Classificazione dei suisekiTradizionalmente, i collezionisti giapponesi hanno usato vari sistemi per classificare i suiseki, tra cui classificazioni in base alla forma, al colore, al tipo di superficie- e al luogo d'origine,. Questi sistemi sono descritti qui di seguito. Per tutte le categorie principali, il nome giapponese è indicato tra parentesi, seguito dal termine -ishi o -seki. Entrambe le parole hanno, il significato di "pietra" o "pietre" in giapponese. Il nome giapponese di una data pietra può anche includere il termine gata, un vocabolo dal generico significato di "forma" o "forma di". Classificazione in base alla formaIl sistema di classificazione più frequentemente usato divide i suiseki in due principali sotto categorie, pietre "Paesaggio pittoresco" e pietre "Oggetto", a seconda della forma della pietra. Ciascuna sotto-categoria è poi suddivisa in ulteriori categorie. In certi casi, un suiseki altamente suggestivo può soddisfare i requisiti di più categorie. In questi casi, il collezionista collocherà il suiseki nella categoria che più chiaramente individua la forma della pietra. Pietre "Paesaggio pittoresco"(Sansui kei-seki / Sansui keijo-seki)Molti collezionisti considerano le pietre che richiamano paesaggi pittoreschi come la forma più importante di suiseki. Inoltre, alcuni di essi ritengono che il termine suiseki sia in realtà una contrazione di sansui kei-seki (letteralmente: san, montagna; sui, acqua, kei, paesaggio, veduta, seki, pietra). Sotto questa voce troviamo, secondo la tradizione, dodici categorie.
Pietre - Oggetto(Keisho-seki)Le pietre di questo gruppo assomigliano tipicamente ad un oggetto o soggetto strettamente associato alla natura. Le pietre migliori non sono quelle che imitano alla perfezione l'oggetto, bensì quelle che lo evocano tramite pochi tratti e forme semplici e sottilmente allusive. Questa denominazione riunisce otto tradizionali sotto-categorie.
Classificazione in base al coloreSecondo questo sistema, i suiseki sono classificati in base al loro colore. Le pietre-colore (Shikisai-seki) si distinguono dagli altri suiseki per i loro eccellenti colori cupi e smorzati. La pietra è apprezzata sia per il colore in sé, sia per quello che esso può evocare, come ad esempio un'alba, il tramonto, la notte, la primavera, l'estate, l'autunno o l'inverno. Spesso un suiseki viene classificato in base al colore se questo è la caratteristica estetica predominante e distintiva della pietra. Nondimeno, un bel colore non costituisce una ragione sufficiente per classificare una pietra come suiseki. Come descritto in precedenza (caratteristiche e qualità estetiche), la pietra deve anche possedere un potere evocativo e deve comunque soddisfare certi standard estetici minimi. Nell'ambito di questo sistema vi sono diverse sotto-classificazioni tradizionali; queste sotto-classificazioni in base al colore non esauriscono, tuttavia, tutte le possibilità cromatiche dei suiseki:
Classificazione in base alle caratteristiche della superficieSecondo questo sistema i suiseki sono classificati in base all'aspetto della loro superficie. Le pietre-modello (Mon'yo-seki; a volte Mon-seki), si distinguono dagli altri suiseki per gli stupendi schemi superficiali formati dalla struttura mineralogica della pietra, dai suoi colori, dalle sue linee, dai minerali incastonati in essa, e cosi via. Tradizionalmente, i collezionisti giapponesi prediligono schemi strettamente associati alla natura. Spesso, una pietra viene classificata in base al disegno della sua superficie se questo costituisce l'elemento estetico distintivo della pietra stessa Come nel caso del colore, un disegno interessante non è sufficiente per classificare una pietra come suiseki. La pietra deve anche essere suggestiva e soddisfare certi requisiti estetici. Qui di seguito elenchiamo i tipi più comuni di pietra-modello. Pietre con piante stilizzate (Kigata-ishi) I disegni sulla superficie di queste pietre assomigliano ad una pianta o parti di una pianta. Nell'ambito di questa sotto-classe vi sono quattro categorie particolarmente importanti.
Pietre con figurazioni astronomiche (Gensho-seki) I disegni sulla superficie di queste pietre suggeriscono diversi tipi di corpi celesti. Nell'ambito di questa sottoclasse, tre sono le categorie più importanti.
Pietre il cui disegno suggerisce perturbazioni atmosferiche (Tenko-seki) I disegni superficiali di queste pietre suggeriscono vari tipi di condizioni atmosferiche. Possiamo individuare tre categorie particolarmente importanti entro questa sottoclasse:
PIETRE ASTRATTE (Chusho-seki) I disegni su queste pietre sono di tipo astratto, ma spesso richiamano un soggetto strettamente associato alla natura. All'interno di questa sottoclasse vi sono quattro categorie particolarmente importanti. PIETRE CON DISEGNO "TIGRATO" (Tora-ishi): le strisce su queste pietre - spesso formate da bande di colori che si alternano (specialmente giallo, grigio, marrone o nero) suggeriscono le striature del manto di una tigre. PIETRE "A RETE AGGROVIGLIATA" (Itomaki-ishi / Itogake-ishi): le linee rette che si intersecano reciprocamente sulla superficie di queste pietre - formate da vene di minerali, sottili crepe, o altre caratteristiche della pietra - spesso suggeriscono una rete da pescatore aggrovigliata. PIETRE A FOSSETTE (Sudachi): la superficie dl queste pietre è butterata da una gran numero di minute fossette o depressioni, che sembrano essere state create dall'azione di piccoli aghi o di particelle di sabbia che abbiano scavato nella pietra. PIETRE CON IMMAGINE STILIZZATA DI SERPENTI (Jagure): I disegni curvilinei e spiraleggianti che si trovano sulla superficie di queste pietre - formati da pieghe, solchi, venature di minerali e crepe - spesso suggeriscono le contorsioni di un serpente. Classificazione in base al luogo d'origineQuasi tutti i collezionisti giapponesi classificano i suiseki in base al loro luogo d'origine; anzi, alcuni libri e collezionisti giapponesi usano SOLO questo sistema. Diverse sono le località del Giappone famose come luogo di raccolta dei suiseki, e le pietre trovate in queste zone tendono ad essere molto apprezzate. Tuttavia, non sempre è possibile determinare con assoluta certezza il luogo d'origine di un suiseki. A volte capita che alcune caratteristiche particolari forniscano un'indicazione del sito di origine In altri casi solo la persona che ha trovato il suiseki può identificarne il luogo d'origine Di seguito troverete un elenco dei più significativi suiseki giapponesi classificati con questo sistema, oltre ad una breve descrizione delle qualità distintive del suiseki. Pietre di fiume "Kamogawa" (Kamogawa-ishi) Rinvenute nel fiume Kamogawa o presso le sue sponde (prefettura di Kyoto). Le classiche pietre del fiume Kamogawa a sono pietre "montagna lontana" o "pietre-pendio", nero-ebano. Sono caratterizzate da una superficie ondulata che varia tra il liscio-ceroso e il granulare. Vi sono due altri luoghi di raccolta molto famosi nel fiume Kamogawa o nei pressi di esso, e di questi parleremo qui sotto.
Pietre di fiume "Setagawa" (Setagawa-ishi) Rinvenute nel fiume Setagawa o in prossimità di esso. Si tratta tipicamente di pietre-montagna o pietre-pendio, dure e di colore nero. La superficie della pietra è alternativamente liscia e granulosa. Un altro tipo di pietra del fiume Setagawa è quella con disegno a pelle di tigre, costituita da ardesia argillosa dura e quarzite. Pietre Nachiguro (Nachiguro-ishi) Rinvenute tra le montagne della prefettura di Mie, le tipiche pietre Nachiguro sono pietre-montagna o pietre-plateau color nero ebano, dure, costituite da ardesia argillosa. Le pietre sono caratterizzate da pareti a perpendicolo e superfici lucenti. Pietre Kamuikotan (Kamuikotan-seki / Kamuikotan-ishi) Provenienti dai fiumi e dai ruscelli di Hokkaido, la tipica pietra Kamuikotan è una pietra-montagna, una pietra-pendio o una pietra-plateau lucente, nera o di colore verde-blu scuro, anch'essa costituita da ardesia argillosa. La superficie della pietra è ondulata, e alterna aree lisce e aree granulose. Pietre "sado" rosse (Sado akadama-ishi) Provenienti dalle montagne della prefettura di Nugata, la tipica pietra Sado rossa è una pietra-isola o una pietra-montagna, dura, altamente apprezzata per il suo ricco colore rosso, cremisi o scarlatto. Spesso costituita da diaspro, la pietra può contenere tocchi di grigio, verde o giallo) ed è spesso intagliata o lucidata per evidenziarne il colore. Pietre di fiume "Ibigawa" (Ibigawa-ishi) Rinvenute nei fiumi e nei ruscelli della prefettura di Gifu, la tipica pietra Ibigawa è dura, nera o nero-bluastra o grigia; sì tratta di pietre del tipo "roccia costiera", "isola", "pozza d'acqua", "rifugio" o "cascata". Spesso la pietra è costituita da argilla e ha una forma irregolare non uniforme, con una superficie scabra, corrosa, rugosa e che porta i segni delle aggressioni da parte degli agenti atmosferici. Pietre di fiume "Sajigawa" (Sajigawa-ishi) Provenienti dai fiumi e ruscelli della prefettura di Tottori, la tipica pietra Sajigawa è molto simile alle pietre di fiume Ibigawa sopra descritte. Pietre Furuya (Furuya-ishi) Provenienti dalle montagne della prefettura di Wakayama, le tipiche pietre Furuya sono pietre-montagna, pietre-cascata, pietre "ruscello di montagna" o "roccia costiera", di colore nero o grigio-nero, dure, costituite da argilla. Sono caratterizzate da profondi intagli, superficie generalmente liscia, vene di minerale bianco che corrono verticalmente lungo la faccia della pietra, e una fascia bianca, o bianco-grigia attorno alla base. Quando la pietra è esposta, è tradizionalmente posizionata in modo che la fascia bianca sia visibile. Allo stato naturale, la maggior parte delle pietre Furuya sono una mescolanza di pietra dura e pietra meno dura. La "vetta", o le vette, sono normalmente sottoterra, mentre la parte che emerge è quella con la fascia bianca. Si rimuove allora la pietra più morbida che si trova tra le vette, per mezzo di piccoli scalpelli o lime, dopodiché si pulisce e lucida la pietra con spazzole metalliche e altri strumenti . Pietre Seigaku (Seigaku-seki) Rinvenute tra le montagne della prefettura di Shizuoka, presso la foce del fiume Abegawa, la tipica pietra Seigaku è molto simile alla pietra Furuya, già descritta. Una delle differenze è che la pietra Seigaku presenta spesso intagli più profondi, e una forma in una certa misura più grossolana. Poiché la pietre Seigaku hanno quasi sempre diverse "vette", molti collezionisti giapponesi usano il termine "seigaku" in senso più ampio, indicando con esso qualunque pietra-montagna che suggerisca una completa catena montuosa . Pietre Neodani (Neodani-ishi) In questa classe si possono trovare pietre di eccellente qualità, che rappresentano diverse categorie. I1 luogo d'origine è l'area di Neodani nella prefettura di Gifu. Le pietre Neodani con disegni a crisantemo sono grandemente apprezzate dai collezionisti, tanto che, vista la particolare importanza e rarità di queste pietre, tutte le aree di proprietà del demanio che si trovano nella zona di Neodani sono state dichiarate "speciale tesoro nazionale" già nel 1952. Combinare vari sistemi di classificazioneLa maggior parte dei collezionisti giapponesi di suiseki utilizza uno o più dei sistemi di classificazione descritti. Quando tutti e quattro i sistemi sono usati (il che è raro), i termini della classificazione sono spesso elencati secondo l'ordine qui precisato: prima il luogo d'origine, poi il disegno della superficie, il colore e la forma. Dopo l'ultimo nome, spesso viene aggiunto un "nome poetico"'. Per chiarire meglio questo fatto, ricorriamo ad un esempio: un collezionista giapponese potrebbe chiamare, il suo suiseki "Pietra fluviale Kamogawa", disegno a fossette, nero-ebano) montagna lontana, Shangri-la" (Kamogawa-ishi, Sudachi, Naguro, Enzan, Togenkyo). I collezionisti di suiseki negli altri Paesi in genere danno meno importanza la luogo di provenienza della pietra, e spesso elencano i termini della classificazione nel seguente ordine: forma, colore, disegno della superficie, luogo d'origine e nome poetico. Oltre ai termini già visti, esistono diversi termini specialistici usati dai collezionisti giapponesi per classificare particolari tipi di pietre: BISEKI (letteralmente: pietre belle) Non si tratta di suiseki in senso stretto, una spesso sono esposte insieme ad essi in occasione di mostre. I Biseki sono pietre che sono state intagliate o ripulite per aumentarne la bellezza. I collezionisti giapponesi danno la loro preferenza a pietre che siano state scavate o ripulite per evidenziare un disegno floreale impressovi, oppure per rendere più fosco il colore della pietra. Al contrario dei suiseki, i biseki non devono necessariamente essere dotati di potere evocativo . MEISEKI (letteralmente: pietre famose) Questo termine è applicato a suiseki o biseki che siano divenuti famosi a causa della propria eccezionale bellezza e delle proprie qualità. Molti meiseki sono stati tramandati di generazione in generazione per centinaia di anni . YURAISEKI (letteralmente: pietre storiche) Si tratta di suiseki o biseki che sono stati proprietà di personaggi storici famosi, o che sono associate a importanti fatti storici . REIHEKI (letteralmente: spirito della rupe ripida) Pietre cinesi, caratterizzate da linee verticali taglienti, superfici profondamente erose, forme contorte e fori. Avalokitesvara, il più popolare tra i principali bodhisattva del buddhismo mahayana. Il suo culto, nato in India verso il II sec., rivela influenze iraniche. Di carattere essenzialmente luminoso e redentore, ha le prerogative di un sovrano universale (ciakravartin) e dimora nel Potala. È stato rappresentato sotto forme diverse; con due, quattro, dieci o sedici braccia e, a volte, persino con undici teste; paredro di Amitabha, porta nell'acconciatura l'effigie di un buddha. È la personificazione della compassione o della carità che salva da tutti i pericoli. Il suo culto era molto diffuso nell'Asia centrale, nel Tibet e nei paesi sudorientali; in Cina e in Giappone fu adorato sotto forma femminile: Kuan-yin in Cina, Kannon (Kwannon) in Giappone. |