Guida alla collezione ed ai luoghi Sebbene i luoghi di rilevamenti in Giappone si siano esauriti, esemplari di spicco possono ancora essere trovati dove ci sono montagne, campi, vallate, coste e tetti dei fiumi, praticamente ovunque. Poiché negli stessi posti è possibile trovare più di un tipo, i collezionisti frequentemente catalogano i luoghi dei loro ritrovamenti. I giapponesi collocano accanto al nome del suiseki il posto dove sono stati prelevati. I posti più famosi sono Neodavi nella regione Gifu, Furuya nel Wakayama, ed i fiumi Sajigawa, Setagava, Kamogawa e Ibigana. Ottimi suiseki sono stati trovati in altre parti del mondo. In Nord America, i collezionisti hanno scoperto delle eccellenti pietre: pozzanghera, tetto di paglia, cascata, isola nel New England (regione che comprende il Maine, il Vermont, il New Hampshire) e nella Nuova Scozia (Canada con capoluogo Halifax); belle forme di montagna nelle valli degli Appalachi(catena montuosa che attraversa la Pensylvannia, la Virginia, il Tennessee e la Carolina del Nord), Rockies, Sierra e nelle cascate del nord; oggetti e montagne nei deserto Mojave in California; un interessante fiore sulle coste della British Columbia. I collezionisti tradizionalmente preferiscono posti con rocce dure, poiché queste resistono alle ammaccature ed alle scheggiature. In mineralogia, la durezza si misura con la scala Mohs, che va da i (minerali più morbidi come il talco) a 10 (più duri, come il diamante). Scala Mohs
I suiseki più pregiati sono tra il 5 e il 7 della scala Mohs, perché la durezza è un requisito importante. Tra le rocce ignee, le preferite sono il diabase (gabbro), la diorite, il granito (specialmente il biotite), la riolite (o liparite), l'andesite ed il basalto (specialmente con venature o segni di quarzo o calcite). Tra le metamorfiche, le preferite sono lo scisto (clorite, epìdoto, biotite e piemontite), lo gneiss (granitico) e hornfel (o cornubianite). Ci sono nelle collezioni anche pietre di giada, agata, diaspro, ossidiana, serpentino, avventurine (o eliolite), calcare, arenaria, argilla d'ardesia, piròsseno, tufo e scisto. Si possono ottenere informazioni dettagliate dei maggiori depositi da manuali sui minerali, società minerarie, negozi di pietre, giornali specializzati, musei di storia naturale, università di geologia. I suiseki dalle migliori forme si trovano frequentemente dove le forze dell'erosione sono molto attive. A parte alcune eccezioni, i posti migliori sono quelli con forti venti, sabbia in movimento o torrenti d'acqua. I collezionisti più esperti affermano che suiseki di alta qualità vengono trovati per la maggior parte in burroni profondi o nelle vallate nelle medio-alte sezioni. Dall'altro lato, pietre trovate nella sezione superiore delle valli, nei torrenti e nei fiumi sono spesso troppo frastagliate e affilate per essere dei buon suiseki e le pietre trovate nelle sezioni più basse sono spesso troppo piatte o arrotondate, come quelle delle spiagge sabbiose. Dopo aver identificato un posto promettente, il collezionista esperto fa un sopralluogo e redige una mappatura facendo uso di mappe topografiche e geologiche. Molte foreste pubbliche e parchi potrebbero richiedere dei permessi speciali e ottenibili in settimane o mesi. Gli arnesi base di un collezionista sono una zappa di ferro ed un martello, uno scalpello di 10-12 pollici ( 1 pollice sono 25,4 cm quindi 25 - 30 cm), una piccola pala e degli occhiali di protezione se le pietre devono essere scalpellate. Gli optionals, possono essere un casco se si lavora nelle cave o nelle miniere, falcetti per tagliare radici, una leva, guanti da lavoro, tele da imballo, giornali, sacchetti di plastica ed altri materiali per impacchettare e proteggere. Per escursioni notturne o molto lunghe, occorre avere un abbigliamento adeguato. Serve inoltre uno zainetto per portare i suiseki. Considerando il peso medio di un suiseki, da 5 a 25 libbre 9 (una libbra sono 453 grammi quindi dai 2 ai 12 Kg circa ) , è essenziale che lo zaino sia robusto ed adeguato. Molti collezionisti usano quelli in nylon. Prima di acquistarne uno, occorre accertarsi che possa portare 40-50 libbre (18 - 23 Kg). Oltre a ciò, per un lungo viaggio il collezionista dovrebbe portarsi:
È meglio non andare da soli in zone lontane. È meglio unirsi a gruppi di altri collezionisti, o di geologi. Quando il gruppo si separa, è meglio tenersi a contatto vocale almeno con una persona (attualmente vi sono Walkie-Talkie molto economici ed in alcune zone la telefonia mobile garantisce buone coperture di segnale). Quando si trova una pietra, al momento di rimuoverla occorre riempire lo spazio lasciato per evitare mutamenti nel terreno. Poi si pulisce la pietra con acqua di fiume o spolverandola; non la si deve pulire totalmente perché le patine ed i segni del tempo la abbelliscono. Per questo motivo anche l'atto del rimuovere la pietra deve essere fatto con attenzione. Tuttavia, la prima spedizione potrebbe risultare non soddisfacente (non disperatevi!!). Davanti a centinaia di pietre è difficile sapere da dove cominciare. Prima di una spedizione il collezionista dovrebbe studiare i vari tipi di suiseki e allenarsi a vedere più campioni possibili. La conoscenza che ne deriva può essere un valido aiuto per l'identificazione delle pietre più promettenti. Legenda: andesite Roccia neovulcanica, corrispondente effusivo delle dioriti non quarzifere intrusive, di colore grigio, verdastro o nero. (I suoi componenti essenziali sono il plagioclasio, per lo più andesina, l'orneblenda e la biotite, e nei tipi più basici i pirosseni rombici o monoclini.) L'ardesia è una roccia sedimentaria argillosa alla quale le temperature e le pressioni elevate, subite nel corso dei fenomeni geologici, hanno conferito una certa fissilità. I principali paesi che sfruttano l'ardesia sono l'Inghilterra (Galles), gli Stati Uniti (Pennsylvania e Vermont), la Francia (regione d'Angiò-Mayenne), l'Italia (Liguria, dove si trova una varietà calcarifera chiamata lavagna). arenaria Roccia sedimentaria clastica, risultante dalla cementazione naturale di una sabbia. Si distinguono arenarie a cemento siliceo, calcareo (molassa), argilloso o argilloso-calcareo (macigno), ferruginoso, glauconitico e arenarie micacee, feldspatiche (arcose), quarzose (itacolumite, che si è cementata per l'accrescimento secondario dei granuli detritici di quarzo). Varietà italiane sono le arenarie di Val Gardena, del permiano del Veneto; il servino, verdastro, e la pietra simona, rossastra, diffusi nel triassico inferiore delle Prealpi Bergamasche; la pietra molera, del miocene della Brianza; il macigno, la pietra forte, la pietra serena, la pietra morta, arenarie a cemento calcareo o calcareo- ferruginoso diffuse nel cretaceo e nel terziario dell'Appennino. avventurina Varietà di quarzo rosso o verde, contenente particelle di mica o di ossido ferrico o di attinolite. basalto Roccia effusiva formata essenzialmente da plagioclasi ricchi di calcio, da pirosseni e da olivina, talvolta da orneblenda .biotite Silicato di alluminio, ferro, magnesio e potassio, che si trova in lamine brune o nere pseudoesagonali. (Appartiene al gruppo delle miche ed è la costituente essenziale delle rocce eruttive, quali graniti, sieniti delle rocce metamorfiche, micascisti e gneiss.) calcare Roccia costituita da carbonato di calcio. I calcari sono caratterizzati dalla loro effervescenza a freddo, per reazione con gli acidi. Si distinguono i calcari dalle dolomie, che contengono una percentuale notevole di dolomite, carbonato doppio di calcio e magnesio. cornubianite Roccia metamorfica non scistosa, compatta e dura, costituita da scisti argillosi che si sono trasformati al contatto col magma clorite Nome dato ad alluminosilicati idrati di magnesio, miscele di serpentino e di amesite formanti il cosiddetto "gruppo delle clorit i".diabase Roccia effusiva che ha la stessa composizione dei gabbri; di colore verde scuro si trova in Italia, in Val di Susa, nel Biellese, in Val Trompia, in Toscana. diaspro Varietà di silice criptocristallina, opaca, con colorazioni disposte a zone o a macchie. Le colorazioni più comuni dei diaspri sono quelle rosse, gialle, brune, verdi e nere, che sono dovute a impurezze varie, quali ossidi di ferro. In Italia si trova in Toscana, in Sicilia e in Sardegna (isola di San Pietro). diorite Roccia intrusiva a struttura granulare formata essenzialmente da plagioclasio biancastro e da uno o più minerali colorati, quali anfiboli, miche, pirosseni. Le dioriti si distinguono in quarzifere e in non quarzifere a seconda della presenza o assenza di quarzo, in micacee, anfiboliche e pirosseniche a seconda del minerale colorato più abbondante. eliolite Varietà di oligoclasio traslucida, bruna o giallastra, contenente lamelle di ematite color oro o color rame che le conferiscono riflessi interni metallici. epìdoto. Nome generico dato a silicati isomorfi formanti un gruppo e che differiscono tra di loro solo per il rapporto tra l'alluminio e il ferro. (Gli epidoti formano aggruppamenti bacillari di cristalli monoclini di colore giallo, bruno, verde pistacchio o bottiglia, nero. I termini più alluminiferi sono la clinozoisite e la zoisite rombica, il termine più ferrifero è l'epidoto propriamente detto o pistacite. Si hanno poi varietà manganesifere quali la piemontite, o contenenti terre rare quali la allanite od ortite.) gabbro Roccia eruttiva. I gabbri sono rocce pesanti, di colore scuro verde o grigio o nero, con struttura granulare a grana media o grossa. Esistono vari tipi di gabbri: eufotidi o normali costituiti da labradorite e diallagio, diffusi nell'Appennino settentrionale; olivinici, contenenti anche olivina. granito Roccia eruttiva intrusiva granulare composta essenzialmente da quarzo, feldspati alcalini e alcali-calcici e da pochi minerali femici (mica biotite o muscovite e più raramente anfiboli e pirosseni.I graniti sono rocce leggere di colore biancastro, grigiastro, rosato, rossastro spesso con macchiettature più scure. La composizione chimica è acida con abbondanza di silice, allumina, alcali. I graniti si distinguono in normali o alcali-calcici e in alcalini a seconda che contengano o no il plagioclasio alcali- calcico oltre ai feldspati alcalini. I primi sono più diffusi e comprendono i graniti a due miche (biotite e muscovite), a una mica (biotite) o granititi, a muscovite, anfibolici, pirossenici, iperstenici (a pirosseno rombico).I graniti costituiscono le rocce intrusive più diffuse poiché occupano dal 5 al 10% della superficie della Terra. Essi si escavano in molte regioni italiane. Dal Piemonte provengono: il granito di Baveno nelle varietà bianco, rosa e rosso, il granito di Montorfano nelle varietà bianco, verde e verde rosso, il granito bianco di Mergozzo, tutti dal Lago Maggiore; il granito di Alzo e il granito rosso imperiale di Omegna, dal lago d'Orta; il granito grigio di Borgosesia; il granito rosso Pantheon della Valle d'Aosta; i graniti del Monte Rosa, del Gran Paradiso, del Monte Bianco detto protogino. Dalla Lombardia, provengono il granito di San Fedelino dal lago di Novate Mezzola e il ghiandone dalla val Masino; dall'arcipelago toscano provengono: il granito di monte Capanne nell'Elba, bianco grigio, e il granito dell'isola del Giglio grigio-biancastro e rosa; dalla Sardegna il granito della Maddalena rosa chiaro e il granito di Tempio Pausania, rosa. Tra i graniti esteri molto noti sono il granito rosa di Assuan in Egitto e il granito rosso di Svezia. Commercialmente prendono poi nome di graniti anche altre rocce a struttura granulare che non sono petrograficamente veri graniti, ad es. il granito nero d'Anzola della val d'Ossola è un gabbro. gneiss Roccia metamorfica formata da cristalli di quarzo, feldspati e miche. Gli gneiss sono formati dagli stessi minerali dei graniti ma, rispetto a questi, hanno i cristalli orientati e disposti in letti, che formano a volte bande alternativamente chiare e scure, le une costituite da quarzo e feldspati, le altre da biotite: si ha in tal caso una tessitura zonata.liparite (da Lipari, una delle isole Eolie). Roccia eruttiva effusiva, avente la stessa composizione chimica del granito. (Il termine liparite, usato dagli studiosi italiani e tedeschi, è equivalente a quello di riolite, usato invece dagli studiosi francesi e anglosassoni.) Le ossidiane hanno colore nero, bruno, grigio, verde, rosso, a volte disposto a bande e a chiazze, e hanno frattura concoide a bordi taglienti. In base alla composizione chimica, si distinguono ossidiane liparitiche, dacitiche, trachitiche, basaltiche. A volte contengono inclusioni di cristalli minuti per cui possono presentare anche il fenomeno del gatteggiamento e vengono dette ossidiane gatteggianti o avventurinate piròsseno Denominazione comune a tutti i termini appartenenti a un gruppo di silicati, di formula generale R 2Si2O6, che cristallizzano nel sistema rombico o monoclino, e che sono costituenti essenziali di rocce eruttive e metamorfiche.piemontite Silicato di calcio, manganese, ferro, alluminio, appartenente al gruppo degli epidoti, che si presenta in aggregati di cristalli monoclini di colore bruno rosso o bruno viola. Si distinguono due varietà principali di serpentino: l'antigorite, lamellare, verde, e il crisotilo, fibroso, da bianco a giallo a verde, che costituisce il cosiddetto amianto di serpentino. Si hanno, inoltre, il serpentino nobile, varietà costituita da crisotilo compatto, verde chiaro, usata come gemma di scarso valore, e la bastite, varietà costituita da antigorite, che deriva dall'alterazione del pirosseno rombico. |