Appennino Pratese-Calvana
Itinerario n°1) Fossato-Acqua-La Rasa (Rif. Pacini)-Poggio Cattarelle-Gavigno-Fossato
Itinerario n°2) Legri-Croci di Calenzano-Monte Cantagrilli-Retaia-Travalle-Legri
Itinerario n°1) Fossato-Acqua-La Rasa (Rif. Pacini)-Poggio Cattarelle-Gavigno-Fossato
Autore: Gianluca B.
Data: 17/07/00
Lunghezza: 22 Km (esclusa la deviazione per il rifugio Pacini)
Sterrato: 5 Km
Dislivello: 700 m
Quota massima raggiunta: 1023 m
Tempo medio di percorrenza: 2:30
Ciclabilità: 97 %
Questo itinerario parte dal paese di Fossato dal quale si scende a fondovalle e, risalendo la valle della Limentra si arriva al Pian della Rasa (nei pressi del rifugio Pacini), da qui si prende il crinale e si inizia a tornare verso Fossato scendendo però prima al paese di Gavigno e passando poi per il passo del Tabernacolo. Il percorso non presenta particolari difficoltà però consiglio di percorrerlo durante i periodi asciutti perché altrimenti il fondo (nel tratto di crinale sterrato) diventa molto scivoloso. Il tratto di crinale da Pian della Rasa a poggio Cattarelle fa parte della tappa GEA (Grande Escursione Appenninica) che collega la Cascina di Spedaletto a Montepiano. Partendo quindi da Fossato si prende la strada che porta al fondovalle, al ponte sul fiume Limentra si gira a sinistra e si inizia a risalire l'omonima valle, si supera il paese dell'Acqua e pochi chilometri dopo, all'unico bivio che si trova, si gira a sinistra in salita ma sempre su asfalto in direzione del Pian della Rasa (6,86). Dopo pochi chilometri sulla destra un cartello indica la strada sterrata per raggiungere il rifugio Pacini di proprietà del CAI di Prato. Il rifugio è aperto nei giorni festivi dal 1/04 al 31/10 e dispone di 22 posti letto più un locale ricovero aperto tutto l'anno. Attenzione: le distanze parziali da ora in poi non tengono conto della deviazione al rifugio Pacini. Dopo un meritato ristoro si riprende in senso inverso la strada sterrata per ritornare a quella asfaltata e riprendere a salire. Poco dopo sulla sinistra si intravede un sentiero che entra nel bosco (indicazioni GEA) (9,72). Dopo poche centinaia di metri si arriva alla fonte di Pluto (10,42), caratteristica fonte che sgorga sotto le radici di un grande faggio. Continuando oltre si devono trascurare alcune strade forestali che incrociano il sentiero che comunque a sua volta sbuca su una di esse (l'importante è seguire sempre i segnavia CAI) e si giunge sul crinale al Passo delle Pescine (11,39) dove si trova un piccolo tabernacolo. Trascurando il sentiero 52 che si stacca sulla destra si continua in discesa a sinistra e poi si risale fino ad un traliccio dell'ENEL, poco dopo il sentiero si allarga fino a diventare una vera e propria strada sterrata che circa 300 m dopo (12,34) gira improvvisamente a sinistra distaccandosi dal crinale e scendendo verso la valle della Limentra (questa potrebbe essere un'utile via di fuga nel caso ve ne fosse la necessità). Quindi, invece di seguire la strada sterrata si continua di nuovo su sentiero; ad un certo punto ci si troverà a passare, nei periodi estivi, in un tratto dove le felci sono molto alte facendo pensare di aver sbagliato strada, non preoccupatevi, il tratto è breve e poco dopo ritroveremo il sentiero con un fondo più che accettabile e si arriverà ad uno spiazzo subito dopo poggio Cattarelle (13,47) dove vi arrivano due strade sterrate e tre sentieri. Sulla nostra sinistra parte il sentiero 21/A che porta direttamente a Fossato ma che sconsiglio vivamente, a diritto continua la GEA che sale al poggio della Zucca, subito alla sua destra parte una strada sterrata che è quella che dovremo prendere. Dopo qualche tornante si arriva ad un bivio (14,44), si gira a destra e in breve si arriva alla strada asfaltata che sale dalla Villa fino al passo del Tabernacolo. Si gira a sinistra e, dopo aver superato il bivio per il paese di Gavigno, inizia la salita che porta al passo del Tabernacolo (18,87). Qui le fatiche sono terminate perché dopo una bella discesa si arriva a Fossato.
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Itinerario n°2) Legri-Croci di Calenzano-Monte Cantagrilli-Retaia-Travalle-Legri
Autore: Gianluca B.
Data: 07/05/01
Lunghezza: 34 Km circa
Sterrato: 26 Km circa
Dislivello: 800 m circa
Quota massima raggiunta: 818 m (Monte Cantagrilli)
Tempo medio di percorrenza: 4-5 ore (a seconda delle condizioni del fondo)
Ciclabilità: 92%
Il percorso qui descritto si snoda a cavallo della val Marina, compiendo un giro ad anello che da Legri porta alle Croci di Calenzano e successivamente sulla parte meridionale del crinale della Calvana. Sconsiglio di percorrerlo in estate soprattutto per il caldo eccessivo sul crinale della Calvana. Come punto di partenza consiglio La Chiusa, ovvero l'incrocio tra la strada che porta alle Croci e quella per Legri in modo da potersi riscaldare prima della salita. Si prende quindi la strada per Legri fin quando, poco prima del lago di pesca sportiva, si gira a sinistra su sterrato (3,74). Si inizia quindi a salire con pendenza costante; poco oltre ad un quadrivio (4,29) si continua a diritto e successivamente si trascura una deviazione sulla sinistra(4,56). Arrivati ad una strada asfaltata (6,01) la si attraversa continuando sempre su sterrato, alcuni cartelli avvertono del pericolo di caduta massi e si deve quindi prestare molta attenzione, in caso di piogge recenti è sicuramente consigliabile di rinunciare a passare. Da qui il fondo peggiora notevolmente costringendo a scendere spesso di bici fin quando si giunge ad un vistoso quadrivio (8,54) dove si gira a sinistra in salita (segnavia CAI 00), al bivio successivo si tiene la sinistra e al quadrivio seguente si continua a diritto per poi passare vicino ad un piccolo laghetto. Si continua quindi in discesa fin quando ad un incrocio si gira a sinistra per prendere la sterrata che porterà alla strada asfaltata che da Calenzano sale alle Croci, qui si prende a destra in leggera salita per arrivare in breve al passo delle Croci di Calenzano. Dal passo si prende la strada sulla sinistra in salita che con continui saliscendi ci porta alle Case di Regina del Bosco, si attraversa il paese e all'altezza dell'ultima casa (14,40) riprende lo sterrato. Poco dopo (14,70) ad un bivio si tiene la destra e dopo qualche chilometro si giunge alle case di Valibona (17,71) (durante la salita, poco prima delle case si devono trascurare due deviazioni sulla destra) da dove passa il sentiero CAI 42 che deve essere trascurato, si deve invece prendere la sterrata centrale che porta in direzione della Calvana. Si giunge così al Crocicchio (18,08) dove si prende sulla sinistra in salita il sentiero CAI 20 (quest'ultimo andrà seguito per tutto il crinale della Calvana), poco oltre (18,90) si deve fare attenzione poiché il segnavia abbandona la strada sterrata e devia a sinistra. Da qui inizia la parte più dura della salita al monte Cantagrilli, si sale a tratti per prati senza un percorso obbligato, ma facendo comunque attenzione a non perdere d'occhio i segnavia CAI. Dalla cima del Monte Cantagrilli si continua per saliscendi verso la Retaia. Da qui per un buon tratto (soprattutto in caso di pioggia come è successo a me) è conveniente scendere dalla bici fin quando il sentiero non torna quasi pianeggiante, si arriva così a poggio Castiglioni dove si prende a sinistra la sterrata che porta a valle. Una volta ritrovato l'asfalto si prende a sinistra in direzione di Travalle, al quadrivio si continua a diritto per poi prendere la sterrata in salita che porta a La Chiusa dove ha termine il percorso.
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