Aspetti psicoanalitici
dell'attivita' sportiva Nuova metodologia di osservazione clinica applicata alla scherma
nell'eta' evolutiva
Questo lavoro riporta le
metodologie, le tecniche ed i risultati relativi alla nuova applicazione clinica diretta
in campo sportivo. Con l'ausilio di giovani atleti (eta' 7-11 anni) impegnati nella
disciplina schermistica nelle scuole, nonche' di una nuova griglia di osservazione clinica
applicata al comportamento agonistico e ai meccanismi di difesa trattati, si e' raccolta
una documentazione in merito.
Introduzione
Ackerman *propone alcune
correlazioni generali circa le aree di competenza che appartengono rispettivamente
all'operatore sociale ed allo psichiatra. A suo avviso il livello dinamico su cui avviene
l'incontro delle due profesioni e' il cosiddetto livello dell'Io. L'Io rappresenta le
funzioni organizzanti, strutturate adattativamente, della personalita' totale, che sono
orientate sia verso il mondo reale esterno, che verso i conflitti interni fra impulso e
coscienza morale. Dal momento che l'Io assicura il collegamento dinamico fra la realta'
sociale e l'inconscio, cosi' come il lagame fra motivazione individuale e di gruppo, l'Io
costituisce anche il terreno comune dove si incontrano gli interessi professionali
specifici dell'operatore sociale e dello psichiatra. Ed e' su questi campi che la ricerca
si articola: -Campo sociale (attivita' di istruttore schermistico sportivo) -Campo clinico
(attivita' di ricerca nell'ambito della Facolta' di Medicina in Psicologia Clinica,
attraverso i meccanismi difensivi dell'Io). La costante pratica di questa attivita' come
atleta e come Istruttore , e l'odierno contatto con i piccoli partecipanti a questa
disciplina, mi hanno stimolato ad osservare molto accuratamente le dinamiche
comportamentali di questo sport, che pone i due componenti uno contro l'altro, e dove il
contatto diretto e' mediato attraverso un prolungamento del Se', che e' l'arma. Le
interazioni che il soggetto deve avere con l'altro soggetto sono estremamente dirette
poiche' ogni movimento e' portato verso un altro individuo, ed anche il non agire e'
interpretabile come un gesto. In altre parole, non esiste un qualcosa che sia un
non-comportamento o, per dirla anche piu' semplicemente, non e' possibile non avere un
comportamento * Da qui la relazione tra gesti atletici della disciplina ed i meccanismi di
difesa. Il nucleo della ricerca e' quello di rilevare se esiste in base all'alto numero di
osservazioni specifiche una correlazione effettiva tra i meccanismi di difesa dell'Io e le
sottodette azioni schermistiche, con una marcata propensione alla negazione. Da cio' e'
possibile dedurre che tale griglia di lavoro possa essere valida al fine di rilevare tali
meccanismi in un ambiente diverso da quello scolastico, familiare o sociale. Inoltre si
potrebbe rilevare con tale mezzo sportivo (la scherma) e questa griglia la possibilitā di
osservare mutamenti dei meccanismi di difesa all'interno dei gruppi e la maggiore
distribuzione di tali meccanismi da parte di colui che e' praticante la scherma.
Metodologia
Questi sottoesposti sono i gesti
atletico-tecnici, i comportamenti durante i preparativi dell'assalto e l'assalto stesso
che sono stati messi in relazione ai meccanismi di difesa. Rimozione Di un gesto di offesa
- come la botta dritta o un gesto di difesa - come la parata. Annullamento Colpire con
veemenza l'avversario e poi correre a consolarlo e confortarlo. Formazione reattiva
Svolgere un'azione schermistica e non colpire l'avversario all'ultimo istante ma
desiderare di colpirlo fortisimamente. Esempio: Parare... ma non rispondere. Negazione
Giochi e sogni di stoccate ad occhi aperti espresse a voce, negazione di paura con
comportamenti spavaldi, fantasticare stoccate di difficile realizzazione se non
impossibili. Proiezione "Non sono io che ho un desiderio cattivo, e' lui che lo
ha". Attribuire il proprio atteggiamento all'avversario (aggressivo, ecc.) o
attribuirgli azioni schermistiche non regolari, "non sono io che gli ho chiuso la
misura (gli sono andato addosso) ma e' lui che e' venuto addosso a me". Rivolgimento
contro il Se' Autodenigrazione per botta errata, arrabiatura con se' stesso, ecc.
Regressione Totale disgregazione, ritorno a dei movimenti o delle sequenze di movenze,
tipiche di una tappa evolutiva e tecnica shermistica precedente; abbandono tecnico e
tonico. Isolamento Ricordare di avere perso ma negarlo come gesto che ha fatto soffrire, e
non soffrire realmente. Somatizzazione In momenti difficili dell'assalto dire (dirsi) di
non poter colpire perche' improvvisamente fa male il braccio, la gamba ecc. o attribuire
la colpa di tutto cio' all'arma. Sublimazione "Non importa se non si riesce a
vincere, ma tiro elegantemente, con stile, cosi' la mamma, il maestro ed io siamo
contenti" (vedi tav. 1). Per la raccolta dei dati dello studio si dispone di due
griglie di lavoro (Tav. 1), una di raccolta e l'altra di trasposizione e verifica. Sulla
prima griglia "A" vengono segnalati i comportamenti schermistici che si sono
messi in luce durante l'assalto e sulla seconda griglia "B" l'operatore
trascrive il comportamento che e' corrispondente al meccanismo di difesa dell'Io. Si
potrebbe direttamente collegare il comportamento schermistico al meccanismo di difesa; ma
per rendere piu' agevole l'operare degli assistenti, si e' optato per questa linea di
lavoro. Esempio: pratica schermistica; rimozione parata o botta dritta e' corrispondente
alla rimozione dei meccanismi dell'Io. Inoltre le griglie sono composte da una parte per
il soggetto "A" e da una parte per il soggetto "B". Poiche' il lavoro
e' strutturato in modo che si possano osservare simultaneamente i due atleti durante
l'assalto, gli operatori (in numero di due) segnalano quali comportamenti si verificano,
segnando con una croce il comportamento schermistico e trasportandolo al corrispondente
meccanismo di difesa dell'Io sulla griglia di verifica. Terminato l'incontro la griglia e'
consegnata da parte degli operatori con i dati raccolti. Il lavoro dei due e' di
collaborazione; pertanto l'osservazione di uno serve di verifica all'altro; dopo la seduta
segue un consulto da parte dei due operatori e si discute sull'osservazione; se uno dei
due operatori dopo il confronto rimane dell'opinione di aver visto un dato che e' sfuggito
o non colto dall'altro, tale dato viene tenuto valido al fine della ricerca e verra'
valutato mezzo punto. Alla fine della sequenza-incontri saranno raccolte le griglie per
operatore con tutti i dati del gruppo. E' utile sottolineare che per tale raccolta dati e'
indispensabile una buona conoscenza sia dei meccanismi di difesa dell'Io, che
dell'arte-scienza schermistica; per questo motivo ci si č premurati tenendo vicino
osservatori capaci e competenti nei campi, previa istruzione adeguata : un diplomato
I.S.E.F., una dottoressa in scienze filosofiche, ed operatrici scolastiche diplomate al
magistero.
Tab. 1 Nascita della griglia di
lavoro N. coppia Data Operatore Soggetto B MF Soggetto A MF
Griglia A No parata o botta
dritta Colpire violentemente e poi correre consolare avversario Parare... ma non
rispondere Comportamento spavaldo dinnanzi all'avversario Attribuire il proprio
comportamento all'avversario Autodenigrazione: arrabbiatura con se Ritorno a movimenti
evolutivi tecnici tappa precedente Ricordare sconfitta: negarlo come gesto che ha fatto
soffrire e non soffrire realmente Dire di no poter colpire per cause fisiche improvvise
Non importa se vinco: gioco per piacere stilisticamente a chi mi guarda Risultato assalto
Griglia B Rimozione Annullamento
Formazione reattiva Negazione Proiezione Rivolgimento contro il se Regressione Isolamento
Somatizzazione Sublimazione Tempo impiegato
--------------------------
Osservazioni sul campo
Primi dati
Soggetti
Ricordando che la ricerca e'
articolata con soggetti in eta' di latenza, in questa fascia di eta' abbiamo distinto, per
la prima parte del lavoro (primi dati), due gruppi: "praticanti" e
"iniziandi".
Sezione praticanti (eta' 9/11
anni). Soggetti: 6 maschi Composta da giovani atleti regolarmente iscriti alla F.I.S.
(Federazione Italiana Scherma) e partecipanti gia' a manifestazioni di carattere regionale
e nazionale nelle rispettive categorie di appartenenza per eta'. Frequentano la palestra
schermistica da circa un anno e mezzo e hanno scelto lo sport dopo un tirocinio di circa
tre-quattro mesi. Frequenza settimanale 2/3 ore.
Sezione iniziandi (eta' 8/9 anni)
Soggetti: 3 maschi e 3 femmine
Questi bambini frequentano il corso di avviamento alla scherma durante le ore pomeridiane
in seno alle attivita' alternative: scuola elementare, 2a classe; praticanti da circa 4
mesi. Frequenza settimanale 2 ore. Disponendo delle due sezioni di atleti, suddivise in
gruppi di 6 persone, per conoscere il numero di incontri possibili nelgruppo si applica la
formula: n x (n-1) : 2 Esempio: gruppo 6 persone: 6 x (6-1) diviso 2 = 15 incontri.
Materiale
Tabellone sequenza incontri
In tale tabellone (girone
schermistico all'italiana, da inserire tabella) vengono apposti i nomi dei componenti del
gruppo e si procede, secondo un ordine stabilito, all'effettuazione degli incontri. Tempo
e iter raccolta primi dati Per il risultato agonistico del tabellone, si sigla con: V =
Vittoria e D = Sconfitta (dal francese debacle), sino al completamento degli incontri.
L'incontro e' composto da uno "score" di 3 stoccate date per vincere e si svolge
nell'arco di tempo massimo di 3 minuti piu' 1. Percio', con un massimo di 4 minuti per
incontro, moltiplicati per 15 incontri, si avra' circa un'ora esatta di seduta.
Secondi dati
Soggetti
Desio: totale 8 scuole statali,
si opera su 3 (37,5%). Totale bambini iscritti 2a, 3a, 4a, e 5a elementare: 1490 = 100%
scuole statali di Desio 175 = 11,74% bambini praticanti scherma: maschi 96 (54,85%)
femmine 79 (45,14%) Praticanti I anno scherma: 103 (58,85%): maschi 54 (52,42%) femmine 49
(47,57%) Fasce di eta': da 7,2 a 11,4 anni. La seconda raccolta di dati e' stata svolta su
175 soggetti delle scuole elementari di Desio: circa 1/4 di essi sono giunti alla fase
finale dopo selezioni inter-classe. 48 soggetti = 27,5% ca.; 16 soggetti per scuola (8
maschi e 8 femmine) 3 scuole: 24 femmine e 24 maschi, di cui 12 + 12 al primo anno di
scherma e altrettanti al secondo. I soggetti vengono suddivisi in 6 gruppi di 4 tiratori
dello steso sesso sia al primo che al secondo anno di pratica schermistica.
Materiale
Si avranno percio' 12 giorni
eliminatori composti ciascuno da 4 tiratori. Per la nota formula si avranno, nei turni
eliminatori e di semifinale, 6 assalti per girone (e quindi 6 griglie di osservazione per
operatore) per un totale di 72 assalti nel turno eliminatorio, che porteranno a 24 il
numero dei partecipanti alle semifinali.
Risultati e Conclusioni
I primi dati sono corrispondenti
al 40% della sezione praticanti ed al 100% della sezione iniziandi (Tav. 2). Poiche' i
totali dei meccanismi di difesa sono quasi uguali per le due sezioni si puo' presumere che
i praticanti hanno delle frequenze di meccanismi di difesa superiori al doppio di quelle
degli iniziandi (in base alla percentuale della raccolta dati). Inoltre nella raccolta dei
primi dati si sono omessi i dati riguardanti i meccanismi di difesa, annullamento e
sublimazione, poiche' non compaiono in tale osservazione.
Tav. 2 Fascia di eta' N.
osservazioni R 12 Fr 5 N 5 Pr 3 RCS 5 Re 3 ISO** 1 SOM 3 TOT. 37 M.D.
9/11 Prat. 40% % n.o. 32,4 37,3
13,3 13,8 13,5 8,1 13,5 8,1 2,8 8,1
8/9 Iniz. 100% n.o. % n.o. 0 0 1
2,6 26 68,4 4 10,6 2 5,2 1 2,6 0 0 4 10,6 38
Iniz. 40% n.o. in % 0 0,4 10,4
1,6 0,8 0,4 0 1,6 15,2
Totale riga n.o. in % Tot. 12 5,4
15,4 4,6 5,8 3,4 1 4,6
100> > 92>8 >
20,4<79,6 < 65>35 > 86>14 > 88>12 > 100> > 65>35 >
*Dati approssimati per difetto
**Poca attendibilita' per il basso numero di osservazioni R=Rimozione, FR=Formazione
Reattiva, N=Negazione, Pr=Proiezione, RCS=Rivolgimento Contro il Se', Re=Regressioni,
Iso=Isolamento, Som=Somatizzazione, M.D.=Meccanismi di difesa, N.O.=Numero osservazioni.
Tav. 3 M.D. Rim. An. FR. Neg. Pr.
R.C.S. Re. Iso. Som. Subl. Tot.
Tot. F. 13,5 1 15,5 47 2 15,5 1 0
1 1 97,5
Tot. M. 5 0 13,5 62 7 25 1 0 8 1
122,5
Tot. Riga 18,5 1 29 109 9 40,5 2
0 9 2 220
Rim.=Rimozione An.=Annullamento
FR.=Formazione Reattiva Neg.=Negazione Pr.=Proiezione R.C.S.=Rivolgimento contro il Se'
Re.=Regressione Iso.=Isolamento Som.=Somatizzazione Subl.=Sublimazione
Tav. 4 Totale generale numero
osservazioni Primi e secondi dati Primi dati Secondi dati Totale
Nella tabella delle sequenze
(Tav. 4) e nelle figure dei primi dati, si osserva come abbia immensa importanza il
meccanismo di difesa della negazione durante la prima verifica dell'assalto per iniziandi,
e come tale meccanismo vada ridimensionandosi per lasciare spazio agli altri, mano a mano
che cresce la pratica schermistica e l'interazione fra gli individui. Miller e Swanson
*mostrarono che la negazione era piu' comune nelle classi piu' povere a causa della natura
piu' dura; la scuola della "cultura dei poveri" afferma che i meccanismi di
difesa sono condizionati tanto a livello sociale quanto individuale. Con l'interazione fra
individui e la distribuzione dei meccanismi di difesa grazie alla disciplina (scherma), il
condizionamento a livello sociale ed individuale dei meccanismi di difesa cambia: non vi
sono quindi "barriere" in questo tipo di "psicoterapia".
Dall'osservazione raccolta dei secondi dati (Tab. 3) effettuata su 48 soggetti e'
confermata la preminenza della negazione come meccanismo primario in campo di interazione
duale, in particolar modo quando i soggetti in esame non si conoscono e si affrontano per
la prima volta, tanto che il numero delle osservazioni generali e' simile fra il primo ed
il secondo anno di pratica grazie all'altissima percentuale di incidenza di tale
meccanismo, ma si osserva anche come tale meccanismo si riequilibri e lasci spazio ad
altri man mano che la gara e le interazioni procedono. In particolare cio' e' accaduto
nella finale femminile, dove i meccanismi di difesa sono molto piu' distribuiti che nei
turni eliminatori. Altro dato emerso e' come i soggetti maschili facciano maggior uso
della somatizazione rispetto alla popolazione femminile. Da dati qui raccolti vi č la
sensazione che la griglia di lavoro sia uno strumento utilizzabile e che effettivamente i
meccanismi di difesa dell'Io osservati corispondano alle azioni schermistiche prefissate;
quindi la facilita' di poter individuare in seguito quei soggetti che nel tempo
perdureranno in atteggiamenti di difesa particolari, che potrebbero essere indizio e
sintomo di problematiche interessanti da verificare. Ecco motivato lo scopo
dell'esposizione di tale raccolta di dati e dell'eventuale metodo di indagine, per
l'analisi comportamentale e per individuare il piu' precocemente possibile quei soggetti
che successivamente potrebbero manifestare comportamenti problematici nel rapporto con
lorostessi e/o con gli altri. Erikson ci ricorda che: "i meccanismi di difesa
probabilmente non sono predisposti solo per contenere le spinte istintuali del singolo ma,
dove riescono a funzionare relativamente bene, vengono condivisi ed integrati come parte
dell'interazione ritualizzata di individui e di famiglie, come di piu' ampi gruppi sociali
(gruppo scolastico schermistico). I meccanismi di difesa, quindi, posono essere condivisi
da altri ed assumere cosi' un valore ecologico nelle esperienze di vita delle persone che
hanno rapporti in comune nella vita comunitaria".* E' in atto una ricerca da parte
dell'Istituto di Psicologia e delle nostre persone adeguata a riverificare tali
conclusioni su una campionatura piu' vasta, con l'ausilio di materiale audiovisivo.
Bibliografia
Ackerman N. -Psychoteraphy in
child guidance (G. Hamilton, Ed.) - Columbia University Press, New York 1947. Herikson
H.E. - I cicli della vita - Armando 1984. Lodetti G., Ravasini C. - Aspetti psicoanalitici
dell'attivita' sportiva - Ghedini 1990. Miller P.R. Swanson - Inner conflict and defence -
In Fine R.: "Storia della Psicoanalisi", Holt, NY 1960. Watzlawick P., Beavin
J.M., Jackson D.D. - Pragmatica della comunicazione umana - Astrolabio 1971.
torna all'indice