Camille Du Locle, che aveva già
collaborato con Verdi per Don Carlos,
fece pervenire al musicista un soggetto in prosa, in francese, di ambientazione
egizia.
Si
moltiplicavano, all’epoca, le spedizioni archeologiche in Egitto; nel 1869
era stato aperto il Canale di Suez e nello stesso anno era stato inaugurato,
con una rappresentazione di Rigoletto,
il nuovo Teatro dell’Opera al Cairo.
Alla guida dell’Egitto, il vicerè
Ismail Pascià era l’artefice di tali ambiziose realizzazioni: nell’ambito
dei festeggiamenti seguiti all’apertura del Canale, egli intendeva rappresentare,
alla fine del 1870, una nuova opera lirica.
L’incarico di comporla venne dunque
affidato a Verdi, tramite Du Locle: il musicista chiese a Ghislanzoni di
approntare il libretto in versi e, non appena lo ebbe a disposizione, iniziò
a comporre le musiche per Aida, che fu pronta
a metà novembre.
Nel frattempo, però, Francia
e Prussia si erano dichiarate guerra e i materiali scenografici di Aida,
approntati a Parigi, non poterono essere spediti al Cairo.
La
situazione si risolse alfine con l’entrata dei prussiani a Parigi: scene
e costumi furono inviati al Cairo e la rappresentazione di Aida
poté essere realizzata il 24 dicembre 1871; l’esito dello spettacolo
fu ottimo, un vero trionfo.
Verdi non andò al Cairo per
seguire la preparazione e le prove di Aida, ma fornì istruzioni
precise per la messa in scena, per l’esecuzione musicale e perfino per
la disposizione degli strumenti dell’orchestra: per l’esecuzione della
"Marcia trionfale" ideò egli stesso trombe particolari, lunghe e
diritte – in due gruppi tagliati in lunghezze differenti per ottenere gruppi
di note diversi fra loro – che fece realizzare dal costruttore milanese
Giuseppe Pelitti.
Circa due mesi dopo, l’8 febbraio
1872, Aida venne allestita, in prima esecuzione italiana, alla Scala
di Milano; fu l’inizio di una serie di rappresentazioni dell’opera, accolte
sempre con grande favore nei più importanti teatri delle città
italiane e di tutta Europa.
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Aida
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