queste tre cìppiche si erano così presentate alla biglietteria sperando, in grazia della mise alquanto pruriginosa, di essere ammesse gratis alla celebrazione. Quelle laterali furono immediatamente diffidate a suon di cinquali da Cucurrucho, nonché minacciate di impiccagione da Santiago, mentre la centrale sfoderando una mazzetta nascosta nelle proprie tubazioni corporee riuscì ad aggiudicarsi per una settimana l'ambito posto di scendiletto di Guapo.